Len's POV
Sento il rumore delle onde rompersi a riva, sento il sole cuocermi le gambe mentre il resto del corpo è protetto dall'ombra dell'ombrellone.
<Len! Len! Len!! Perché non vieni in acqua?! Vieni in acqua!!> gridò Rin tirandomi per un braccio e costringendomi ad aprire gli occhi.
<No, Rin. Sono stanco, puoi fare il bagno con Miku...> dissi con un tono stanco, anche se per il mio tono stanco è facile essere scambiato per un tono scocciato.
Rin mise il broncio e girò le spalle per poi andare incontro a Miku.
Ci trovavamo in spiaggia da solo dieci minuti, il giorno prima ci trovavamo sopra un palco scenico per farci acclamare dai fan nella bella Okinawa.
Avevamo lasciato Kyoto il giorno dopo il festival, cioè tre giorni fa.
Tre giorni passati a fare raduni e spettacoli.
Un buon modo per farsi conoscere, secondo Mr. Yamaha.
Ha ragione in un certo senso, qualche abitante o qualche turista che non ci conosce si sarà pure chiesto chi diavolo sono queste persone dai capelli discutibili... E avrà fatto ricerche.
Questo discorso vale sia per Okinawa che per Kyoto.
Ed ora eccomi qui, sotto un ombrellone in una spiaggetta isolata con Gumi in costume che legge un manga e Luka in abito da nonnina che legge un libro di fantascienza.
Gumi in costume...
Diedi uno sguardo a Gumi, completamente immersa nella lettura.
Semplicemente adorabile...
Un senso di serenità attraverso il mio corpo mentre osservavo i suoi lineamenti delicati.
Guardarla mi faceva sentire rilassato, come se mi stesse cullando.
Non riuscivo a distogliere lo sguardo da lei.
Ad un certo punto i suoi occhi verdi incontrarono i miei, rivolgendomi uno sguardo interrogativo.
Dannazione, se n'è accorta!
L'ho sicuramente inquietata, a nessuno piace essere fissato... Sopratutto a lei!
Voltai immediatamente la testa, rivolgendo lo sguardo verso Miku e Rin.
Quelle due si stavano proprio dando alla pazza gioia, tra risate e urletti conseguenti a degli schizzi... Potevo già sentire le lamentele di Luka riguardo al troppo rumore.
<Len, volevi chiedermi qualcosa?> mi chiese Gumi.
<No, no, no... Ero solo in sovrappensiero...> balbettai girando ancora di più la testa, in modo che non potesse vedere nemmeno il mio profilo, ma al massimo il mio alto codino biondo.
Mi cadde lo sguardo su Meiko, Kaito e Gakupo, intenti a fare tuffi ognuno dalle spalle dell'altro, ovviamente Meiko non fece da trampolino a nessuno dei due ragazzoni.
Meiko e Kaito che passano del tempo insieme... Senza litigare?
Seriamente, Meiko e Kaito che vanno d'amore e d'accordo?
Questa mi è nuova.
Mi girai ancora verso Gumi, aspettandomi che fosse ritornata alla lettura.
Invece, aveva abbandonato il suo manga per fissare il mare.
Feci la stessa cosa, effettivamente era davvero una cosa che valeva la pena fissare.
Come Gumi...
Il colore del mare era così brillante, così luminoso... Così tanto che i capelli di Miku si sarebbero potuti mimetizzare.
<Luka! Vieni a divertirti con noi, dai!> gridò Meiko.
Luka scosse la testa, senza staccare lo sguardo dal suo libro.
Meiko uscì dall'acqua per avvicinarsi.
<Dai, Luka! Spogliati ed entra in acqua!> disse Meiko mentre scuoteva una spalla a Luka.
<Non ne ho alcuna intenzione> rispose Luka con tono monotono.
<Ma perché?!>
Luka ignorò la domanda di Meiko, voltò una pagina del suo libro.
Meiko sbuffò, dopodiché rivolse uno sguardo verso me e Gumi.
<Cos'è questo, l'ombrellone degli asociali?> commentò prima di voltare le spalle e tornare a divertirsi con Gakupo e Kaito.
No, semmai l'ombrellone delle persone intellettuali e mature.
<Len?>
Mi voltai di scatto verso Gumi.
<Si?>
<Ti andrebbe di fare una passeggiata sulla spiaggia?>
<Ehm... Va bene...> balbettai.
Avanti, Len... Dovresti comportarti in modo più sicuro! Dopotutto sei diventato il suo migliore amico...
Già, migliore amico.
Abbandonammo l'ombrellone, superammo la zona dove i nostri compagni si divertivano e proseguimmo, con i piedi nell'acqua.
<Mi piace questo posto...> mormorò Gumi dopo circa due metri.
<È molto bello...> mormorai a mia volta.
L'acqua era molto fredda, quasi non mi sentivo i piedi.
