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Continuiamo il nostro giro e ad un certo punto incontriamo Jack Gilinsky insieme al suo amico biondino che non conosco.

Ci salutiamo e lui si presenta.

"Piacere Jack." Mi dice sorridendo.

"Jack?" Chiedo interrogativa.

"Si, dimmi" dice Jack Gilinsky

"No io intendevo Jack" rispondo

"Eh, ho capito. Dimmi." Continua JackG

"Intendeva me, stupido." Dice l'altro.

"Ma come ti chiami?" Chiedo

"Jack!" Risponde

"Dimmi" si gira Gilinsky al suo amico.

Lo interrompo prima di ricominciare tutto il casino di prima.

"Cognome, intendo cognome."

"Oh, Johnson."

Sospiro quasi sfinita.

"Piacere, Cleo Caniff" mi presento

"Caniff?" Mi chiede JackJ

"Dimmi bro" dice Taylor.

No basta non ne posso più.

Dopo qualche ora passata in giro e a finire di discutere con i Jack du chi si riferisse a chi, decidiamo di tornare a casa.

"Sono stata bene oggi" dico a Tay.

"Si anch'io. Anche se non riesco a smettere di pensare ad Amanda. Devo capire cosa sta nascondendo. Temo che tradisca mio padre."

Annuisco dispiaciuta.

"Vaffanculo. Dopo quello che ha passato, che abbiamo passato. Dopo che sa tutta la nostra situazione da quando è morta la mamma. Come si fa ad essere così stronzi? Come posso io andare da mio padre e dirgli che la sua donna va con un altro?" Si interrompe per respirare.

"Come cazzo faccio?" Continua urlando e tirando un calcio ad una pietra.

Lo abbraccio e scoppia a piangere.

Se c'è una cosa che so di Tay è che è forte, ma dentro soffre tanto. Non sarebbe capace di torcere un capello a nessuno che lo rispetti come si deve. Non tradirebbe mai Bethany, nemmeno se si innamorasse di un'altra. Anzi, glielo direbbe subito pur di non illuderla.

Si accascia a terra appoggiando la schiena contro un albero.

"Hey, ci sono io con te. Risolveremo tutto insieme. Stai tranquillo. Non diciamo nulla a tuo padre, per adesso. Dobbiamo avere tutte le prove e poi smascherarla nel modo peggiore. Ci sei?"

Senza dire nulla mi abbraccia.

Uno di quegli abbracci che senti che sono dati dal cuore,
Che in quel momento sai che ti sta donando una piccola parte della sua anima e ti sta ringraziando dandotela.

Una volta che si è calmato, decidiamo di andare a dormire senza neanche mangiare, perché i pensieri ormai ci hanno un po' occupato lo stomaco in quanto difficili da mandar giù.

***

Oggi ci siamo svegliati presto.

Decidiamo di prepararci con più calma possibile, oggi ci sono i concorsi e siamo in ansia anche per quello.

Una volta arrivati a scuola andiamo dal nostro ormai gruppo di amici per distrarci un po' prima che suoni la campanella.

Per fortuna Matthew con il suo umorismo ci mette sempre tanta allegria.

"Ragazzi tranquilli, ci penso io a farvi vincere le olimpiadi di football americano. Eeh se non ci sarei io.." dice Matt.

"Già con il braccio ingessato non potrai stare nella squadra di football della scuola. Il problema è che non dovresti nemmeno stare in questa scuola dopo aver detto "se non ci sarei". Pensa se ti sentisse il signor Ross" dico rivolgendomi a Matt e facendo ridere tutti i ragazzi presenti.

Suona la campanella e mi dirigo in palestra con Taylor e Cassidy che però si è iscritta a basket come mio cugino.

Il concorso di pallavolo è dalla prima alla terza ora, basket si svolge invece nella palestra esterna. Sempre alle stesse ore.

Infatti, dopo il concorso, ci hanno dato il consenso di andare via e decidiamo di andare a mangiare tutti insieme.

A quanto pare Tay è andato fortissimo e sicuro lo prenderanno.

Cassidy è andata così e così ed è parecchio incerta. Normale dato che anziché tirare era concentrata a guardare Matt che assistiva all'allenamento di football.

Io sono andata abbastanza bene, si direi proprio di si. Però ce ne sono altre più brave di me quindi non sono sicura che mi prenderanno.

"Ok fermati qui Tattay. Ho improvvisa voglia di un frappè." Lo blocco durante il tragitto per tornare a casa.

"Frappè alla banana per lei ed ecco il cappuccino con cacao per il suo ragazzo" scherza il cameriere.

Vedendoci sempre insieme è convinto che siamo fidanzati e che la storia dei cugini è solo una scusa.

Mi fa morire dal ridere.

"Oggi finalmente mangiamo la pizza. Papà e Amanda rimangono a mangiare a casa stasera, oggi non lavorano."

Una volta arrivata sera è ora di mangiare.

"Ciao Taylor. Ciao Cleo." Ci salutano in cucina i due.

"Ciao zio, ciao Amanda" dico

"Beh, ahah, potresti anche chiamarmi zia ormai." Mi dice Amanda.

"Non pensarci nemmeno." Si intromette Tay subendosi un rimprovero da suo padre.

"Zoccola" sussurra Taylor, io l'ho sentito benissimo perché sta accanto a me, ma credo che zio e Amanda abbiano solo fatto finta di non sentire.

Zio crede sia perché in casa ha ricoperto un po' il ruolo della zia, e Tay è geloso. Prima forse era così, ma ora non sa che sotto c'è qualcos'altro.

Una volta andati in camera, io e Taylor siamo abbracciati sul letto. Per fortuna Beth ha videochiamato dal Messico, salvandoci da quell'imbarazzante situazione creatasi in cucina.

Qualcuno bussa alla porta e Tay spegne la luce fingendo di dormire.

Zio apre la porta e vedendo tutto buio se ne va.

"Prima fase: 'Perché ti sei comportato così? Razza di incosciente'." Dice imitando la domanda con la voce dello zio.

"Seconda fase: la parte dolce che viene dal suo cuore. Del tipo:
'Oh, Taylor. Lo so che sei geloso perché tua madre non è più qui.. bla bla bla'." Continua

"Terza fase: 'pensaci su, secondo me potreste andare d'accordo'.
Lo dice da quando è arrivata quella stronza." Conclude prima di darmi la buonanotte stampandomi un bacio sulla fronte.

Si addormenta poco dopo ancora abbracciato a me.

Se solo potessi adottarlo e portarlo via da quella casa fino a che non potremo andare a vivere insieme.

N/A

OKAY. SONO EMOZIONATISSIMA.

Piccolo spoiler: il prossimo capitolo è IL capitolo.

Wow non vedevo l'ora.

My Dear, Lovely Life.|| Cameron Dallas.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora