Capitolo 10

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Rimaniamo abbracciati per un po' di tempo, senza staccarci e stancarci...fin quando non decido di confessargli una cosa che mi viene dal cuore...

"Si sta bene tra le tue braccia , sai?" alzo la testa di poco per guardarlo...il suo viso è rilassato, i suoi occhi sono posati su di me e mi guardano come se fossi la cosa più preziosa in assoluto.

"Ora che lo so, non ti mollo più!" mi risponde lui lasciandomi un bacio sulla fronte.

Arrossisco ed essendone consapevole, abbasso la testa il più in fretta possibile per non farmi vedere da Edoardo ma tutti i miei sforzi sono stati vani in quanto se ne accorge; mi tira su il mento poggiando due dita sotto di esso, mi guarda dritto negli occhi e subito sento le gambe diventare caramelle gommose...una mano inizia a scendere lentamente sul fondo schiena e l'altra incomincia a palparmi il sedere...prima con poca pressione...poi pian piano sempre di più, finché non si avvicina per baciarmi...le nostre labbra stavano per incontrarsi quando qualcuno venne a bussare alla porta...riscuotendoci dal nostro piccolo mondo.

"Nicole?" mi chiama papà da dietro la porta.

"Si, vieni pure" lo invito io, in fin dei conti...non stavamo facendo nulla di così tanto osceno.

"Ciao piccola mia...come stai?" chiede mio padre entrando e abbracciandomi subito, come se non mi vedesse da anni.

"Ciao papà tutto bene" rispondo ricambiando l'abbraccio.

"A scuola?" mi chiede, cercando di trovare un argomento non imbarazzante.

"Tutto okay, tranquillo!" gli sorrido raggiante.

"Mi fido eh stellina!" mi da una leggera spintarella per alleviare la sua tensione...quando deve conoscere qualcuno, va sempre in ansia...proprio come me.

"Senti papà...questo è Edoardo" indico il ragazzo con cui fino a poco fa ero attaccata in uno strepitoso abbraccio,

"Ciao Edoardo, piacere di conoscerti, mia figlia questi giorni ha parlato tanto di te!" fa mio padre voltandosi verso di lui con la mano pronta a stringere la sua.

"Salve Signor Scott, ne sono molto felice!" fa Edoardo accettando l'invito di porgere la mano.

"Bene, ora che abbiamo fatto le presentazioni d'onore, papà, gentilmente, potresti andare a prendere un letto per Edoardo?"dico cercando di farlo uscire dalla mia camera.

" Si certamente...ciao Edoardo è stato bello conoscerti!" continua lui scendendo le scale.

"Arrivederci Signor Scott" risponde.

"Chiamami Alan...ok?" fa mio padre urlando ancora di più, come se stesse parlando a due persone sorde.

"Ok Alan!" risponde Edoardo affacciandosi dalla porta della mia camera.

"Simpatico tuo padre, mi piace, e...anche tua madre...si vede che sono brave persone" fa ad un tratto, girandosi dalla mia parte per lasciarmi un piccolo bacio sulla guancia e subito...la parte che aveva baciato diventa rossa fuoco incominciando a scottare.

Dopo una decina di minuti papà torna in camera con i vari pezzi del letto e...dopo neanche un quarto d'ora, nella mia stanza avevamo un letto in più; nel frattempo a farci compagnia era venuta anche mia madre, soprattutto per portare delle lenzuola e un cuscino per Edoardo. Una volta sistemato tutto e aiutato mamma a fare il letto, i miei lasciano la stanza augurandoci una buonanotte. Non avendo un pigiama da mettere, mio padre è stato così gentile da prestargliene uno suo che non metteva da tempo e...per la sua fantastica altezza, era più che perfetto. 

"Allora buonanotte mia bellissima principessa!" fa lui spegnendo la luce della camera.

"Buonanotte mio fantastico principe" lo saluto io, avvicinandomi al suo letto per lasciargli un delicato bacio sulle labbra.

ValentinaViola5.

I LOVE YOU (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora