Len's POV
Tutto divenne nero.
Fino a pochi secondi prima ero abbracciato a Gumi, ma lei non era più con me.
Non vedevo traccia nemmeno di mia sorella.
Ero da solo nel buio più totale.
Spero che stiano bene...~
<Len! Len! Len! Len!>
Una vocina acuta continuava a distrarmi dalla mia lettura.
<Len!! E dai... Lascia quel libro e andiamo a giocare!>
Rin si era appena svegliata dal sonnellino pomeridiano, non aveva neanche rifatto il nostro letto.
In realtà era stato lasciato sfatto sin dalla mattina.
Perché devo sempre rifarlo io? Il letto è di entrambi, dovrebbe farlo anche lei qualche giorno...
Insomma, in quel letto ci dormiamo tutti e due!
Chiusi il libro sbuffando, dopodiché lo infilai dentro il cassetto della mia scrivania.
<Come sei fastidiosa, Rin...> borbottai nel processo.
<Eh?! Non lo pensi davvero, no?!> disse dopo avermi dato una botta sulla spalla.
<Certo che no, è solo che la mia adorata sorella qualche volta dovrebbe lasciarmi un po' di tempo per studiare...> risposi.
<Studiare? Allo studio ci penserai alle medie!> esclamò afferrandomi per la manica, per poi trascinarmi fuori dalla nostra cameretta.
<Guarda che se continui a prendere le cose alla leggera non ci arrivi nemmeno alle medie! Pensa che sarà proprio l'anno prossimo...> spiegai mentre Rin mi trascinava giù per le scale.
<Non rompere, Len> disse seccata.
<Rin! Chi ti ha insegnato questo linguaggio?!> sbraitai dopo aver sussultato.
<Puoi stare zitto?!> gridò lei in risposta.
<Non dirlo mai più!> ribattei.
Possibile che la debba sempre riprendere? Non si parla in questo modo!
Certi termini non stanno per niente bene sulla boccuccia della mia sorellina.
Finalmente avevamo raggiunto il nostro giardino, Rin mi lasciò la mano.
<A che giochiamo?> chiese lei entusiasta.
Mi sono dimenticato di dirle di mettersi la sciarpa, dannazione...
Beh, per questa volta non dico nulla. Credo di averla seccata abbastanza...
Mia sorella si secca facilmente, e in casi estremi picchia.
A me non piacciono le botte...
Ma a lei si!
Le ho sempre detto che la violenza non è la risposta... Però in risposta continua a picchiarmi!
<A quello che vuole, vostra altezza> risposi facendo un piccolo inchino.
Rin cominciò a ridere, si avvicinò a me per tirarmi il codino.
<Ahia! Una principessa non dovrebbe trattare così il suo servo!> mi lamentai, allontanadomi per mettere in salvo i miei poveri capelli.
<Appunto, tu non sei il mio servo> iniziò lei, avvicinandosi.
Continuai ad allontanarmi, sapevo che intenzioni aveva...
Farmi le trecce.
<Sei il mio principe!> continuò sorridente.
<Sono lusingato, ma in questo caso nessuno ti dà il diritto di toccarmi i capelli...>
Presto quella situazione si trasformò in "acchiapparella".
Corremmo per tutto il giardino non so quante volte, finché entrambi non ci lasciammo cadere sull'erba, esausti.
Quello non era un giorno diverso dagli altri, ero felice.
<Len...> mormorò mia sorella, mentre mi fissava sorridendo lievemente.
Ebbi l'impressione di vedere un luccichio nei suoi occhi.
<Rin?> assunsi un'aria interrogativa.
Rin rimase a fissarmi in silenzio ancora per un po', dopodiché volse lo sguardo al cielo.
<Nulla...> disse.
Inarcai le sopracciglia.
Ma cosa...?
Diedi anche io lo sguardo al cielo, dopo aver sistemato le mie mani dietro la testa.
Quel giorno c'era davvero un bel cielo, sembrava un enorme tappeto azzurro decorato da tanti batuffoli di bianchissima lana di varie dimensioni.
Riuscivo a vedere i colori nel loro stato più luminoso, come se la mia vista riflettesse il mio umore.
<Ti voglio bene, fratellino> disse ad un certo punto Rin, dopo essersi avvinghiata a me.
Avvolsi le sue spalle con un braccio e la strinsi forte.
<Anche io, sorellina> dissi dopo averle dato un bacio sulla testa, tra i suoi morbidi capelli biondi.
<Hey, Len... Mi prometti di rimanere per sempre con me?> sussurrò.
<Perché questa domanda?>
<Semplicemente non voglio lasciarti mai... Voglio stare per sempre con te! Prometti di non lasciarmi mai?>
Che strana domanda, lei dovrebbe già sapere la risposta.
<Ma certo, comunque vorrei farti notare che non c'è bisogno di una promessa... Non mi permetterò di abbandonarti a prescindere> spiegai.
Un sorriso scintillò sulle labbra di Rin
Questo non smetteva di allargarsi, allora si trasformò in una risatina.
<Però io volevo un solenne giuramento per simbolizzare il nostro eterno legame!> esclamò ridendo.
Trattenni una risata, perciò quello che emisi fu uno sbuffo, le risate di Rin riuscivano sempre a contagiarmi.
<E va bene... Allora lo farò, giuro solennemente di stare per sempre al tuo fianco, Rin> dissi, con la mano sul cuore.
<Qui il mignolo!> disse Rin sorridente, dopo aver alzato il mignolo.
Il suo sorriso si era rimpicciolito, ma era comunque visibilmente allegra. Avrebbe potuto far sorridere chiunque semplicemente sorridendo!
E di certo non doveva sforzarsi per farlo, essendo estremamente solare.
Aveva sempre un bell'aspetto, con quelle sue guance rosee, quei suoi splendenti occhi azzurri e quelle sue meravigliose labbra, continuamente curve in un sorriso.
Intrecciai il mio mignolo al suo, così il giuramento fu fatto.
Avrei preferito giurare in un altro modo... Così lo fanno i bambini! Io ho 10 anni, sono grande ormai!
Quei due mignoli intrecciati stavano a simboleggiare come anche i nostri destini lo sarebbero stati, per sempre.
Avevamo appena creato un legame indistruttibile, partendo soltanto da due piccoli mignoli uniti.
Finché ci sarebbe stata la mia adorata sorella al mio fianco, sarei sempre stato felice.
L'avrei protetta a qualunque costo, avrei per sempre combattuto per renderla felice.
La mia felicità era la sua.
Niente al mondo ci aveva mai divisi fino a quel giorno.
Niente al mondo ci avrebbe mai divisi.
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|•VOCALOID•| "La Realtà Dietro Lo Schermo"
FanficRyo Yamaha è un uomo con molte capacità. Ha un ottima conoscenza della tecnologia e dei suoi simili, e in passato se la cavava anche in materia musicale. Ryo ha un progetto, ha intenzione di inventare qualcosa che darà una svolta al mondo della tecn...