My Dear, Lovely Life.|| Cameron Dallas.

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Ieri sera ho dato il mio numero a Cam, ma non mi ha scritto ancora nulla.

Ho passato la notte a stressare Tay, ma nemmeno lui scherzava per quanto parlava di Beth.

A proposito di Beth, ieri l'abbiamo videochiamata.

Sembra che ancora non sia previsto un suo ritorno, insomma, non è certo, ma si nota quando ad una persona mancano solo pochi giorni, o almeno credo.

 Sono le 4 a.m. e siamo ancora svegli. Il sonno sembra essere scomparso a causa del caffè che abbiamo bevuto. In realtà l'abbiamo fatto di proposito per non addormentarci. 

Scherziamo? Non possiamo spendere questa settimana a dormire ogni notte.

Anche volendo, poi, non sarei riuscita a dormire. Oggi devo uscire con Cameron ed ho paura.

Paura di quello che possa succedere, di quello che abbia lui in testa.

Ma più di ogni cosa, ho paura che qualcuno ci interrompa o si metta in mezzo, un'altra volta.

Non riuscirei a sopportarlo, è la prima volta che mi sta andando per il verso giusto con un ragazzo.

Per il verso giusto?

Oh no. Dov'è il problema? Qual è il trucco?

No è impossibile che mi vada tutto bene, dico sul serio.

Sono veramente troppo in ansia.

Tay nota che sono agitata.

"E se qualcosa andrà male? Magari gli farà schifo il modo in cui mi sarò vestita, oppure vuole solo portarmi al letto, o.."

"Portarti a letto? Lui è Cameron Dallas, non mi ha mai chiesto di dargli il numero di qualcuna, né l'ha fatto con gli altri. Provvede sempre da solo, e poi fa quello che deve fare.
E poi, sul serio? Ti ha vista di prima mattina a scuola, di lunedì  e nei giorni di materie di merda alla prima ora, e ora di spaventa di vederti sistemata? Non credo proprio."

"Beh effettivam.. HEY!" mi sono accorta in ritardo del suo insulto sottinteso, ma d'altronde, chi è bello di lunedì mattina a scuola?

"Cleo, stai tranquilla. Se vai in ansia non risolvi nulla, anzi peggiori soltanto le cose. Sii te stessa, se non gli piaci, ce ne sono tanti altri di ragazzi."

Si, per le altre funziona così. Ma se già ci ho impiegato 16 anni a trovare un ragazzo che mi piace che mi chiedesse di uscire, figurati se ne trovo un altro in un batter d'occhio.

"Tay.." lo chiamo a bassa voce, temo quasi che non mi abbia sentita, ma non è così.

"Dimmi."

"Non ho ancora provato a ballare."

Gli si è come accesa una lampadina. Come se avesse già in programma di farlo, ma se n'era scordato.

Corriamo in salone e mette la musica. Sceglie  "Wild Life" dei nostri due Jack che stanno andando davvero forti. 

All'inizio cerco di riscaldarmi un po' i muscoli per non dare forti impatti.

Arriva il ritornello e non si può non ballare.

Io e Tay avevamo già creato una coreografia su questa canzone, breve come al solito ma bella. In realtà neanche tanto semplice, perciò voglio provare con quella, sono stanca di aspettare.

Salto, passo, passo, braccio, salto all'indietro, passare da sotto, molleggio e su.

Slittare, slittare, movimento braccia.

Questi sono i passi che devo fare.

Posso farcela, ho fatto molto di peggio.

Ce l'ho fatta. Ci sono riuscita.