Capitolo 31 - Scatti d'annuario

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Hermione Granger alzò gli occhi dal libro di Erbologia per fissare i suoi compagni. Erano seduti in Biblioteca da due ore e dalle loro facce capì che stavano solo perdendo tempo. Ron Weasley stava disegnando svogliato sul bordo di una pergamena, mentre Harry Potter era fermo sulla stessa pagina da più di un'ora. Entrambi avevano due musi lunghi fino a terra e non erano dell'umore adatto per applicarsi.
- Ragazzi, fatela finita! Non è la morte di nessuno se Serpeverde ha vinto la Coppa del Quidditch!-
Ron la fulminò di sottecchi.
- La fai facile tu. Traditrice!
- Che cosa?
Harry annuì, mostrandosi d'accordo.
- Ha ragione, Ron. Herm, come diavolo ti è saltato in mente di indossare la sciarpa di Serpeverde, mentre te ne stavi seduta sui nostri spalti?-
La Grifondoro alzò gli occhi al cielo.
- Era la sciarpa di Draco!
- Appunto!
Dichiarano in coro i due amici.
- Ma qual è il problema se indosso una cosa che appartiene al mio ragazzo?
Ron ed Harry si scambiarono uno sguardo attonito.
- Hermione, non ti dice niente che Malfoy è il capitano di Serpeverde?
- E allora?
Hermione non ci vedeva nulla di male. Draco glie l'aveva regalata la sera prima della partita, senza pretendere che la indossasse.
Un ricordo improvviso di loro due stesi di fronte al camino nella Stanza delle Necessità, le attraversò la mente. Ripensò agli occhi argentei di Draco che l'avevano fissata con malizia, mentre lei gli sedeva sopra a cavalcioni, completamente nuda, fatta eccezione per la sciarpa verde e argento. Lei se l'era fatta passare dietro al collo, lasciando che le due lunghe estremità nascondessero in maniera provocante i suoi seni, per poi lambire il tappeto. Un violento calore le imporporò le guance, al ricordo della loro passionale notte d'amore.

Il fuoco che ardeva nel camino diffondeva un piacevole tepore nella stanza ed era accompagnato dal ritmico scoppiettio dei ceppi di legno. Le fiamme guizzavano vivaci e si riflettevano sul torace diafano di Draco, creando giochi di luci e di ombre.
Hermione osservava incantata quelle tonalità sfuggenti, che facevano apparire la pelle di un colore bronzeo, come di mattoni cotti al sole, per poi restituirle la sua naturale chiarezza. La ragazza seguì con la punta delle dita i contorni dei pettorali scolpiti, per scendere a ricalcare le invitanti infossature degli addominali, che si contrassero lievemente al suo tocco. Hermione inarcò le labbra in un sorriso provocante, mentre seguiva con i polpastrelli la linea decisa dell'inguine e il corpo di Draco si mosse sotto di lei.
- Questa è la tua tecnica per impedirmi di vincere la Coppa?
Domandò il biondo con voce roca. Hermione si limitò a posare gli occhi dorati sul volto di lui che le rispose con un ghigno .E rimase ipnotizzata dalla sua sensualità felina. Adorava quegli occhi argentei e quel modo seducente di storcere la bocca in un ghigno provocante.
Draco indossava ancora la camicia, che era completamente sbottonata sul davanti ed i suoi lembi erano scivolati ai lati, mettendo in mostra il suo corpo scultoreo. Il resto dei vestiti di entrambi giaceva abbandonato sul soffice tappeto.
Il Capitano di Serpeverde afferrò le due estremità della sciarpa verde argento, che era l'unico indumento indossato da Hermione, e tirò delicatamente ma con decisione. La Grifondoro assecondò la pressione del tessuto dietro al collo e si chinò su di lui, ad accogliere il suo bacio rovente.
Con gesti lenti e gentili Draco fece scorrere le mani lungo l'arco della schiena, tracciando dei circoli, fina a quando lei sopirò ed il bacio divenne più profondo. Dischiusero le labbra e lui toccò la punta della lingua di lei con la sua, poi le cinse la vita per attirarla più vicina.
Hermione fece scivolare le dita sulle spalle ampie e muscolose e sfiorò il colletto della camicia, in una muta richiesta. Draco sollevò la schiena da terra, contraendo gli addominali e la riccia lo liberò dalla camicia, sfilando le maniche con facilità, grazie ai polsini già slacciati. Lo Slytherin tornò a stendersi, incurante dell'indumento che giaceva sotto il suo corpo e prese a percorrere le forme dolci e morbide dei fianchi di lei. Ogni centimetro di pelle toccato, accendeva un desiderio incandescente nel corpo di Hermione, che si muoveva sinuosa contro di lui, finché la sua intimità non venne a contatto con la virilità di lui. Un gemito roco vibrò nell'aria, scaturito dalle gole di entrambi.
Draco spalancò gli occhi e un lampo di profondo desiderio illuminò quelle pozze di argento fuso. In un attimo ribaltò le posizioni, spingendo Hermione sul tappeto e si stese su di lei, facendo aderire i loro corpi. La Grifondoro sentì un bisogno incalzante di fondersi con lui, che le si diffuse per tutte le terminazioni nervose, in un formicolio impetuoso.
I loro occhi si allacciarono in un comune sguardo passionale. Draco appoggiò le labbra sul suo collo e le tempestò di baci la gola, per proseguire sulla curva della spalla, mentre le mani esperte stuzzicavano i seni, in modo sempre più audace. Il desiderio che scorreva nelle vene di entrambi era bruciante come una delle fiamme che ardeva nel camino.
- Draco...
Gemette la Grifondoro, quasi in una supplica. E lui l'accontentò, affondando in lei in un colpo deciso. Hermione chiuse gli occhi, assaporando il senso di pienezza che le procurava sentirlo dentro di sé. Strinse forte il corpo di lui, graffiandogli le ampie spalle. Draco gemette roco, poi iniziò a muoversi, dapprima con struggente lentezza, per poi aumentare il ritmo in una sorta di danza primordiale. Le spinte si fecero più profonde e Draco le sollevò i fianchi per penetrarla maggiormente. Hermione lo baciò con passione, aumentando la stretta intorno alle sue spalle. Le sensazioni divennero sempre più intense, fin quando le parve che il mondo intorno a lei si stesse dilatando fino allo spasmo e poi esplose in una miriade di stelle luminose. Si inarcò contro di lui, gettando indietro la testa e lo sentì gridare.
- Hermione...
Poi le crollò addosso, diffondendo il suo calore dentro di lei, ed il mondo prese a girare vorticoso tutt'intorno. Qualche minuto dopo, Hermione seguì con le dita il contorno della spalla umida di Draco e risalì a carezzargli i serici capelli.
- Ti amo.
Le sussurrò Draco all'orecchio e la Grifondoro si sentì felice e piacevolmente sfinita, mentre il battito del cuore tornava ad accelerare per quelle bellissime parole.
- Anche io ti amo.

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