Otto

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Era ormai qualche minuto che Emily si rigirava in mano l'opuscolo di presentazione dei vari ristoranti presenti nel villaggio, ai quali potevano avere accesso tre volte durante tutta la vacanza. Erano molto diversi e tutti con specialità differenti l'uno dall'altro, scegliere in quali mangiare e quali escludere sembrava essere davvero complicato. In particolare, una terrazza sulla spiaggia che cucinava carne alla griglia sembrò metterle una certa curiosità, sia per la location che per il cibo che offriva.

- Ma se andassimo qui questa sera? - domandò rivolgendosi a Giulia ed indicandole la foto presente sulla pagina del libretto.

L'altra si sporse dalla sdraio sul bordo piscina sulla quale si trovava e si abbassò gli occhiali da sole sul naso. - Mmh, non mi va... - rispose una volta messa a fuoco la figura e storcendo un labbro.

- Ma dai! - esclamò Emily, lasciandosi cadere l'opuscolo sulle ginocchia. - È sul mare, è una figata! - proseguì entusiasta.

- Che cosa? - sentì la ragazza dire dietro di sè, da una voce maschile.

Álvaro fece il giro e si sedette sulla punta della sdraio di Giulia, la quale teneva le gambe piegate. Daniele lo seguiva, solo che rimase in piedi.
Salutarono ma Giulia ricambiò solo mormorando, distogliendo subito lo sguardo.

Emily cambiò visibilmente umore e atteggiamento con l'arrivo del ragazzo. - Il ristorante della carne alla griglia, Giulia non ci vuole andare. - rispose poi lei, marcando l'ultima parte e guardando male l'amica.

L'altra sbuffò e stava per ribattere, quando fu interrotta da Daniele ancora prima di iniziare.

- Io e lui abbiamo fatto lo stesso discorso poco fa... - commentò il difensore italiano guardando in alto.

Álvaro ragionò velocemente per poi guardare Emily. - Ma se andassimo noi due e questi altri li lasciamo soli altrove? - rise lo spagnolo.

La ragazza non poteva non cogliere l'occasione sia di stare da sola con lui, sia di lasciare Giulia con Daniele. Nonostante l'amica la stesse naturalmente guardando male, lei rispose affermativamente alla domanda di Álvaro.

Daniele rise e Giulia ritrovò i loro occhi incrociati non appena alzò lo sguardo. - Giro qua intorno? - chiese sorridendo lui.

Lei tentennò, ma potè percepire lo sguardo intimidatorio di Emily presente su di sè. Poi annuì, cercando di ricambiare il saluto in maniera più naturale possibile.

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Erano ormai diversi minuti che Giulia e Daniele si erano incontrati all'entrata del villaggio, per poi uscirne e addentrarsi nelle vie tranquille della piccola cittadina di Cuba in cui si trovavano. Nessuno dei due sembrava essere troppo loquace. La ragazza continuava a chiedersi chi glielo avesse fatto fare e, diversamente dal solito, non si stava molto incentrando sull'impressione che stesse dando di sè sulla base di abbigliamento ed aspetto. Aveva accettato perché non voleva togliere ad Emily un'occasione di rimanere con Álvaro, però quella serata per lei era una sofferenza ogni minuto che passava.
Erano ormai nel piccolo centro, quando Daniele ad un certo punto la prese per un polso fermando la camminata di entrambi sotto un lampione. Il ragazzo la guardò negli occhi e Giulia temette di essere arrossita tantissimo.

- Ma tu non hai gli occhi verdi! - esclamò lui.

La ragazza era confusa. - Tu credevi che io avessi gli occhi verdi? - domandò con gli occhi spalancati e un accenno di risata, dovuto al fatto che stesse iniziando a capire.

- Ehm... ops! - fece lui, grattandosi e passandosi la mano lungo i capelli biondi della nuca.

Giulia passò qualche istante da sola con il proprio cervello che elaborava, poi scoppiò in una risata nervosa, per sfogare tutto il fraintedimento. Temette che quella reazione potesse essere interpretata da lui come una presa in giro, così si fermò a guardarlo. Non seppe cose glielo fece fare, ma si avvicinò gli stampò un bacio sulla guancia sorridente.

- Che succede? - domandò il ragazzo divertito.

Lei si ritrasse imbarazzata. - No, niente... - rispose. - Scusami... - aggiunse poi, cercando di non guardarlo. Non sapeva cosa le fosse preso, poteva solo riconoscere di aver sbagliato a reagire così, aveva decisamente esagerato sebbene fosse solo un bacio sulla guancia.

Daniele le sorrise e si abbassò leggermente, avvicinandosi. Anche lui le diede un bacio sulla guancia sinistra e poi le prese una mano.
I due iniziarono a camminare sorridenti, mano nella mano e trascorrendo la serata in maniera serena e a menti libere.

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La serata di Emily ed Álvaro fu tranquilla fin da subito.
La ragazza era molto tesa e per lui era lo stesso, nonostante mascherasse il tutto con sorrisi e gentilezze. L'atmosfera e le maniere con cui erano trattati dai camerieri lasciavano pensare che i due fossero una coppia ufficiale. Era tutto estremamente romantico e, nonostante in questo modo la mente di Emily potesse dare libero sfogo alle sue fantasticherie, la situazione la metteva un pochino in immbarazzo.
Forse anche per il ragazzo era così, ma se lo era, lui sapeva nasconderlo bene.
Cercava sempre di coinvolgerla in discussioni che non davano spazio a momenti di imbarazzo e, alla fine della cena, non mancò una passeggiata per il villaggio a contemplare tutto ciò che di magnifico aveva. Risero nsieme e si capirono alla perfezione.
Emily non si era mai trovata così tanto a proprio agio subito con qualcuno, e sapeva che era merito di Álvaro.

Vorrei essere capace di odiarti - Daniele RuganiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora