Sto leggendo ormai da ore lo spartito che ho davanti agli occhi, in un tentativo di impararlo alla perfezione per fare ammenda al mio imperdonabile comportamento di ieri con il professor Douval. Oggi a lezione ero sicuramente più riposata e più lucida, ma nonostante ciò ho suonato in modo pietoso e non sono mancati i rimproveri. La mia fonte di distrazione principale ha bussato alla porta della mia camera per tutto il giorno e per tutta la notte, chiamandomi, chiedendomi di parlare come persone mature. Ho deciso che poteva anche rimanere lì per una settimana, un mese forse, ma di certo non gli avrei risposto.
Non sono arrabbiata con Daniel, se vuole farsi del male e perdonare Megan che faccia pure; sono invece arrabbiata con me stessa, per non aver capito subito quanto effimero fosse il sentimento che lui sosteneva di provare nei miei confronti. Ho già sofferto abbastanza, dovrei imparare a proteggermi meglio da certe delusioni inutili, e sicuramente Daniel avrebbe dovuto risparmiarmene.
L'ennesimo colpo alla porta della mia camera mi fa sbuffare infastidita, tuttavia caccio giù l'irritazione e rimango in silenzio, seduta sul letto intenta a studiare. Finché una voce non mi convince a concentrarmi sulla porta. « Jasmine, sono Claire.» annuncia esasperata. « Puoi aprirmi, per favore?»« Sei da sola?» domando sospettosa.
C'è un breve attimo di silenzio, durante il quale non mi sfugge una discussione appena sussurrata all'esterno. « Ora sì.».
Ferma nella mia indecisione, rifletto se fidarmi o meno della mia amica sia una buona idea, infine sospiro, mi alzo dal letto ed apro lentamente la porta della mia camera, scoprendo con non poco sollievo che Claire non ha mentito. « Entra.» la invito scrutando il corridoio esterno. Lei non se lo fa ripetere due volte, nel giro di pochi secondi supera la soglia ed io chiudo la porta alle sue spalle per scongiurare altre intrusioni. Claire si guarda intorno, in un evidente tentativo di capire ciò che stessi facendo: gli spartiti sparsi sulle coperte ed il violino abbandonato accanto ad essi sono indizi abbastanza palesi.
Dopo qualche secondo la mia amica si concentra di nuovo sulla sottoscritta. « Che succede, Jas? Peggy afferma che sono giorni che non esci dalla tua camera se non per andare a lezione. Anche Jordan è preoccupato, dice che non mangi. Per non parlare di Daniel...»
« Non voglio sentir parlare di lui.» la interrompo subito, incrociando le braccia.
Claire sospira ed alza gli occhi al cielo. « Mi hanno detto che ieri è stato fuori dalla tua camera tutto il giorno, ha dormito per terra, lo sai?».
Alzo un sopracciglio. « Dovrei sentirmi in colpa?»
« Sta cercando di parlarti, Jasmine.»
« Non mi interessa quello che ha da dire.» borbotto decisa, prima di tornare a sedermi sul letto. So di star mentendo, so di morire dalla voglia di sapere cosa lo abbia fatto correre di nuovo da Megan, ma allo stesso tempo continuo ad avere paura della risposta. Ho capito, in questi anni, che spesso il modo migliore per proteggere il mio cuore è evitare la verità.
Claire siede accanto a me, si prende il suo tempo prima di replicare. « Penso che dovremmo andare per locali.» propone infine. La fisso stranita e sorpresa, mentre cerco di pensare anche solo ad un motivo per cui stare in mezzo a tanta gente dovrebbe farmi stare meglio. « Hai bisogno di distrarti da tutta questa situazione, ti farà bene.» spiega Claire. In silenzio valuto la sua offerta, sorprendendomi nel pensare che forse ha ragione.
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Questa volta Claire ha dovuto insistere poco perché indossassi i suoi vestiti, non avevo nessuna voglia di discutere anche con lei e sono arrivata alla conclusione che, meno mi sarei lamentata, prima sarebbe finita. Avvolta in dei miseri shorts di jeans ed in un top nero in pizzo, osservo le strade all'esterno del finestrino del taxi, riconosco il coffee shop dove mi fermo la mattina prima di andare a lezione ed il negozio di abiti da cerimonia sulla Columbus Avenue. Le case ed i locali che seguono hanno un che di familiare, cerco di capire quando abbia percorso questa strada prima d'ora e, purtroppo, arrivo ad una soluzione solo quando la vettura si ferma: siamo di fronte al Crime.
« Scordatelo.» esordisco, cercando di controllare la rabbia. So cosa sta succedendo, ma, furiosa oltre ogni dire, mi chiedo perchè Peggy, Jordan e Claire non possano occuparsi dei loro problemi, invece che dei miei.
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How to Love
Teen FictionUn cuore ormai danneggiato, può davvero essere riparato? Il passato si può davvero dimenticare? Si può tornare ad amare? Dal capitolo 6. "Cosa c'è nel suo cuore, signorina Lil?" Senza rendermene conto volto la testa, fino a poter vedere la foto post...