27.

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Due mesi dopo.

Daniel: Abbiamo appena finito, è stato un incubo.Ti scrivo non appena mi libero, mi manchi.

Sorrido di fronte allo schermo del cellulare, sentendo le palpitazioni del mio cuore aumentare il passo e le farfalle nello stomaco volare impazzite. Anche Daniel mi manca, anche non lo vedo solo da questa mattina. Probabilmente stiamo diventando patetici, so per certo che Claire, Jordan e Peggy non ci sopportano più.
Oggi i Grey Skies hanno concesso la loro prima intervista radiofonica, Daniel era agitato, lo so bene, ho dovuto fare di tutto per cercare di aiutarlo a rilassarsi. Aveva paura che gli avrebbero fatto domande troppo personali, nonostante l'argomento principale dovessero essere i Grey Skies e la loro musica. A quanto dice Cole, il loro manager, i giornalisti sono degli sciacalli, all'occorrenza degli avvoltoi.
Ultimamente sono stati molto invadenti, sia con il mio Daniel, che con Jordan e Peggy. Il loro singolo ha spopolato negli Stati Uniti e all'estero, tanto da renderli l'oggetto principale dell'interesse mediatico nel giro di pochissimo tempo. Daniel ha avuto paura che anch'io potessi andarci di mezzo, che scavassero nel passato della sua ragazza e spiattellassero in prima pagina la mia storia. Se devo essere sincera, vedere il nome di Jake su un qualche sito di gossip mi farebbe venire un attacco di panico, ma per ora siamo sani e salvi, anche se c'è ancora un piccolo ostacolo lungo il percorso.
Megan Posh, nella sua ultima intervista, non ha mancato di vantarsi del fatto che lei conoscesse da molto tempo il talento dei Grey Skies, sostenendo, inoltre, di aver avuto una particolare intesa con il cantante, come dimostrano foto recenti.
Mi chiedo cosa direbbero i giornali se sapessero che è stato proprio il cantante dei Grey Skies a scrivere la canzone che ha portato Megan all'apice della popolarità, mi domando cosa penserebbero se sapessero che la stessa Megan ha rubato
quella canzone.
Daniel non ha voluto ribattere, sostiene che più stiamo lontani da lei meglio è, dice di non volermi ferire ancora. Tuttavia si è dimostrato sin troppo pacato e gentile, ed io non risposta a lasciare tranquilla chi ha ferito il ragazzo che amo in modo tanto meschino.
Megan e Daniel non sono gli unici testimoni di quanto accaduto, ed è per questo motivo che mi trovo di fronte alla porta dell'aula 319, oltre la quale risuona una melodia eseguita al pianoforte. Senza bussare abbasso la maniglia ed entro; la musica si ferma all'istante, mentre io avanzo verso il pianista per accomodarmi sullo sgabello di fianco a lui, tentando di trattenere un sorriso compiaciuto.

« Jasmine, cosa ci fai qui?» domanda Evan, tenendo gli occhi sgranati puntati sul mio profilo.

Sospiro pendendo coraggio. « Ho un accordo da proporti.».
Confuso, Evan raddrizza la schiena e corruga la fronte; capendo di avere la sua completa attenzione comincio a parlare, pronta a dare una mano al Karma.

-

Sento il mio corpo rilassarsi, mentre ascolto il suono del respiro di Daniel ed il battito calmo e regolare del suo cuore. É una melodia talmente dolce, da riuscire a tenermi incatenata nella stessa posizione da almeno un'ora: le mie gambe sono ai lati della sua vita, la mia testa è posata sul suo petto, l'orecchio premuto contro la sua t-shirt, gli occhi chiusi, mentre mi godo una ormai familiare sensazione di pace e tranquillità. Daniel è sdraiato sul suo letto, intento ad accarezzarmi distrattamente la schiena con una mano, mentre con l'altra regge i fogli che sta leggendo. Nessuno dei due parla, la casa è vuota e silenziosa per la prima volta da una settimana a questa parte, il fatto di essere stati benedetti da un po' di privacy è quasi surreale.
Sorridendo apro gli occhi, per poi alzare leggermente la testa dal petto di Daniel ed avvicinarmi, invece, all'incavo del suo collo. Sento il suo respiro farsi irregolare, mentre sfioro la sua pelle con la punta del naso prima di posarvi un bacio.

« Jas, smettila.» mi ammonisce nervoso.
Imperterrita, continuo a baciare il suo collo, per poi risalire lungo la linea della mandibola, la guancia e infine la bocca. Chiudo gli occhi quando le nostre labbra si incontrano, sentendo il cuore di Daniel, ormai sotto il palmo della mia mano, accelerare la sua corsa, la sua erezione farsi percepibile attraverso i jeans. « Smettila.» sussurra sulle mie labbra. Sorrido, per poi baciarlo ancora. Questa volta i fogli che teneva in mano cadono per terra, le sue braccia mi circondano la vita stringendomi contro il suo corpo, mentre la sua lingua si fa spazio nella mia bocca e trova il modo di accarezzare la mia. Sento il respiro venirmi a mancare, il mio cervello rilasciare una scarica di adrenalina che mi fa battere il cuore all'impazzata. Daniel si mette seduto portandomi con sé, senza interrompere il bacio che sembra diventare ancora più inteso.
Le mani del mio ragazzo si infilano sotto il mio top facendomi venire i brividi in ogni parte del corpo.
Poi, quando sembra che l'ultimo passo da fare per la felicità sia togliere di mezzo i vestiti, di punto in bianco Daniel si ferma. Allontana il suo viso dal mio per rimanere immobile, in un tentativo di recuperare fiato: le nostre fronti sono posate l'una contro l'altra, mi permette di fissare i miei occhi nei suoi e di capire che basterebbe pochissimo per fargli perdere il controllo.
« Devo studiare, Jasmine, smettila di tentarmi.» mi intima, serio in volto. Decisamente più cocciuta del solito, provo a dargli un altro bacio, tuttavia lui si gira di modo che le mie labbra finiscano sulla sua guancia fresca di rasatura. Leggermente offesa per il suo gesto, perdo ogni tipo di malizia e cerco di liberarmi dalla presa delle sue mani. Ovviamente Daniel me lo impedisce. « Ho gli esami finali fra meno di due giorni e per tutto l'anno non ho aperto un solo libro. Ho bisogno di studiare.» spiega stranamente divertito.

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