4

4.9K 149 13
                                    

Mancano due ore alla fine di questo viaggio estremamente lungo.

Sono davvero stanca ma non riesco a riposare perché ho troppe cose in testa.

Più che cose, sono lamenti.
"Voglio scendere", "Voglio stare con Taylor", "Mi annoio", "Non riesco a stare ferma".

Thomas che non la smette di russare non è d'aiuto.

Due vecchiette anche troppo stravaganti lo fissano con aria schifata e lo indicano parlandosi nell'orecchio.

"Signora se le fa tanto schifo potrebbe anche non guardare" le ricordo.

La sua risposta è stata un dito medio alzato.

Anche le vecchie sono più sveglie di me in questo momento.

Decido di lasciar perdere e mettermi ad ascoltare la mia fantastica playlist con le cuffie.

Parte "Panda" di Desiigner che mi mette subito di buonumore.

E' la canzone mia e di Taylor, non perché ci ricorda noi, ma perché quando la sentiamo ci scateniamo come pazzi, ancora di più delle altre volte.

Mi viene da alzarmi in piedi e correre per tutto l'aereo ballando, ma è meglio che mi stia ferma.

Grazie alle canzoni il tempo passa in fretta e arrivo finalmente all'aereoporto.

Leggo un messaggio di Taylor:

*Patata, sono vicino al distributore.

Bro♡*

Non vedo l'ora di arrivare.

Corro al distributore e lo vedo girato a guardare tutte quelle cose poco sane all'interno della macchinetta.

Non posso fare a meno di raggiungerlo velocemente e urlare "TAAAAAY".

Lui si gira e io gli salto in braccio.

Mi fa girare tremila volte mentre ci stringiamo forte.

"Ho un annuncio per te.
Sei stata un mese lontana da me, e ho convinto tuo padre a trasferirti un mese da me, per recuperare tutti i giorni" mi dice.

"Mio Dio non ci credo. Il cugino migliore del mondo ce l'ho iooo! Un mese completamente insieme, che belloo." Non riesco a smettere di parlare per l'emozione.

Ci mettiamo ad urlare come pazzi. Ma alla fine da quando essere felici è essere considerati pazzi?

"Però ha detto tuo padre che almeno tre giorni devi stare a casa con lui prima di venire. Quindi il 7 verrai a stare da me!" Mi avvisa.

Annuisco con un sorriso a trentadue denti.

Saranno i tre giorni più lunghi della mia vita.

Ad un certo punto urla il ritornello della nostra canzone:

I got broads in Atlanta
Twistin' dope, lean, and the Fanta..

Ci guardiamo e iniziamo a fare il ballo che abbiamo creato insieme per questa canzone.

Thomas ci scatta una foto mentre stiamo facendo la mossa più bella di tutto il ballo senza dirci niente.

Quando l'abbiamo vista non abbiamo potuto fare a meno di volerne stampare tremila, quindi domani andremo al fotografo.

Decidiamo di tornare a casa, per salutare mio padre che non è potuto venire perché ha una fasciatura alla caviglia, nulla di grave, ma gli hanno detto di stare a riposo. Mio padre voleva fare tutt'altro che starsene a casa dopo che non mi vedeva da quasi un mese, ma l'ho costretto.

Guardo l'orario e ormai sono le dieci di sera. Sono distrutta e non mi reggo più in piedi.

Finalmente arriviamo a casa. Corro ad abbracciare mio padre e lui mi prende in braccio.

Era da tanto che non lo faceva, anche se sono abbastanza magra e bassina, lui nemmeno ci provava.

"Cleo io ora devo andare per la cena. Domani pomeriggio ti passo a prendere e andiamo al fotografo per stampare quelle foto." mi avvisa Tay.

Annuisco e lo abbraccio.

"Ciao zio, ciao Thom" dice prima di andare via.

Mio padre per il mio ritorno ha ordinato la mia pizza preferita: con il salame piccante.

Ci sediamo a tavola e parliamo un po' di quello che è successo in questo mese.

"Allora, caro Signor Richard Caniff, com'è andata la sua vita in queste vacanze natalizie?" scherzo con mio padre.

Lui ridacchia e mi racconta che è stato noioso e si sentiva parecchio solo. Spesso è stato con i suoi colleghi e la nostra famiglia, ma non è stato molto divertente.

Dopo avergli raccontato un po' di fatti avvenuti in Italia, ho riflettuto e ho notato che ogni volta che nominavo mia madre, il suo sguardo si perdeva.

Non avrebbero mai voluto lasciarsi, erano fatti l'uno per l'altra. Solo che era un periodo di stress a causa dei loro lavori e volevano levarsi entrambi un peso.

Credo sia stata una scelta sbagliatissima e loro ne sono consapevoli.

Ricordo che l'anno scorso, il 13 agosto, è stato il mio primo compleanno con loro separati.

Mia madre è venuta a Los Angeles, e i due si guardavano come si guardano un militare e la sua donna dopo che è tornato dalla guerra. Con quell'aria di ritrovo, di casa, di accoglienza. Tutto in quattro semplici occhi.

Mia madre il giorno dopo è andata via.

L'ho sentita piangere nel bagno, ma ho preferito non dirle niente.

Era troppo doloroso per tutti e tre.

"Tesoro, ora vai a dormire. Sei stanca." dice mio padre notando il mio sguardo perso nel vuoto.

In realtà non posso dirgli il motivo, quindi preferisco seguire il suo consiglio,

Do la buonanotte e vado in camera.

Prima decido di sistemare la valigia perché dormire in una camera vuota mi mette particolarmente ansia.

Ricevo un messaggio da Bethany, la mia migliore amica:

*Amore, mi ha detto Taylor che sei tornata. Domani ti va di vederci?

Beth♡*

La parte del "Mi ha detto Taylor" mi ha resa felice. Loro due sono stati insieme sei volte.

Prima una settimana. Poi due giorni. Poi un mese. Poi dieci giorni. Poi due settimane. L'ultima volta sono stati insieme 6 ore.

Eppure li vedo stupendi insieme.

Non hanno mai smesso di essere amici, non succede facilmente quando impari a conoscere i lati belli e brutti di una persona e la ami comunque.

Finalmente ho finito di sistemare la valigia, così decido di rispondere alla mia cara bionda.

*Certo, usciamo verso le 19. Prima ho da fare.*

Dopo questo vado a dopodiché

My Dear, Lovely Life.|| Cameron Dallas.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora