Capitolo 17 - Un soffio di speranza

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Hermione Granger lanciò uno sguardo oltre la finestra aperta. Fuori era buio ormai. Al tavolo ovale davanti a lei dodici sedie aspettavano di essere occupate dal Comitato Organizzativo del Ballo del Giglio. In mezzo al tavolo vi era una pila di fogli pronti per essere presi in esame. Quello sarebbe stato il primo incontro dopo le vacanze di Natale. Ormai non mancava molto all'evento, giusto una settantina di giorni. Di lì a due mesi sarebbe iniziata la vera fase pratica dell'organizzazione. L'odore pungente di una sigaretta la distrasse dai suoi pensieri per riportarla alla realtà.
Draco Malfoy se ne stava seduto sulla poltrona verde argento accanto al camino e fumava. I pensieri distanti anni luce da quella stanza. La notizia della fuga di suo Zio Rodolphus lo tormentava da quella mattina. Si sentiva in collera con se stesso per aver provato paura.
Sì, una fottutissima paura, perché quella pazza invasata di sua zia Bellatrix si era ricongiunta a suo marito. E Draco sapeva molto bene quanto Rodolphus Lestrange fosse pericoloso. Sebbene suo padre Lucius fosse stato il Braccio Destro di Voldemort agli occhi di tutti, era da suo zio Rodolphus che provenivano le strategie di attacco. Quei piani di guerra studiati e architettati nei minimi particolari, con perizia militaresca erano parto della sua mente. Le stragi di innocenti e gli assalti alle linee nemiche erano congeniati tutti da lui. Se Lucius era considerato il braccio Destro del Signor Oscuro, allora Rodolphus era il Sinistro, la mano del diavolo.
- Draco, ti va di parlarne?
La voce di Hermione lo distolse dai suoi pensieri. La solita maschera di freddezza scese a coprigli ogni espressività del volto.
- No.
La Caposcuola di Grifondoro lo fissò tristemente. Aveva visto il repentino cambiamento sul suo viso. Non era ancora pronto per parlare, però lei voleva fare un ultimo tentativo.
- Sai bene che io non ti giudico. Sentiti libero di sfogarti.
Draco balzò in piedi e la fulminò con lo sguardo
- Mezzosangue! Ti ho detto di no! Non ficcare il naso nei cazzi miei!
Esclamò al limite della pazienza. Hermione si sentì ferita da quello scoppio di ira e abbassò lo sguardo mortificata.
Draco capì di aver esagerato, vedendo la reazione della giovane. Ma lui era un Malfoy e gli avevano insegnato che un Malfoy non si scusa mai per i suoi sbalzi d'umore.
- Non... non ascoltarmi. Fai finta che io non abbia parlato.
Sbottò burbero, in un magro tentativo di scusarsi.
Hermione lo fissò esitante, ma quando stava per parlare, la porta della Stanza della Necessità si aprì e il team al completo entrò in fila indiana.
- Buonasera, Herm. Impiccati Malferret!
Li salutò dolcemente Harry, facendo un simpatico dito medio al biondino. Malfoy lo fulminò e gli restituì un cordiale "Fottiti Sfregiato!".
Nel frattempo Hélène, Ginny, Luna e Neville presero posto attorno al tavolo, seguiti da Ron, Pansy, Nott, Daphne e Blaise.
Hermione li salutò tutti e decise che era tempo di iniziare la riunione. Fece cenno a Draco di spegnere la sigaretta, poi entrambi i Caposcuola si accomodarono a sedere.
- Molto bene. Eccoci qui dopo la pausa natalizia. Come prima cosa, farò un giro di tutti voi per sentire se ci sono degli aggiornamenti interessanti.-
E si sistemò i capelli in un concio, fermandoli con la sua biro portafortuna. Prese piuma e pergamena e si accinse a prendere appunti.
- Iniziamo con Hélène, Ron ed Harry. Come procede la ricerca degli arredamenti?
Hélène si elesse a portavoce del gruppetto e parlò.
- Molto bene, Herm. La settimana trascorsa con mia nonna Diana è stata molto proficua. Grazie alle sue conoscenze ho ottenuto diversi recapiti dei negozi magici più forniti d'Europa. Mia nonna li ha già avvisati affinché ci trattino con riguardo. Non ci resta altro che contattarli e farci mandare dei cataloghi per esaminare i loro prodotti.-
- Interessante. Ringrazia la signora MacKanzie da parte di tutto il Comitato.
Disse la giovane, ma un'occhiata ammonitrice di Malfoy la fece subito reagire.
- Anzi, no. Le spedirò di persona un biglietto per ringraziarla.
