|•VOCALOID•| "La Realtà Dietro Lo Schermo"

{17} Viaggio a Kyoto

Meiko's POV
La mia dignità andò a farsi fottere, vennero creati miliardi di meme su quella maledetta pubblicità!
Però allo stesso tempo diventammo più popolari.
Oltre a quello, era passata una settimana.
Quel giorno saremmo partiti per Kyoto.
Avremmo usato l'aereo, anche se potevamo benissimo usare il treno. Ma secondo Mr. Yamaha ormai non dovremmo più usare mezzi plebei e in più dato che il treno è molto più affollato ci sarebbero state più possibilità che ci riconoscessero.
Non per vantarmi, ma sono abbastanza popolare!
Ci eravamo svegliati all'esterno, sdraiati, con Mr. Yamaha che ci fissava sorseggiando una tazza di caffè.
<Buongiorno, ragazzi. Siete pronti per partire? Ho passato la settimana a prepararvi le valige, le trovate davanti alla porta d'ingresso> disse, alzandosi dalla sua sedia.
<Aspettate un attimo...> egli si diresse verso un tavolino dall'altra parte della stanza.
Mi alzai dal lettino, così fecero anche gli altri poco alla volta.
Rin e Miku bisbigliavano fra di loro, eventualmente saltellando.
Riuscii a distinguere alcune parti dei loro discorsi.
<Questa sarà la mia prima volta...!> bisbigliò Rin.
<Anche la mia! Sono emozionatissima!> rispose Miku.
<La tua prima volta...? Credevo lo avessi già fatto dato che sei più grande di me>
<Questo non vuol dire niente, Rin. È comunque la mia prima volta in aereo!>
Sembra che qui nessuno sia mai stato in aereo... Tranne Luka, lei mi ha raccontato della sua prima volta tanto tempo fa, o almeno... Ciò che si ricordava di questa sua prima volta.
Mr. Yamaha stava riempiendo delle siringhe con la sostanza anti astinenza.
<Hai intenzione di lasciare casa tua incustodita? E se succedesse qualcosa alle persone della seconda fazione?> chiese Gakupo avvicinandosi a Yamaha.
<Certo che no, sarà Mayu a fare la guardiana della casa! È una ragazzina responsabile dopotutto...> rispose Yamaha serenamente.
<Mayu?! Stai scherzando?! Potrebbe uccidere mia sorella!> sbraitò Gakupo.
<No, Gakupo. Mayu non ha alcun motivo di uccidere tua sorella, è una ragazzina giudiziosa lei>
Oh Dio, non so quanto possa essere giudiziosa dal momento che ha cercato di uccidere Gumi...
Secondo me la sua psicopatia è ereditaria...
Gakupo guardò Yamaha incerto, dopodiché si avvicinò da solo alla porta d'ingresso.
Mr. Yamaha accese il terzo schermo del suo computer, dove apparve Mayu.
<Buongiorno, tesoro>
<Buongiorno, papi!> esclamò dolcemente.
Yamaha cominciò a premere molti pulsanti sulla tastiera. Fece uscire all'esterno Mayu, che si alzò dal lettino.
Yamaha le si avvicinò.
<Ascoltami, papà deve partire. Ti affido la casa>
<Va bene, papà. Mimi, hai visto? Papà mi trova abbastanza responsabile da affidarmi la casa! Papà si fida di me!!! Non sei felice, Mimi?> disse Mayu tenendo in braccio il solito pupazzo.
Mr. Yamaha accarezzò la testa di Mayu e poi quella di "Mimi".
<Se arrivano dei malintenzionati, puoi usare tranquillamente la tua ascia, tesoro. Basta che poi nascondi i corpi e chiudi bene la porta> disse Yamaha in modo fin troppo calmo.
<E posso anche tagliare i loro arti?> disse Mayu in modo fin troppo adorabile.
<Certo, tesoro. Però assicurati che siano veramente malintenzionati, non come quella volta che hai cercato di uccidere una ragazza che lavora per papà...>
<Ho capito! Sarò giudiziosa!> disse Mayu annuendo sorridente.
Tale padre, tale figlia. Non ho più dubbi sul fatto che la pazzia di Mayu sia ereditaria.
Mayu salutò con la mano Len, che scappò alla porta d'ingresso.
Ci dirigemmo verso la porta d'ingresso, ogni valigia aveva un cartellino con un nome scritto sopra.
Trovai la valigia con il mio nome.
<Fate buon viaggio!> urlò Mayu agitando le braccia sorridente.
Miku aprì la porta d'ingresso e corse fuori, seguita da Rin.
<Aeroporto! Aeroporto! Aeroporto!> gridavano contente mentre scendevano dalle scale correndo.
Che infantili...
<Rin, vai piano! Potresti cadere dalle scale!> gridò Len.