CAPITOLO 9

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Scendo dalla macchina e trascino le mie due enormi valigie fino dentro alla stazione dove Cristiano dovrebbe aspettarmi. C'è un caldo assurdo e nonostante abbia fatto solo due passi potrei sciogliermi di punto in bianco.

Sei tutta sudata mentre lui sarà il solito figo.

Tu sai sempre come mettermi in difficoltà. Ti odio.

Invece di stare tra le nuvole vedi di fare attenzione a dove vai.

Perché?

Non faccio in tempo ad alzare gli occhi che vado a sbattere contro un palo.
Il mio naso chiede pietà mentre la mia testa comincia a girare. Mamma mia che male!

Sento una risata alla mia destra.
Chi cazzo è quel deficiente che ride di me!!? Adesso gli faccio vedere io.
«MI SPIEGHI CHE CAZZO TI RIDI!?»
Davanti a me trovo un Cristiano sbalordito dalla mia aggressività.

Ti batto le mani...

No, non volevo.

«scusa» sa dire solo questo, cavolo mi dispiace averlo trattato male. Poi scoppia a ridere di nuovo, okay rettifico, non mi è dispiaciuto e se non la smette lo rifaccio.
«scusa Ludo ma è stata la scena più bella di tutta la mia vita»
«ha ha ha» faccio una smorfia e mi avvicino a lui sempre massaggiandomi il naso.

«ti sei fatta tanto male?» ora è di nuovo serio e mi guarda.

Con un bacino passa tutto vero Ludovica?

Zitta!!

«no ora passa» continuo a massaggiare il mio povero nasino mentre recupero la valigia.
«credo ci sarà da divertirsi»
«come scusa?»
«con te... Sei molto sulle nuvole» senti chi parla.

No, Okay ora cerchiamo di capire, mi sta dando della ragazza dolce che gli fa tenerezza o mi sta decisamente prendendo in giro?
«questo non è un complimento vero?»
Cristiano sorride e non doveva farlo!
«perché non dovrebbe! A me piacciono le ragazze stralunate... Un po' come me»

Tu sei la regina!!

Calmiamoci che qui ho perso dei battiti.
Non rispondo e abbasso gli occhi, mi mette così in imbarazzo e non riesco davvero a sostenere io suo sguardo.

«ecco il treno... Pronta per questa nuova avventura con il sottoscritto?»

Altroché!!

«ho un po' paura» ammetto.

Ma quale paura... Ludovica dovresti gioire!

Cristiano ride e afferrandomi un braccio mi trascina sul treno appena le porte si aprono.

~

Metto le cuffie, accendo la musica e mando un messaggio a Giorgia.
«siamo appena partiti»

«Cristiano dov'è?!» ecco il suo problema principale.

«accanto a me con L'ukulele in mano» rido per la scena che mi si presenta accanto. Sembra un bambino con un gioco nuovo.

«Oddio me lo immagino! Ludovica fatti forza e parlargli»

Stoppo la musica... Effettivamente c'è troppo imbarazzo tra noi, devo rompere il ghiaccio.

Tu?!

Sì io, problemi?

Non lo farai mai.

Piuttosto che avere una conversazione con te, la faccio con il pazzo vicino a me.
Sto per aprire bocca ma non esce nessun suono. Non ci riesco che palle!

Te l'ho detto.

«Cris» «Ludo» all'unisono, neanche preparandoci prima ci saremmo riuscisti.
«prima tu» e di nuovo sorride.

Cristiano così la farai impazzire.

Lo sta già facendo.

Allora lo ammetti!

Non ammetto un bel niente!

«da quando questo amore per L'ukulele?»
Cristiano lo fissa per poi strimpellare qualche nota «l'ho scoperto poco tempo fa e ammetto che so solo quattro note!»
«beh io non so neanche quelle!»
«non suoni nessuno strumento?»
Alzo le spalle «sapevo fare qualcosa con la chitarra ma è da tanto che non suono... Dovrei riallenarmi»
«qui davanti a te hai il miglior musicista dell'universo! Ti aiuterò io!»
Scoppio a ridere «avevo ragione quando ti immaginavo egocentrico e vanitoso!»

Cristiano si fa di colpo scuro in volto «non sei l'unica che lo pensa»
«e non è così?» mi giro su un fianco, appoggiando la testa al sedile e osservandolo.
«no.» risponde secco.
«scusa...» forse non dovevo dirlo. Perché non sto mai zitta?!

«che ti scusi, sono io sbagliato probabilmente» i nostri occhi si incontrano e per la millesima volta mi ci perdo dentro.
«tu non sei sbagliato, è la gente sbagliata che giudica senza conoscere una persona»
«anche tu l'hai fatto» gli scappa una risatina.
«e mi dispiace...»
«ora ti va di conoscermi?»
Annuisco e come ricompensa Cristiano mi regala un altro sorriso.

Metto le cuffie e chiudo gli occhi,  cercando di addormentarmi.

YOU ELECTRIFY MY LIFE// CRISTIANO COSADove le storie prendono vita. Scoprilo ora