Dodici

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Ormai, dopo la prima volta in cui si erano presentati, Daniele e Giulia facevano coppia fissa al beach volley e non erano nemmeno male, anzi, erano abbastanza forti. Quando gli animatori cercavano di raccattare giocatori per il torneo, loro due erano sempre felici di giocare, perché insieme.
Erano sempre più in sintonia e questo non faceva che intimorire a tratti la ragazza, paurosa di quello che sarebbe potuto succedere anche per il fatto che la vacanza stava ormai per giungere al termine. Il tempo ed i giorni passati con Daniele erano trascorsi in un lampo. Non sapeva come avrebbe fatto a salutarlo e come si sarebbe evoluto il tutto in quegli ultimi giorni assieme. Il problema era che poteva farsi nella testa tutti i discorsi ragionevoli che voleva, ma quando vedeva Daniele con il suo sorriso, la sua gentilezza e la sua risata, tutto svaniva e aveva solo voglia di viverlo in ogni istante possibile senza pensare al contorno. Come in quel momento, in cui le si stava avvicinando felice per festeggiare la vittoria della partita.
La ragazza sorrise a sua volta e lo accolse circondandogli il collo con le braccia e stringendolo forte mentre lui la abbracciava. Anche quei contatti, le loro pelli che si toccavano, erano qualcosa di unico e di cui non avrebbe mai voluto fare a meno. Avrebbe potuto passare tutta la vita così, se ne avesse avuto l'occasione. Al contrario, se solo pensava al fatto che pochi giorni dopo avrebbe preso un aereo e dopo molte ore sarebbe giunta a Roma, dove la sua vita di sempre la attendeva, sentiva la bocca dello stomaco tapparsi. Non ne avevano ancora parlato, ma era certa che il momento sarebbe arrivato presto. Fu in quell'istante che lui la rimise a terra e fece caso al suo viso preoccupato.

- Ehi, che succede? - le domandò tristemente, davvero ferito dallo sguardo perso di Giulia.

Lei lo guardò negli occhi, con i suoi quasi lucidi e scosse la testa come per dire che non c'era nulla che non andasse, sforzandosi di sorridere e abbracciandolo di nuovo.
Daniele non era convinto per niente, ma ricambiò la stretta, capendo che la ragazza aveva bisogno di quello. Poi si distanziò un po', ma sempre mantenendo attaccati i loro corpi. Cercò il contatto visivo con il suo viso e lei non seppe trattenersi dal ricambiare, si guardarono intensamente e all'interno degli occhi verdi dei ragazzo sparì tutto ciò che aveva intorno.
Lui si avvicinò con il viso e appoggiò dolcemente le proprie labbra su quelle della ragazza, voglioso di baciarla ma titubante sul se fosse la cosa giusta da fare, mentre con le braccia saliva e appoggiava le mani sulla sua schiena tirandola verso il suo corpo.
Giulia credette veramente di star sognando. Mise le mani tra il suo petto e le spalle, sull'incavo del collo, mentre ricambiava il bacio approfondendolo.
Non erano mai abbastanza vicini mentre si abbracciavano sempre più forte. Si staccarono lentamente, dopo quel bacio così dolce ed emozionante. I due ragazzi si guardarono per un po', ognuno vittima del proprio imbarazzo, poi Giulia sorrise improvvisamente di più e si riavvicinò alle labbra dell'altro mentre lui, sorpreso, rideva leggermente e ricambiava stringendola per la bassa schiena e sollevandola un po'. Fu in quell'istante che anche lui capì di non aver bisogno di altro che di quello, e che se non l'avesse baciata avrebbe avuto un rimorso da quella vacanza.

- Bagno? - chiese Daniele mentre la rimetteva giù.

La ragazza annuì mentre si avviavano mano nella mano verso l'acqua, dove fecero il bagno lasciandosi dolci e brevi baci sulle labbra di tanto in tanto.

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Giulia andò verso l'ombrellone che aveva con Emily più sorridente del solito e l'amica lo notò subito. Poteva vagamente immaginare cosa le fosse successo, ma temeva anche che con quello che aveva in mente del loro rapporto, presto ci sarebbero stati risvolti negativi. Era felice e per quel momento forse bastava, sperava solo che durasse il più possibile.

- Cos'è tutta questa felicità? - domandò allora ridendo, una volta che le fu vicina.

L'altra sorrise imbarazzata grattandosi la testa. - Ecco... - iniziò dopo qualche istante.

- Che cosa? - chiese poi. - Avanti, parla... - la incoraggiò Emily.

Giulia sapeva quello che era successo tra la sua amica ed Álvaro qualche giorno prima, ma la timidezza non l'abbandonava mai. - Ci siamo baciati. - ammise quasi in un sussurro, ma con un sorriso che l'amica non le aveva visto spesso.

- Oddio, sono felicissima! - esclamò lei, visibilmente contenta e alzandosi ad abbracciarla. Non era una persona che si lasciava andare facilmente e credeva che Daniele potesse finalmente essere la persona perfetta per lei, perché era riuscita a capirla senza bisogno di conoscerla. Il destino aveva fatto il resto.

Poi entrambe si risedettero sulla sdraio di Emily l'una accanto all'altra.

- Hai deciso cosa fare con lui? - le domandò dolcemente dopo un po'.

Giulia storse il labbro e abbassò lo sguardo, scuotendo la testa.

- Giuli, dopodomani torniamo a Roma. - le ricordò, come per metterla in guardia dal tempo che mancava alla fine delle loro giornate a Cuba. - Prima della festa di domani sera devi assolutamente parlarci, non puoi temporeggiare oltre. - la ammonì.

Lei sembrò trattenere a stento le lacrime. Non poteva essere che una volta tanto che aveva trovato qualcuno capace di farla felice, tutto doveva finire per colpa della distanza. Era proprio vero che le cose belle duravano poco, e quelle meravigliose ancora meno.

L'amica la abbracciò. - Dai, stai tranquilla... - cercò di infonderle calma.

Giulia le sorrise forzatamente, pur apprezzando il suo tentativo e si alzò, probabilmente per andare a fare due passi lungo la spiaggia, stare da sola e riflettere su quello che le stava accadendo.

Vorrei essere capace di odiarti - Daniele RuganiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora