Capitolo 8 - Corvi, grifoni e serpenti

13.7K 473 379
                                    

Quella mattina di inizio novembre la neve scese su Hogwarts, imbiancando le torri, le mura e il giardino interno.
Harry Potter e Ron Weasley stavano percorrendo il porticato, imbacuccati nei mantelli e nelle loro sciarpe rosse e oro.
- Che freddo cane.
Sibilò Ron, in una nuvoletta di vapore. Harry annuì, troppo impegnato a sfregarsi le mani per scaldarle. Faceva davvero molto freddo.
- Con quale coraggio riusciremo a salire sulle scope oggi pomeriggio?
Domandò il rosso, più che altro in senso retorico. Sapeva che Harry era molto inflessibile. Non avrebbe annullato gli allenamenti solo perché faceva freddo. Ci voleva ben altro.
- Vorrà dire che ci impegneremo di più, così i muscoli si scalderanno in fretta e non sentiremo il gelo.-
Ron annuì rassegnato. Si sistemò meglio la sciarpa e continuò a camminare, incurvando le spalle per l'aria ghiacciata.
- Harry, Ron! Aspettateci!
Sentirono quella voce familiare alle loro spalle e si voltarono. Hermione Granger procedeva spedita con Michael Corner a fianco. Entrambi reggevano una discreta pila di pergamene e scherzavano fra di loro.
- Ecco la coppia di secchioni.
Borbottò Ron. Nonostante fra lui ed Hermione fosse finita, non era facile abituarsi alla presenza di qualcun altro al suo fianco. Si consolò pensando che almeno non si trattava di un tipaccio come Malfoy. In quel caso avrebbe avuto molto da ridire.
- Ciao Herm, ciao Michael!
Li salutò Harry. Al contrario di Ron, il Bambino Sopravissuto aveva accolto con entusiasmo la loro unione. Un po' perché Michael gli stava simpatico a pelle e un po' perché era un innocuo So-tutto-io come Hermione. Niente di cui doversi preoccupare.
- Oggi vi allenerete con questo tempo?
Domandò il Capitano di Corvonero, indicando il cielo ancora carico di nubi. Ron pensò che almeno lui sembrava essere più ragionevole sulla questione maltempo. Sperò in un cambio di opinione del suo amico, magari influenzato dal commento di Corner.
- Sì, ci alleneremo comunque. Smetteremo soltanto se non ci sarà visibilità. La squadra deve essere pronta ad affrontare anche giornate come queste.-
Niente da fare. Irremovibile.
- Avete terminato la ricerca sull'Essenza di Dittamo per oggi pomeriggio?
Chiese la Caposcuola di Grifondoro.
- Sì, per fortuna che c'è Hélène. Ci ha aiutato anche se frequenta il sesto anno. Da quando passi il tuo tempo con Michael, le tue attività di volontariato agli amici si sono ridotte a zero.-
Si lamentò Ron, lanciando un'occhiata di rimprovero ad Hermione.
- Far copiare parti di compito non è volontariato, Ron! E sai che non ne sono mai stata fiera, ma che lo facevo perché Piton non ci sottraesse degli altri punti!-
- Ciò non toglie che adesso ci trascuri!
Si impuntò il rosso. Hermione lo fulminò con lo sguardo.
Michael si sentì chiamato in causa e cercò di rimediare.
- Scusate, ragazzi. Non pensavo di aver sconvolto così tanto i vostri equilibri. Prometto che non la occuperò più tutto questo tempo.-
- No, Michael! Non serve. Ron deve capire che le persone maturano ed è normale che si abbia meno tempo da dedicarsi a vicenda. Ma questo non significa che mi sono scordata degli amici!-
Puntualizzò Hermione.
- Ragazzi, calma. Non è successo niente. Ron, lascia in pace Herm. È da una settimana che continui a punzecchiarla. -
Intervenne Harry, esasperato dalla scenetta. Quelle frecciatine ormai erano diventate un incubo. Ogni pretesto era buon per rinfacciarsi amicizia e lealtà di gruppo.
Nel frattempo erano arrivati all'aula di Incantesimi. Michael aprì la porta per Hermione e insieme si diressero in prima fila. Si sedettero uno accanto all'altra.
Harry e Ron presero posto qualche fila più indietro. Ron osservò Hermione prestare a Corner la sua piuma preferita. Nel corso della lezione li vide ridacchiare ad un paragrafo sul libro.
"Bah, umorismo da secchioni", pensò infastidito il rosso di casa Weasley.
Poi Corner, protetto dal banco, fece scivolare la sua mano in quella di lei. Hermione gli rivolse uno sguardo sorpreso poi gli dedicò un breve sorriso.
Un paio di file dietro la coppia, due ragazze di Corvonero lanciavano sguardi dardeggianti ad Hermione. Erano gelose. Corner era il più carino della loro Casa ed era frustrante vederlo insieme ad una Grifondoro. Inaudito!
Ron si sentì comprensivo nei confronti delle giovani. Anche lui era nella stessa barca.
Tornò con lo sguardo ad osservare la coppia. Entrambi erano a capo chino e prendevano appunti con rapidità. A guardarli dopo un po' diventavano noiosi. Stessa intelligenza, stesso carattere. Non sapeva cosa ci trovasse Hermione nel suo gemello maschile. Forse in un modo alquanto contorto, rivedeva in lui la sua perfezione e gli piaceva in maniera egoistica, un po' come adorarsi di fronte allo specchio.
Ron scosse la testa a quel pensiero. Davvero troppo complicato persino per essere credibile. Spostò lo sguardo ad Harry, che gli sedeva di fianco e stava prendendo appunti. Gli occhiali da vista nuovi ben adagiati sul naso e le lenti pulitissime. Ma la cosa più impressionante erano i capelli. Erano volutamente spettinati e fermati con il gel. Si trattava di una pettinatura molto in voga tra i Babbani. Tutto questo cambiamento radicale portava un nome: Hélène MacKanzie.
La Cacciatrice di Grifondoro aveva trasformato Harry al punto da renderlo quasi irriconoscibile. Il cambio di look non era passato inosservato tra la popolazione femminile di Hogwarts, che ultimamente sospirava al suo passaggio. Gli occhiali giovanili e la pettinatura da finto trasandato avevano accolto l'approvazione di tutte le ragazze. A conferma di questo, tre compagne di Grifondoro lo stavano osservando in quel momento, completamente dimentiche della voce di Vitius.
Per non parlare poi dell'impegno nello studio. Dalla festa di Halloween, Harry aveva iniziato a prendere appunti e la sera lasciava da parte la Gazzetta del Quiddich per dedicarsi ai compiti. Non si era mai vista una cosa del genere!
Persino alle riunioni per il Ballo del Giglio il Bambino Sopravissuto si era comportato in maniera impeccabile. Nessuna frecciatina alle Serpi o a Malfoy e la sera precedente se ne era venuto fuori addirittura con un'idea!
"Donne! Guada che razza di guai ti combinano!", pensò tra sé Ron.

Il Ballo del Giglio Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora