"Quando feci rotolare la testa del grizzly ai piedi di Alton, mi parve di intravedere sul suo viso un sorriso appena accennato, un misto di approvazione e soddisfazione.
Nonostante ciò, egli non perse tempo a tessere le mie lodi e mi ordinò di fare i bagagli poiché saremmo partiti immediatamente il giorno seguente. Il nostro compito sarebbe stato quello di riscuotere una taglia piuttosto esigua, la quale pendeva sulla testa di un piccolo criminale che si faceva chiamare Red Fox, probabilmente a causa della cascata di capelli rossi che gli ricoprivano il capo.
Quella notte faticai molto a prendere sonno, soprattutto perché ero impaziente di testare sul campo tutte le abilità che avevo sviluppato durante l'addestramento. Infatti, non feci neanche in tempo a chiudere gli occhi che Alton fece irruzione nella dependance e mi strattonò violentemente, segno che ci saremmo dovuti mettere in marcia al più presto.
Così, caricammo le provviste necessarie su cavalli già sellati per l'occorrenza e ci mettemmo in viaggio quando il sole riusciva a malapena ad intravedersi all'orizzonte.
Dopo un paio di brevi soste, necessarie per rifocillarci e far abbeverare le cavalcature, giungemmo nella cittadina di Hilton's Cap quando era da poco passato mezzogiorno.
Stando alle diposizioni in possesso di Alton, Red Fox era solito incontrarsi verso sera con una ragazza di nome Kyra, la quale svolgeva la mansione di barista nel saloon cittadino, e poiché quello stesso luogo forniva anche posti letto per i viandanti di passaggio, decidemmo di prendere una camera e attendere che il nostro bersaglio si facesse vivo.
Alton, dopo aver spostato di poco le logore tende a ridosso dell'unica finestra nella stanza, prese uno sgabello e vi si piazzò davanti per osservare meglio l'ambiente circostante, nonché per tenere d'occhio l'entrata del saloon; dopodiché mi ordinò di contare più e più volte ogni singola munizione a nostra disposizione, di pulire bene le armi per evitare che queste si inceppassero durante l'operazione e, infine, di prevedere con precisione tutti i possibili comportamenti che Red Fox avrebbe potuto assumere una volta giunto al bancone del locale, così da essere preparati ad ogni evenienza.
Eseguii in fretta gli ordini di Alton, e li ripetei talmente tante volte da raggiungere la perfezione: sarei stato in grado, senza alcuna difficoltà, di dire quanti proiettili avremmo dovuto esplodere in ognuno dei cinquantasette scenari da me prospettati, per avere pieno successo nel compito assegnatoci, nonché quanti di questi avremmo potuto permetterci il lusso di sprecare, per esempio mancando chi si fosse frapposto tra noi e quel criminale. Maledissi in più occasioni Alton per il suo codice etico contrario all'omicidio, poiché sarebbe stato molto più facile sparare per uccidere, piuttosto che per ferire e mettere fuori combattimento soltanto; ma egli era stato fin troppo chiaro nell'impartire gli ordini, e non era mia intenzione sindacarne la bontà.
Le calde ore del pomeriggio trascorrevano sempre più lente e la temperatura in quella stanza angusta non accennava a diminuire. Come se non bastasse, la snervante attesa di un uomo che sarebbe potuto giungere anche molto dopo l'orario previsto, mi logorò l'animo e mi rese insopportabile l'inattività dell'appostamento; così, chiesi il permesso al mio supervisore di fare una ricognizione nell'atrio da basso, con la scusa di dare un'occhiata in giro per ispezionare meglio l'edificio. Nonostante la riluttanza di Alton ad accordarmi il consenso, mi venne concesso quanto avevo richiesto, ma con l'obbligo tassativo di ritornare da lui nell'arco di un paio d'ore.
Una volta di sotto, come mi era stato insegnato, il mio sguardo indagò tutto intorno ogni minimo particolare: dalla posizione e dal numero delle possibili vie di fuga, per l'eventualità in cui fossimo stati costretti a servircene, passando poi al calcolo approssimativo dei presenti, una cinquantina di persone circa, arrivando infine a stabilire quanti di questi avessero un'arma da fuoco, numero da me ipotizzato di poco superiore alla ventina di individui.
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Potrebbe piovere
General FictionQuesto romanzo è strutturato secondo il modello delle "scatole cinesi". Oltre a essere presenti numerose vicende che corrono su binari paralleli, vi è anche la storia di questo pistolero che dovrebbe essere in grado di far redimere il protagonista (...