- Brava Mezzosangue. Vedo che hai imparato l'educazione.
Le sussurrò il biondino con un ghigno stampato sulle belle labbra. Hermione finse di ignorarlo e procedette con la verifica.
- Blaise e Theo, a che punto siete con la musica?
- Bene Hermione. Abbiamo ingaggiato il gruppo che suonerà alla festa: i Magorium Boys.-
Disse Blaise, che dei due era il più entusiasta.
Un coro di sospiri ammirati si levò da Ginny, Hélène e Luna. E persino Hermione non riuscì ad impedirsi un'espressione sognante. I Magorium Boys erano un gruppo molto in voga e i componenti della band erano tre musicisti e due vocalist, rispettivamente un ragazzo e una ragazza: Christian e Sheila. Inutile dire che Chris fosse un gran bel pezzo di uomo che trasudava peccato e lussuria ad ogni sguardo, al punto tale che le teenager diventavano delle assatanate ogni volta che lo vedevano salire sul palco. I responsabili della sicurezza talvolta avevano dovuto erigere delle barriere di magia, per impedire che le giovani streghe si lanciassero sul palco per violentarlo.
- È possibile chiedere il primo Ballo a Chris?
Domandò Hermione, accorgendosi subito dopo di aver detto a voce ciò che pensava.
Draco la fissò allibito.
- Mezzosangue, hai una faccia da maniaca sessuale!
La Grifondoro arrossì improvvisamente e cercò di tornare ad un'espressione seria.
- Se hai bisogno di sfogare le tue voglie, sappi che io sono sempre disponibile.
Le sussurrò in un tono volutamente provocante. Hermione sentì la pelle d'oca formarsi alla base del suo collo, dove il fiato caldo di lui l'aveva sfiorata. Ma a che gioco giocava quel maledetto furetto? Prima la trattava come un'estranea e poi la seduceva?
Gli lanciò un'occhiata significativa e Draco capì l'antifona. In effetti nemmeno lui sapeva spiegarsi il perché del suo cambio di umore. Ma l'espressione sognante della Granger che pensava al cantante sfigato, non gli era piaciuta neanche un po'.
- E comunque Mezzosangue, scordatelo. Se te lo fossi dimenticato, quella sera tu sei impegnata a ballare con il sottoscritto!-
Blaise sorrise soddisfatto. E bravo il loro Principino! Se c'era una cosa che Draco Malfoy non sopportava, era che qualche altro maschio gli invadesse il territorio di caccia. Figuriamoci poi se il maschio in questione era un cantante puttaniere peggio di lui!
- Parliamo di cose serie, per cortesia.
Commentò Theodore, dando voce al pensiero di Ron ed Harry.
Hermione tossicchiò un po' in imbarazzo, poi riprese la sua penna e proseguì.
- Bene, altro da aggiungere oltre al complesso musicale?
- Abbiamo trovato un impianto acustico niente male. È di mio cugino e si è offerto di prestarcelo a patto che glielo restituiamo intero.-
- Va bene Blaise. Passiamo all'argomento pubblicità e relazioni pubbliche in generale. Prima di tutto, Daphne e Pansy vi ricordate che ad inizio febbraio dovrete spedire il secondo invito ai nostri ospiti?-
- Certo. Non ti preoccupare Hermione. È tutto sotto controllo.
Rispose Pansy con convinzione.
- Ginny, a che punto siamo con la pubblicità?
- Procede a gonfie vele. Grazie al papà di Luna, abbiamo sempre un piccolo ritaglio che pubblicizza il nostro Ballo del Giglio, inoltre la nonna di Neville e mio padre sono riusciti a strofinare bene i redattori della Gazzetta del Profeta e ci hanno promesso un articolo e, Hermione ti prego non ti arrabbiare, il giorno del Ballo Rita Skeeter verrà ad Hogwarts come inviata speciale.-
Al sentir nominare la giornalista, per poco Hermione non spezzò la piuma in due parti. Quella maledetta impicciona aveva già creato guai a sufficienza durante il Torneo Tremaghi, non osava immaginare cosa avrebbe potuto fare durante il Ballo del Giglio.
- Tranquilla Granger, so io come tenere a bada la sua lingua da manipolatrice.
Rispose Draco con un ghigno malvagio.
- Ti prego Malfoy, risparmiami la descrizione dei tuoi metodi.
Anche se a malincuore, Hermione dovette acconsentire alla presenza della strega malefica, confidando nei metodi persuasivi di Malfoy.
Il gruppo tornò a discutere sui vari aspetti organizzativi dell'evento e la riunione proseguì su toni colloquiali.

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