CAPITOLO 16

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Che cosa mi sta succedendo? Lui cosa mi sta facendo? Mi sta per caso cambiando? Sono già cambiata?

Ludovica, la ragazza che non ha mai dato confidenza a nessuno, che non si è mai considerata innamorata, ora ha persino abbandonato la sua città per seguire un ragazzo.

L'ha baciato, più e più volte, e non si può dire che mi sia dispiaciuto.
Anzi lo ammetto, lo rifarei ancora e ancora.

Cristiano è così intrigante, ha quegli occhi indecifrabili, nessuno è mai riuscito a comprendere cosa gli passasse per la testa.
Mi piacerebbe saperlo, mi piacerebbe sapere cosa gli frulla nel cervello, cosa pensa di me, cosa prova per me.

Ludovica sei innamorata.

No, non lo sono. Non ci si può innamorare dopo due settimane.

Però ti piace.

Mi piace?
Non lo so.

Ti piace.

Probabile... Mi ispira più che altro.

Vuoi un consiglio?

Sentiamo. Basta che non sia 'saltagli addosso'.

Vai a parlargli e chiarite ogni cosa.

Preferivo il 'saltagli addosso'...

Smettila, fatti coraggio e non continuare a farti un sacco di paranoie. Parlagli e tutto sarà più chiaro.

Okay, vado.

Mi alzo e raggiungo la camera di Cristiano che ha la porta chiusa.
Busso più volte senza ricevere risposta.

Rilassati Ludovica, non fare niente di affrettato.

Troppo tardi, ho già spalancato la porta e come un uragano sono entrata in camera parecchio scocciata.

Cristiano non si gira neanche a vedere chi è entrato, smette di suonare ma continua a osservare la chitarra.

«disturbo?» provo ad utilizzare un tono gentile.
Fa una smorfia «un po'»
Stronzo.

«allora torno dopo» non ho proprio voglia di discutere con uno che sembra abbia il ciclo!
«no ormai che hai disturbato finisci»
«oh calmo però!!» ho alzato la voce perché davvero, mi sta infastidendo.

Hai ragione, ha le sue cose.

«cosa vuoi?»
«solo parlare di ieri» e questo non è il momento giusto.
«che c'è da parlare?»

«sei lunatico lo sai?»

Ludovica calmati.

No non mi calmo! Hai visto come mi tratta?!?

Purtroppo ho visto...

«lo so, allora di che vuoi parlare?»
Vi giuro che se non fosse per i genitori dall'altra parte della casa l'avrei già menato.
«la smetti di fare il finto tonto?»

«non faccio il finto tonto»
«Ah allora lo sei davvero»
«sei venuta qui ad insultarmi o parli?»

Ok devo spiegare tranquillamente... No col cazzo!
«Allora lo sai benissimo di cosa dobbiamo parlare, per esempio del fatto che tu continui a baciarmi quando ti pare per poi inventare scuse stupide e non calcolarmi il giorno dopo!»
Ecco l'ho detto.

Lui non parla, non mi guarda, non ha il coraggio di guardarmi.
«ti prego... non voglio discutere di questo ora... Sto lavorando»
Eh!? Ho sentito bene! No ora non riesco a trattenermi.

«OKAY IO ME NE VADO MA SAPPI CHE MI SONO ROTTA IL CAZZO!»
E con questo esco sbattendo la porta.

L'odio per quel ragazzo! Lo odio! Lo odio! Nessuno mai ha avuto la faccia tosta di trattarmi così, come se fossi una merda!

Okay ho bisogno di sfogarmi con qualcuno e l'unico che conosco qui a Taranto è Matteo.

~~

«dai dimmi che è successo» Matteo ha accettato subito appena ha sentito la mia voce al telefono alquanto arrabbiata.

«Cristiano non ha le palle ed è un grande stronzo»
Matteo spalanca gli occhi incredulo, sta per parlare ma lo interrompo «so che siete amici ma davvero, con me si è comportato molto male»

«che ti ha fatto? vai parla, sono tutto orecchie»
Gli racconto ogni minimo dettaglio, dal primo bacio in camera sua fino all'ultimo in macchina. Gli parlo di come mi ha sempre trattato il giorno dopo, con indifferenza, come se niente fosse successo e intanto aggiungo durante il racconto insulti rivolti a lui, facendo ridere Matteo.

«Ludo per come lo conosco posso assicurarti che è un bravo ragazzo ma che probabilmente gli hai scombussolato la vita e la quotidianità... E non era abituato»

«ma è stato proprio lui ha offrirmi il lavoro!!»
«perché gli interessi Ludo!! Il problema è che non vuole ammetterlo... É strano vedere la persona che ti interessa in casa tua, che ti segue in ogni cosa che fai... Probabilmente pensava che avendoti vicino sarebbe riuscito a governare la situazione... Invece da come dici tu non ci è riuscito»

Non parlo, non voglio pensare ad un probabile interesse nei miei confronti.
«cerca di dargli tempo, domani si sarà calmato»

Mi piace questo lato saggio di Matteo.

~~

Un'ora dopo vengo riaccompagnata a casa da Matteo e in silenzio rientro in casa.
Cristiano è seduto al tavolo della cucina con un pacchetto di biscotti davanti a sè.

«dove sei stata?»
Cos'è mio padre? Non credo proprio.

«affari miei» e con questa risposta secca torno in camera.

YOU ELECTRIFY MY LIFE// CRISTIANO COSADove le storie prendono vita. Scoprilo ora