<Len, c'è una cosa di cui vorrei parlarti...>
<Dimmi pure. C'è qualcosa che ti preoccupa?>
<In verità, si... Ho molta paura, cosa ci succederà?>
<Ti riferisci a ciò che ha detto Mr. Yamaha? Stai tranquilla, troverà una soluzione. Non si sta facendo affatto vedere, ci starà lavorando su...>
<Credo che sarei più tranquilla se non raggiungessimo i 100000 fans, sarei comunque felice di rimanere per sempre con te, Gakupo...e tutti gli altri>
<Mi dispiace per te, ma non accadrà. Ormai siamo molto vicini al traguardo, vedrai che appena saremo arrivati a Tokyo ci basterà solo qualche canzone per raggiungerlo...>
<Io ho paura, Len...> sospirò Gumi.
<Non averne... Vedrai che usciremo sani e salvi>
Tesi la mia mano tremante verso la sua, ma prima che io la potessi afferrare... La ritirai stringendo i pugni.
Sono un codardo... E sono anche inutile, non riesco a svolgere al meglio il mio ruolo di migliore amico: in questo momento dovrei rassicurarla... Ma non ho nemmeno il coraggio di farlo decentemente!
<Non è vero, noi-...>
Però non posso accettarlo, devo fare qualcosa.
Raccolsi tutto il coraggio che avevo in corpo.
Interruppi ciò che stava per dire, probabilmente una spiegazione sul perché i nostri corpi non si libereranno mai dalla macchina.
La stavo stringendo a me con tutta la mia forza.
<Gumi, smettila. Tu vivrai. Vivrai ed entrerai nell'università in cui sogni di studiare, e io sarò lì con te>
Seguì il silenzio, l'unico suono udibile a parte quello delle onde erano le urla divertite dei nostri amici in lontananza.
Gumi cominciò a stringersi a me, spingendo la sua faccia contro la mia spalla.
<Cosa ti rende così sicuro che sarà così...?> mormorò.
<Ne sono sicuro e basta, ti dimostrerò anche che ho ragione! Appena saremo usciti da lì VIVI ti dirò "Te lo avevo detto!">
<E va bene...> ridacchiò Gumi.
Mi sto confondendo... Ride perché sono ridicolo o perché l'ho tirata su?! Seriamente, anche io riderei della stupidità di una persona se mi dicesse qualcosa del genere.
Ma... Siamo ancora abbracciati...
Forse non ho sbagliato?
Mi godetti quell'abbraccio, dopo un po' mi sentii cadere...
Gumi mi aveva gettato in acqua.
<Qui l'atmosfera si sta facendo troppo cupa... Dobbiamo goderci Okinawa, potrebbe essere l'ultima volta!> disse Gumi sorridente.
Quel sorriso...
Gumi, mi piacerebbe vederti sempre in questo modo.
Gumi si tuffò in acqua, finendo -forse intenzionalmente- sopra di me.
Certo, mi faceva molto piacere... Però mi aveva distrutto qualche osso.
Mi lasciai scappare un lamento.
<Scusa, Len! Non intendevo farti male...> disse Gumi staccandosi immediatamente da me.
<Non preoccuparti...> risposi grattandomi la testa, il codino cominciava a darmi fastidio.
Per quanto mi sia dimostrato ottimista con Gumi, anche io sono ansioso. Questa potrebbe essere l'ultima volta che passo del tempo con lei... Devo sfruttarla al meglio! In questa ipotetica ultima volta, devo divertirmi.
Devo solo sforzarmi a fare uscire il bambino che è in me...
Dopo qualche secondo di silenzio scoppiai a ridere, non c'era un preciso motivo... Ero semplicemente felice.
<Ma... Perché stai ridendo?>
<Non ha importanza... Voglio godermi a pieno questo posto!> afferrai le mani di Gumi e la gettai sott'acqua.
Gumi riemerse sputando dell'acqua.
<Questa è guerra...> sibilò Gumi, prima di forzarmi la testa sott'acqua.
Cercai di riemergere, però inutilmente.
Dopo pochi secondi fu lei a lasciarmi emergere.
<Questa era cattiva... Oh beh, che guerra sia...> dissi, con fare competitivo.
...e guerra fu.
La guerra più divertente mai fatta.
Mi piacerebbe stare sempre al suo fianco, proprio come ho fatto oggi.
Da ora lo farò, mi godrò ogni singolo momento in sua compagnia...
Fino all'ipotetico giorno in cui moriremo, uccisi dalla macchina.
Miku's POV
Io e Rin eravamo dannatamente esauste, ci stavamo riposando sotto l'ombrellone, con Luka ancora vestita accanto a noi e intenta a leggere.
Kaito, Meiko e Gakupo invece erano tranquillamente seduti a riva.
Mr. Yamaha non si fa vedere da troppo tempo... Che starà facendo?
Rin stava fissando Len, che si stava divertendo con Gumi in lontananza.
Rin sospirò, voltandosi verso di me con un'espressione sconsolata.
Non ho idea di cosa dirle... Vorrei tanto consolarla, mi dispiace vederla in questo modo.
Prima che io avessi potuto dire qualunque cosa, Rin aprì bocca.
<Vado a prendere un gelato...> disse, andandosene di corsa.
