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Giulia finì di sorseggiare il proprio caffè e appoggiò la tazza all'interno del piattino appoggiato sul tavolo, per poi reclinare indietro la schiena sullo schienale della sedia e godersi lo spettacolo della sua amica che si armeggiava con una brioche al cioccolato troppo piena. Ad ogni morso che dava, il ripieno usciva dalla parte opposta e lei si lamentava cercando di non far cadere il cioccolato nel piatto.
L'altra rideva coprendosi la bocca, mentre Emily la fulminava con lo sguardo.
Ad un certo punto posò sul piattino la parte che doveva ancora finire di mangiare, pulendosi poi le dita con il tovagliolo, ma senza rendersi conto che ancora di più sporco di cioccolato aveva la bocca. Più precisamente l'angolo sinistro.
Nello stesso istante Daniele ed Álvaro arrivarono da dietro la schiena di Emily, per fermarsi accanto al loro tavolo.

- Ciao ragazze! - esordirono loro.

Le due ricambiarono il saluto, mentre Giulia tratteneva a stento le risate a causa della figura che la sua amica stava facendo, ignara.

- Siamo venuti a chiedervi una cosa... - iniziò Daniele, come sempre con quella leggera timidezza che lo caratterizzava.

Dopodichè, prese Álvaro in mano la situazione. - Praticamente, il villaggio organizza delle gite in barca nel pomeriggio. L'unico problema è che non affittano una barca per meno di quattro persone. - spiegò lo spagnolo.

- Noi siamo in due e voi anche... - proseguì il ragazzo biondo. - Vi andrebbe di andare insieme? - concluse poi.

Giulia ed Emily, ascoltata la proposta, si guardarono.

La prima dovette di nuovo trattenere le risate a causa del cioccolato. - Perché no? - sorrise poi, cercando conferma nello sguardo di Emily.

- Va benissimo! - accettò la proposta quest'ultima.

- Perfetto, allora a dopo! - salutò il moro facendo per allontanarsi. Poi, con Daniele già qualche passo avanti in direzione dell'uscita che aveva appena smesso di sorridere a Giulia, Álvaro tornò indietro per un attimo e si abbassò all'altezza di Emily, prendendo in mano il tovagliolo verde e avvicinandolo alla bocca della ragazza per pulirla dal cioccolato. - Eri sporca. - rise prima di andarsene.

Emily rimase atterrita e immobile, poi si girò verso Giulia. - Ero sporca di cioccolato e non me l'hai detto?! - arrossì notevolmente.

L'altra scoppiò a ridere e si coprì la bocca con la mano. - È stato dolcissimo. - disse Giulia sorridendo.

Anche l'altra lo fece, e distolse lo sguardo. - Certo, ma avrei evitato volentieri la figura di merda... - ribattè lei, grattandosi la nuca.

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Era pomeriggio e la barca si trovava già al largo, quando si fermò per permettere ai passeggeri di fare il bagno in mare.
Emily si stava cambiando con l'intenzione di mettersi a prendere il sole su una sdraio in tutta tranquillità, mentre Giulia era già in costume appoggiata al bordo della barca, che fissava l'acqua limpida.

Daniele la raggiunse e si sedette accanto a lei. - Non fai il bagno? - chiese.

- Magari dopo. - rispose lei, guardandolo ma evitando i suoi occhi, perché avevano su di lei uno strano effetto.

Il ragazzo si alzò. - O magari ora. - disse. Poi si abbassò e la prese in braccio.

Giulia non seppe descrivere la sensazione che provò al contatto della sua pancia con il petto del ragazzo, ma forse non ebbe nemmeno il tempo di realizzare le emozioni poiché Daniele la lasciò cadere in mare, dopo averla trattenuta per un po' contro il suo corpo.
Quando lei rinvenne si liberò dall'acqua ancora presente sugli occhi ed inveì contro il ragazzo, il quale se la rideva ancora a bordo.
Emily approfittò del fatto che Álvaro fosse occupato a seguire divertito la scena degli altri due per raccogliere un po' d'acqua di mare all'interno di una bottiglietta vuota e riversargliela lungo la pancia. Il contatto dell'acqua con il suo corpo caldo a causa del sole lo fecero esclamare di sorpresa e si alzò di scatto dalla sdraio di plastica bianca su cui si trovava. Guardò la ragazza con le braccia larghe mentre tentava di far scendere le gocce d'acqua dalla sua pelle. Emily rideva sia per la reazione del ragazzo, sia per nascondere il fatto che ogni tanto gettasse qualche sguardo su di lui.

- Ops! - esclamò la ragazza ridendo.

Nel frattempo Giulia era risalita sulla barca e si era messa in un angolo con un asciugamano sulle spalle. Osservava i movimenti di Daniele e, quando lo vide vicino al bordo, si alzò lentamente e silenziosamente per spingerlo in acqua da dietro, in maniera inaspettata. Il ragazzo cadde dentro ma risalì subito, ritrovandola a ridere.

- Me lo sono meritato! - ammise mentre si spostava da una parte i capelli bagnati e si metteva le mani sui fianchi, ridendo.

La sua risata le mise addosso un'allegria strana e si sentì bene, ritrovandosi a guardarlo come se non esistesse nient'altro in quel momento. Quel gioco di scherzi reciproci sembrava nato da un'affinità strana, nessuno dei due sapeva come descrivere quel legame e quel tipo di rapporto, ma ad entrambi piaceva e li faceva sentire bene. Talvolta persisteva imbarazzo, ma non riuscivano a fare a meno di sorridersi ogni volta che si vedevano.
Emily non si era ancor buttata in acqua e non sapeva se l'avrebbe fatto, il mare dava l'idea di essere davvero gelato. Vide delle mani afferrare la scaletta da sotto e il corpo di Álvaro comparire subito dopo.

- Fredda l'acqua? - domadò lei al ragazzo una volta risalito sulla barca.

Lui appoggiò l'asciugamano che si era appena passato sui capelli e le prese una mano tirandola in piedi. - Giudica tu stessa. - rispose per poi avvolgere le sue braccia attorno alla sua pancia e sollevarla. Álvaro corse verso il bordo e saltò con la ragazza in braccio, per cadere poi in acqua insieme a lei.

Vorrei essere capace di odiarti - Daniele RuganiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora