CAPITOLO 17

281 31 3
                                    



È passata una settimana dalla discussione con Cristiano e dopo svariate volte in cui lui provava a rivolgermi la parola che gli veniva sempre negata, alla fine ho accettato le sue scuse ed è tornato tutto alla normalità. Diciamo che io ho cercato di dimenticare il modo brusco con cui mi ha trattata e lui é diventato molto più dolce con me.

Oggi dobbiamo partire insieme ai musicisti di Cristiano per Roma, domani farà la prima tappa del suo tour al JailBreak.

Fa un caldo atroce e appena metto piede fuori di casa mi sembra di sciogliermi. Fortuna che ho messo da parte il mio lato pudico e ho optato per degli shorts e una maglietta bianca corta fino all'ombelico.

Gabriele Semeraro, nonché il produttore del signor Cosa, mi fa salire in macchina, nel posto più indietro insieme a Cristiano. Essendo in 7 dobbiamo sfruttare la macchina grande.

Io e Cristiano ci scambiamo un sorriso e poi... Oh cazzo.

Cosa hai visto Ludovica?

Cristiano ha la canottiera...

Mh interessante.

Parecchio.

Ed è parecchio figo.

Già. Non devo guardarlo.

La macchina parte ma non riesco a guardare fuori, i miei occhi cadono su Cristiano intento a suonare l'ukulele, sulle sue braccia scoperte e sui suoi muscoli che ora sono evidenti.

Cerca di trovare qualcosa per distrarti.

«Gabriele metti su un po' di musica tamarra che gasa!» dico sporgendomi verso i sedili davanti.

Risistemandomi e accavallando le gambe noto che ora pure Cristiano ha lasciato da parte l'ukulele per fissarmi.

La musica rimbomba nella macchina e ringrazio di non essere sola con lui.
«che ti guardi?» chiedo a bassa voce ma Cristiano non se ne accorge e continua a guardarmi.

Poco imbarazzante direi.

Non mi dire che ti dispiace.

Sì, molto.

Non ci crede nessuno!

Ora mi sta fissando le gambe... Mannaggia a me e ai miei shorts.

«oh Cristiano! Ti sei addormentato per caso?» gli passo la mano davanti alla faccia.

«scusami è che ho notato solo ora che hai un fisico da urlo»

Ok. Ora sto sentendo le guance andare a fuoco. Rilassiamoci.

«grazie» rispondo con un filo di voce.

Beh anche lui non è male eh!

Zitta, non mettertici pure tu.

«sei tutta rossa» ecco lo sapevo.
«non capita tutti i giorni di ricevere complimenti... Forse a te sì perché sei Cristiano Cosa.»

Detta così però suona male.

«di Amici» aggiusto subito per non fargli intendere qualcosa di sbagliato.

Cristiano sorride «colpito e affondato»
«Wow ti arrendi così facilmente?»
«assolutamente no»
In un secondo mi ritrovo le sue mani addosso che iniziano a pizzicarmi e farmi il solletico.

Bastardo, io lo soffro e anche tanto.

Ludo ti sta toccando!

Basta, smettila di parlarmi, non vedi che ho altro a cui pensare?

YOU ELECTRIFY MY LIFE// CRISTIANO COSADove le storie prendono vita. Scoprilo ora