La guardai andarsene.
Cosa potrei dire a una ragazza gelosa del suo fratello gemello?
I miei pensieri per Rin furono interrotti da un urlo di Meiko.
<Luka!! Questa è l'ultima volta che te lo chiedo: vieni qui con noi?!>
<No, Meiko. Non vengo> rispose Luka senza staccare lo sguardo dal suo libro.
Meiko si rigirò verso Gakupo e Kaito, delusa.
<Luka... Perché non vai?>
<Non ne ho voglia>
<Almeno svestiti, non hai caldo?>
Il vestito di Luka la copriva da mezzo collo fino a poco più sotto delle ginocchia.
<Perché non ti fai gli affari tuoi, Miku?> disse, fredda.
Mi fermai a riflettere per circa un minuto.
<Mmhh... Ho capito! Hai il ciclo!> dissi puntandole il dito contro.
Luka alzò lo sguardo dal suo libro per guardarmi freddamente negli occhi.
<No, non è così. È possibile che questa sia la tua conclusione a tutto? Quante volte pensi che io possa avere il ciclo in un mese? Me lo dici continuamente! Ti rendi conto che è anche stata una delle prime frasi che mi hai detto?!>
Ora che ci penso è vero...
<Scusa, Luka. È che il tuo comportamento è simile a quello di una donna mestruata certe volte...>
Forse non dovevo dirlo...?
Luka mi lanciò un'occhiataccia.
<Basta, non ne posso più...> borbottò mentre si alzava per andarsene, quasi inciampando sulla sua gonna.
Luka si sta comportando in modo davvero strano da quando siamo qui... Sembra sia molto più irritabile del solito.
Ma soprattutto, si sta vestendo in modo davvero strano.
Mentre la guardavo andare via, notai una figura familiare seduta ad un tavolino appena sopra la spiaggia.
Mr. Yamaha!
Corsi da lui, appena arrivata attirai la sua attenzione sbattendo le mani sul tavolino.
<Mr. Yamaha! È da quasi tutta la giornata che non ti fai vedere!>
<Oh. Ciao anche a te, Miku> disse mettendo in ordine dei fogli davanti a lui.
<Che stai facendo? Perché non vieni a stare con noi?> dissi afferrandolo per il braccio.
<Non ho abbastanza tempo, sto studiando un modo per liberarvi definitivamente senza rischio di morte... Sto ancora barcollando nel buio. Non ti conviene aspettarmi, vai pure a divertirti con gli altri> disse dopo essersi liberato dalla mia presa.
Annuii, dopodiché sospirai.
Rimasi lì in piedi ad aspettare che dicesse qualcosa, ma lui continuava ad ignorarmi mentre scriveva e disegnava cose a me incomprensibili su dei fogli.
<Oh... Ne hai sentito parlare?> disse improvvisamente.
<Di che cosa?> chiesi, prima che lui scavasse in mezzo a tutti quei fogli e mi passasse un giornale, indicò il titolo di un articolo:"Akihiro Sakamoto: Famoso giovane cantante trovato morto a Tokyo"
Spalancai gli occhi per lo shock.
Akihiro è...?! Non posso crederci!
Lessi l'articolo per intero. Akihiro aveva un concerto, ma nell'orario stabilito non si fece vedere e anche dopo mezz'ora nessuno aveva idea di dove fosse.
Così lo cercarono ovunque per Tokyo, e fu trovato in un posto isolato non troppo lontano dal luogo del concerto, morto e senza gambe, che non sono ancora state ritrovate.
Chi farebbe mai una cosa del genere?!
Mi portai una mano alla bocca, sconvolta.
Posai il giornale sul tavolino.
<Inaspettato, vero?> disse Yamaha.
Annuii, non avevo la forza di parlare.
<Sei seriamente dispiaciuta per lui? Non sei soddisfatta della sua morte dopo come ti ha trattata?> chiese Yamaha indifferente.
<Ma certo che sono dispiaciuta!> esclamai.
<Nessuno dovrebbe godere della morte di qualcun altro...> aggiunsi, abbassando leggermente lo sguardo.
<Chissà che motivo aveva quella persona per ucciderlo...> mormorai dopo una lunga pausa, passata a fissare il titolo dell'articolo.
<Oh beh, questo non ci riguarda...> rispose Yamaha piegando il giornale.
<Piuttosto, Miku... Lasciami solo, per favore. Ho bisogno di continuare il mio lavoro>
<Va bene...> sospirai, voltai le spalle per andarmene.
Non completai il primo passo.
<Yamaha...>
<Si, Miku?>
<Quanto manca al traguardo?>
<Meno di quanto tu possa immaginare... Ti conviene prepararti>
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|•VOCALOID•| "La Realtà Dietro Lo Schermo"
FanfictionRyo Yamaha è un uomo con molte capacità. Ha un ottima conoscenza della tecnologia e dei suoi simili, e in passato se la cavava anche in materia musicale. Ryo ha un progetto, ha intenzione di inventare qualcosa che darà una svolta al mondo della tecn...