Capitolo 17

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Impieghiamo un po' di tempo a tornare all'hotel, in quanto abbiamo deciso di tornare a piedi invece di prendere l'autobus. Durante il tragitto parliamo di noi, di quanto ci troviamo bene insieme, di quanto il sentimento sia forte.

"Adesso comincio a risentire..." interrompo il piccolo momento di silenzio che si era creato tra noi.

"Cos'hai cominciato a risentire?" mi domanda lui voltandosi.

"Ho cominciato a risentire quanto abbiamo camminato per arrivare in quel locale" faccio io con un sorriso.

"Oh...mi dispiace piccola, ma quello era l'unico locale decente qui intorno..." risponde lui sorridendomi e attirandomi a sé con un braccio. 

"Tranquillo, sono comode le scarpe che ho scelto!" rido guardandomi le scarpe.

"Per fortuna, se ti mettevi i tacchi...chissà come avresti fatto a camminare così tanto" ammette ridendo anche lui.

"È esatto" rispondo.

Dopo un'altra mezz'ora passata a camminare, finalmente arriviamo a destinazione.

" Siamo arrivati cucciola" mi fa lui, lasciandomi un bacio sulla fronte.

"Si, meno male...stavo per cedere" gli rispondo io con un mezzo sorriso.

"Idem, vado alla reception per recuperare la chiave, aspettami qui" mi informa lui, staccandosi da me.

"Si si , ti aspetto qui" mi siedo su una poltrona nell'atrio.

Una volta presa la chiave, ed esserci riposati cinque minuti d'orologio, Edoardo mi chiede se fossi interessata a salire ed io ho risposto di si.  Appena apriamo la porta della stanza, io mi precipito subito in camera buttandomi direttamente sul letto.

"Relax...come si sta bene" mi sdraio allargando le braccia.

"Concordo!" mi risponde Edoardo gettandosi su di me.

"Ehiii, mi fai male...pesi tesoroo " cerco di divincolarmi senza alcun risultato.

Sono praticamente schiacciata sul letto dal suo peso...che dire, non ho mai provato così tanta felicità in vita mia...

"Oh scusa! C'eri tu... non ti avevo vista..." fa con tono d'attore.

"Si ,come no...non mi hai vista" sbuffo incrociando le braccia sul mio petto.

"Nicole Scott, devo dirti la verità..." mi risponde a sua difesa ridendo.

Ecco che arriva la presa in giro...

"Dimmi" faccio io , capendo già a cosa andrò incontro.

"Tu in confronto a me non sei niente, sei solo una piccola cucciola adorabile..." mi provoca pizzicandomi la guancia con le dita...come faceva mia nonna quando ero ancora una bimba...

"Non è una novità..." lo sorprendo per poco tempo.

"Lo so, perché tu sei la mia cucciola adorabile e nessuno, dico nessuno,  ti porterà via da me...sei la cosa più bella che mi sia mai capitata" mi guarda negli occhi e un lampo di amore li attraversa.

Arrossisco e lo guardo sorridendogli come non avevo mai fatto prima d'ora.

"Ma...posso farti una domanda?" chiedo diminuendo la distanza tra noi.

"Tutto quello che vuoi principessa" mi risponde.

Mi ha chiamato nuovamente principessa...ed io sono arrossita...di nuovo...come è possibile? Mi ero appena e dico appena abituata a non arrossire così tanto davanti a lui... ed ora stiamo di nuovo da capo a dodici; questo ragazzo non fa altro che sorprendermi... è una sorpresa costante che... con il passare del tempo migliora sempre di più. Vorrei che restasse così...che non cambiasse mai perché... mi fa bene al cuore.

Edoardo's Pov

Non vedevo quel rossore da quasi 4 o 5 giorni , ma sono contento che le mie parole  hanno questo tipo d'effetto su di lei. Sono felice di averla trovata...è stata come un fulmine a ciel sereno, un fulmine che mi è capitato davanti sia improvvisamente poiché non pensavo di incontrarla il primo giorno di scuola. Vederla felice è la mia energia. Ora è qui accanto a me, sul letto, che mi fissa con quei suoi bellissimi occhi e con quel rossore in viso che la contraddistingue da tutte le altre. Prima di portarla qui per trascorrere insieme questi tre giorni, ho fatto alcuni giri per conto mio e...son passato in gioielleria. Le ho comprato una semplice collanina con un cuore...dove è inciso il mio nome sul retro perché...dal primo giorno che l'ho vista, il mio cuore è diventato suo.

" Per quale motivo mi hai detto tutte queste cose?" mi domanda ancora fissandomi negli occhi.

"Semplice, voltati..." le ordino dolcemente.

"Ma per..." comincia a domandarmi.

" Dai Ni, voltati ti prego..." l'incalzo io facendole alcune carezze.

Si gira e finalmente posso alzarmi per recuperare dalla tasca della mia borsa, la collana. Una volta presa la raggiungo...la apro...le scosto i capelli e l'aggancio. Lei appena sente il contatto della collana sulla pelle, si porta una mano per testare...appena sente che è un qualcosa di delicato si volta dalla mia parte e abbassa lo sguardo per capire di cosa si trattasse. I suoi occhi si illuminano e li riporta su di me.

"È bellissima Edoardo...per quale motivo me l'hai fatta?" mi chiede con gli occhi luminosi.

"Questo è un piccolo regalo che serve appositamente per te...è per dimostrare quanto tu sia importante per me e...quanto ti amo..." le spiego io e subito, al suono delle ultime due parole, sussulta e sorride.

"T-tu c-cosa?" mi domanda iniziando a balbettare.

"Io ti amo" ripeto fissandola negli occhi come lei fa con me.

Un minuto di silenzio...poi mi risponde.

"Ti amo anche io..." mi risponde lei continuando a guardarmi.

Le appoggio una mano sulla guancia...le scosto una ciocca di capelli dietro l'orecchio e poi la bacio.

ValentinaViola5.






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