37 (CAMERON'S POV)

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Sono da poco arrivato a scuola.

Joyce mi ferma, non ho proprio voglia di parlare oggi. Né con lei né con nessun'altro.

Si piazza davanti a me e mi dice qualcosa che non mi interessa, poi mi chiede "Per te va bene?"

Cosa?

"Eh?" chiedo.

"Ti ho detto che un giorno di questi potremmo uscire insieme, che ne dici?" 

"Ehm, si poi ti faccio sapere perché ho molti impegni." dico balbettando, l'ultima cosa che voglio fare è uscire con un'altra ragazza. Per giunta la migliore amica di Aaron.

Poi i suoi atteggiamenti, non sta un attimo ferma quando parla.

Oggi muove continuamente la testa, quasi mi dà il voltastomaco.

Vedo Aaron e Cleo entrare a scuola, e lei sembra essere di fretta o nervosa.

Voglio raggiungerla, chiederle scusa per il mio comportamento da stupido.

Ma Joyce non fa altro che parlare e trattenermi per altri cinque minuti.

Alla fine riesco a mollarla, anche se credo mi stia seguendo.

Ma che dico? L'entrata della scuola è solo una.

Ho bisogno di parlare a Cleo, ma non la trovo.

Starà quasi sicuramente al suo armadietto. Ma che le dovrei dire?

Poi non devo chiederle scusa, Aaron dovrebbe chiederlo a noi due.

Io ho avuto una reazione normalissima.

Mentre mi faccio tutti questi pensieri in testa, sono quasi arrivato al suo armadietto.

Ma se le passo davanti senza dirle niente pensa che sono uno stronzo.

Meglio far finta di non vederla, perciò prendo il telefono.

Ma da quando mi faccio tutti questi problemi per una ragazza?

Arrivo al mio armadietto e prendo il libro di storia.

Sento un rumore assurdo e capisco che mi hanno appena chiuso violentemente l'armadietto.

E' Cleo.

"Ma che cazzo fai?" chiedo innervosito perché mi son preso un colpo.

"Ah io? Che cazzo fai tu. Ma sei serio? Mi fai davvero così stupida? Mi fai la scenata di gelosia scappandotene, lasciando tutti a piedi, dicendomi che non mi vuoi più vedere per poi baciarti meno di due giorni dopo con la tizia viola." mi urla contro.

Baciarmi con Joyce? Non mi è nemmeno passato per la mente di baciarmi con lei, anzi.

Si è inventata tutto per avere ragione, non ci credo.

"Il mio nome è Joyce, tesoro." dice la viola spuntando dal nulla.

Ma perché mi deve stare sempre così appiccicata?

Va bene, prima ci provavo con lei perché volevo baciarla, magari farci anche altro.

Ma dopo che ho conosciuto meglio Cleo, l'ho lasciata perdere e accantonata come tutte le altre.

Cleo si accanisce contro Joyce e in realtà ne sono un po' felice.

"Comunque si, bacia proprio bene Cameron." interviene Joyce appoggiandosi con una mano sul mio petto.

Ma che diavolo sta dicendo? Perché ha fatto una cosa del genere? Per quale cazzo di motivo?

Non mi crederà mai dopo che ha avuto una conferma inesistente da parte di questa tipa.

"Joyce.." cerco di dire.

La chiamerei in altri modi, ma cerco di contenermi.

"Immagino. Attenta che non ti passi un po' del suo veleno, anche se vedo che te lo sto dicendo un po' troppo tardi." dice Cleo andandosene.

Il veleno me lo stanno facendo venire, non ci sono di certo nato.

Appena se ne va chiedo a Joyce per quale stupido motivo abbia fatto una cosa del genere.

"Ho pensato che fosse la cosa giusta. Questa psicopatica non dovrebbe avere nulla a che fare con te. Meglio lasciarle sole quelle tipe così."

No dico, ma si sente quando parla? Nemmeno la conosce, come fa a dire una cosa del genere?

"Cleo" la chiamo senza rispondere alla viola.

Fisso sperando che torni da me per spiegarle tutto, ma l'unica cosa che ricevo è il suo dito medio, mostrato bello in alto.

Fanculo.

Vado in classe per non fare ogni volta ritardi.

Ma un quarto d'ora dopo sono di nuovo fuori con la scusa di sentirmi male. 

Non ce la faccio a sopportare una lezione con il frastuono che ho in testa.

Dopo essere andato alla macchinetta e aver bevuto un caffè, decido di andare in bagno per rinfrescarmi.

Ho il cuore a mille e l'ansia mi blocca il respiro.

Stare senza di lei mi fa male, ma averla contro è come una malattia.

Dopo poco entra Taylor.

"Guarda chi c'è" mi dice.

Mi volto verso di lui e continua a parlare.

"Ascoltami bene Cameron."

So già che cosa mi vuole dire perciò intervengo "Taylor.." ma lui mi blocca.

"No, ora parlo io. Non so cosa tu abbia in testa e non voglio farti male perché sei mio amico da tanto tempo. Ma questa storia che la fai star male e poi ti fai le altre di fronte a lei non mi sta affatto bene."

"Taylor io non.."

"Cameron forse non ci siamo capiti. Non le devono far del male, e tu non sei un'eccezione."

"Non mi sono mai baciato con Joyce, né con nessun'altra. Non le ho nemmeno guardate le altre da quando mi piace lei." intervengo sperando fino all'ultimo che non se ne vada e mi ascolti.

"Ti ha visto. Lo capisci?"

"Sarà stato uno sbaglio. Questa mattina abbiamo solo parlato io e Joyce, solo che dato che quella si muove sempre le sarà sembrata un'altra cosa. Il problema è che quando Cleo è venuta a parlarmi, Joyce le ha detto che ci siamo baciati perché secondo lei era la cosa giusta. Taylor che cazzo devo fare per non perderla? Mi dici?" sto per impazzire.

"Non ti devo di certo dare le istruzioni. Ma sappi che già non è facile che abbia la fiducia completa di qualcuno, e di te ce l'aveva. Se la perdi non la riavrai mai più. Cameron, guardami negli occhi." mi ordina.

Lo guardo.

"Stai molto attento." dice.

Non avrei mai immaginato che io e Tay avremmo avuto un discorso così.

Se in passato me l'avessero detto, mi sarei messo a ridere.

Tiro un pugno su una porta e quasi la sfondo.

"Fanculo." sussurro dentro di me. Credo mi ci sia appena mandato da solo.

Esco dal bagno e la vedo.

Lì, seduta per terra.

Vorrei baciarla in questo momento.

Dirle quanto la amo.

Abbracciarla forte e portarla a casa mia. Stenderci sul divano e coccolarci con un film di sottofondo che non guarderemmo, perché bastiamo già noi.

Non riesco a controllarmi, ma devo farlo.

Mi inginocchio davanti a lei e le stampo un bacio sulla guancia, poi vado via.

Ti amo, Cleo. Ti amo. Vorrei solo che tu lo capissi.

My Dear, Lovely Life.|| Cameron Dallas.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora