Tredici

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Le due ragazze erano tornate in camera dopo la cena per cambiarsi e poi uscire di nuovo, ma Giulia non fece in tempo a togliersi una scarpa che qualcuno bussò alla porta. Lei stessa andò ad aprire, ritrovandosi davanti Daniele con un'espressione totalmente diversa da quella che aveva di solito. Era serio e quasi preoccupato, invece che dolce e gentile.

- Ti va di venire a fare un giro? - le chiese tuttavia gentilmente. - Dobbiamo parlare di una cosa... - aggiunse poi, più seriamente.

- Sì... - rispose insicura lei. - Prendo la borsa e arrivo. - continuò, prima di tornare dentro e cercare con gli occhi dove l'avesse messa.

Emily la guardò rassicurante, aveva sentito tutto. Sapeva che Giulia aveva paura di quel momento, ma doveva arrivare.
L'altra le sorrise con espressione timorosa, prima di salutarla con la mano e raggiungere il ragazzo sulla porta, già sapendo di cosa avrebbero dovuto parlare e praticamente certa di come sarebbe andata a finire la conversazione.
L'altra rimase sola in camera, decidendo di rilassarsi a guardare un po' di televisione prima di uscire anche lei a fare due passi per il villaggio. Passarono diversi minuti, che lei trascorse alla ricerca dei canali internazionali componendo ogni numero possibile sul telecomando. Aveva appena trovato una serie tv in italiano, quando bussarono nuovamente alla porta. Emily si alzò lamentandosi e sbuffando, poi mise le ciabatte che teneva accanto al letto e andò ad aprire. La accolse un sorriso rassicurante di Álvaro.

- Non stare chiusa qui, andiamo a fare un giro? - le chiese.

L'altra ricambiò sorridendo. - Va bene! - acconsentì, tornando poi dentro per mettersi i sandali che aveva lasciato in mezzo alla stanza. - Spiaggia? - propose una volta tornata sulla porta.

- Perfetto. - rispose Álvaro, mentre aspettava che lei chiudesse la porta della camera che condivideva con la sua amica.

Una volta nel corridoio, la ragazza si avvicinò e lo baciò, mettendogli le mani sulla nuca.
L'altro sorrise e ricambiò, approfondendo mentre le metteva le mani sulla parte bassa della schiena.
Poi si staccarono e si presero per mano, ma poco dopo Álvaro lasciò quella della ragazza per circondarle le spalle col braccio destro.
Camminarono fino alla spiaggia, in direzione opposta a quella in cui erano andati a tuffarsi sulla scogliera. Andavano verso quella parte di spiaggia appartenente al villaggio meno frequentata, era un po' lontana ma ne valeva la pena per passare una bella serata in riva al mare senza essere disturbati da nessuno, sempre che qualcun altro non avesse avuto la loro stessa idea. Giunsero alla spiaggia ovest dopo circa una ventina di minuti e tutta l'atmosfera era di una tranquillità estrema. Si avvicinarono all'acqua e si sedettero poco prima di dove l'acqua arrivava a bagnare la sabbia, uno di fianco all'altra. Era magnifico.

- Ti piace? - chiese il ragazzo riprendendole una mano.

Lei si girò sulla sabbia e mise le gambe sopra a quelle di Álvaro, per poi abbraciarlo mentre lui le metteva un braccio dietro la schiena. - Tantissimo. - rispose, per poi tornare a baciarlo piano e dolcemente.

Lui inclinò la schiena ed Emily gli rimase sopra mentre le sue mani le tolsero la maglia lanciandola sulla sabbia dietro di loro. La ragazza sorrise, pensando che se c'era qualcuno a meritare il suo amore, era proprio quel ragazzo conosciuto da poco che le stava dando tutta la serenità del mondo in quei giorni.
Si tirarono un po' su, in modo che lei potesse togliergli la maglia e lasciarlo a petto nudo.
Allo stesso tempo Álvaro le tolse il reggiseno, mettendosi ad accarezzarle tutta la schiena mentre ancora si baciavano. Staccò per un secondo le labbra da quelle della ragazza e prese a lasciarle dei piccoli baci sul collo, ai quali lei si abbandonò completamente chiudendo gli occhi.

- Álvaro... - lo chiamò ad un certo punto lei.

Il ragazzo la guardò, aspettando che continuasse.

- So che è strano, ma... sei il primo. - gli disse con un mezzo sorriso.

L'altro le sorrise rassicurante, il sorriso più bello che la ragazza credette di avergli visto. - Stai tranquilla. - fece solo, prima di riappoggiare le proprie labbra su quelle di Emily.

Si rotolarono per un po' sulla sabbia in mezzo ai baci e alle carezze prima di terminare di togliersi i vestiti l'un l'altra ed iniziare a fare l'amore sotto le stelle, che a tratti entrambi pensarono assomigliassero all'altro.

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Giulia e Daniele avevano fatto tutto il percorso dalla stanza alla spiaggia in uno strano silenzio, ultimamente non gli era mai successo e la ragazza ne aveva tremendamente paura. Non voleva lasciarlo, non voleva salutarlo e avrebbe voluto che il tempo si fermasse in quel preciso istante.
Ad un certo punto si posizionarono l'una di fronte all'altro, tenendosi le mani e guardando in basso.

- La cosa di cui dobbiamo parlare è cosa abbiamo intenzione di fare quando torneremo a casa... - iniziò lui.

Giulia sentì già le lacrime salirle fino agli occhi. - Io non lo so... - mormorò.

Daniele le tirò su il viso con due dita e le diede un bacio, dolce e bello quanto il primo che si erano dati il giorno stesso.

Lei ricambiò, ma le lacrime iniziarono a scenderle lungo il viso mentre ancora avevano le labbra unite. Si staccò improvvisamente. - Non può funzionare... - fece, asciugandosi le lacrime con la parte esterna della mano.

- Lascio scegliere te, non voglio che tu soffra... - rispose a malincuore Daniele, sapendo che se si fossero lasciati sarebbe stato doloroso per lui. Aveva deciso in quella maniera perché lei non stesse male, anche a costo di soffrire lui stesso.

- Non soffrirai neppure tu. - ribattè ferma. - È chiaro? - chiese poi più seriamente, nonostante stesse ancora piangendo.

- Non te lo assicuro. - rispose il ragazzo, sentendosi già male.

- Daniele, è meglio entrambi. - affermò ancora Giulia.

- Va bene così. - concluse la conversazione il ragazzo, per poi andarsene perché si rendeva conto che stava per piangere anche lui.

I due ragazzi si lasciarono così. Piansero entrambi, ma ognuno per la sua strada.

Vorrei essere capace di odiarti - Daniele RuganiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora