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La prima giornata di corso è andata.

Avevo detto che speravo in un po' di fortuna? Ecco, non ha funzionato come al solito.

Cameron frequenta il corso di recitazione con me. Con tanto bello sport, doveva scegliere proprio recitazione?

Durante la giornata lui ha evitato me ed io lui.

Solo una volta ci siamo guardati, ma non erano affatto belli come sguardi.

A fine scuola io e Tay decidiamo di andare a mangiare ad uno di quei camioncini dove fanno panini con la carne. Si, non è molto sano, ma ne avevamo voglia. Così andiamo nel nostro preferito, quello vicino al parco più grande della nostra città, che si trova in centro. Non ci va di tornare a casa.

A quanto pare è molto entusiasta del suo nuovo corso, dice che con il professore di musica ha già iniziato male, e questo gli piace.

Arrivati nel posto in cui dobbiamo mangiare, decidiamo prima di sederci perché la strada era un po' lunga.

Lo vedo un po' malinconico, e gli chiedo cos'ha.

"Sai, certe volte credo di non farcela più, credo di crollare. Ovviamente non parlo di mollare la presa, la amo più che mai. Ma non capisco come facciano le mogli a resistere a casa, sapendo che i loro mariti sono partiti in guerra, o cose simili. Io so che sta benissimo, eppure non riesco più a farcela."

Si riferisce a Beth.

La cosa bella di Taylor, è che mi dice esattamente come si sente, non si vergogna di mettersi uno scudo o una maschera giusto per figurare come un omaccione forte e robusto. Lui è così con me, così come è in realtà.

"Tay, l'amore è amore. Non c'è un modo di risolverlo, non c'è un modo per farlo diventare facile. L'amore è un enigma, è porsi continue domande, è pensare di non farcela quando in realtà ce la stai già facendo. E' la cosa più complicata del mondo, e questo è un enorme ostacolo che stai affrontando, ma non sarà l'unico o l'ultimo. Ne avrete altri perché fa parte della vita e non potrai sempre pensare di non riuscire ad andare avanti.
E' come quando scombini il cubo di Rubik e non sai come risolverlo, vorresti solo staccare i colori e rimetterli come stavano all'inizio, ma in questo modo non sarebbe più così bello."

 Alle mie parole guarda in basso, poi mi guarda negli occhi e sorride.

E te lo dice una che di amore non ci capisce proprio niente.

Inizio ad avere un po' fame, così vado alla cassa ad ordinare.

"Due hamburger completi, grazie."

Mi muovo per prendere i soldi dalla tasca dei miei jeans un po' troppo stretti, e vedo passeggiare nel parco due figure che mi sembrano molto familiari.

Riesco a riconoscere Amanda, anche se mi sembra strano che ad orario di pranzo stia in centro, di solito capita anche che si trovi a lavoro.

Accanto a lei c'è un uomo, beh essendo che sta con Amanda, sarà sicuramente il padre di Tay.

"Signorina, si è incantata?" mi chiede il signore alla cassa.

"Oh, mi scusi." dico ancora intontita.

"Va tutto bene?"

"Mi può fare un favore?" chiedo

Lo faccio uscire dal camioncino e gli dico: "Vede quella bellissima signora bionda?"

Lui annuisce, così gli chiedo se mi può descrivere l'uomo con cui si trova.

Dalla sua descrizione non sembrava affatto lo zio, ma decido di tornare al mio posto.

Tay mi chiede perché ho tardato dato che non c'era nessuna fila, ma per fortuna stava di spalle e non ha visto nulla di quello che è successo.

"Ehm, non erano ancora pronte le patatine"

Scusa pessima ma che non desta sospetti.

Siamo a metà panino quando vedo Amanda, questa volta completamente vicina al camioncino.

Riesco a vedere l'uomo con cui sta. E'..

.. MIO PADRE?

Senza accorgermene mi affogo e Tay si gira verso la direzione in cui stavo guardando.

"Vieni con me" sono le sue ultime parole prima di alzarsi e andare verso di loro.

"Che ci fate insieme?" chiede allarmato.

"N-noi? C-che ci fate voi insieme?" chiede mio padre guadagnandosi uno sguardo cattivo da tutti noi, compresa Amanda.

"Noi stiamo sempre insieme da quando Cleo aveva un giorno di vita" dice Taylor stoppandosi per cercare di calmarsi. "La domanda l'ho fatta io" continua.

Gli afferro il braccio per calmarlo, non sta impazzendo o urlando, ma so che dentro è furioso.

"Ci siamo incontrati dopo il lavoro per caso e così ci stavamo facendo una chiacchierata, cosa stai insinuando Taylor? Tranquillo." dice Amanda.

Tay dopo la perdita di zia ha paura che suo padre soffra ancora, d'altronde chi lo vorrebbe?

Mio cugino volta le spalle e va via, io lo seguo.

"Se si permette anche solo a torcere un capello a mio padre.."

"Tay che ne sai che non ha detto la verità?"

Neanche a me sembrava la verità, ma nella vita tutto può accadere, credo.

"Si. Né uno né l'altro lavorano in centro, ma casualmente si sono incontrati in centro. Né uno né l'altro smettono di lavorare prima di pranzo la maggior parte delle volte, ma casualmente oggi ci sono riusciti tutti e due. E in più è anche normale che tuo padre balbetti così, certo lo fa da sempre no?"

"Tay, prima al camioncino ho tardato perché li ho visti passeggiare nel parco. Non avevo capito che fosse mio padre infatti ho deciso di non allarmarti.." dico preoccupata. La verità prima di tutto.

"E invece ora sono molto preoccupato." dice tirando un respiro pesante.

"Vieni, distraiamoci che questo non è un bel periodo per nessuno" dice prima di abbracciarmi e portarmi al parco.

My Dear, Lovely Life.|| Cameron Dallas.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora