Capitolo 7

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Diego

Tornando a Genova pensai tutto il tempo a lei. Non so niente sul suo conto, ma lei è diversa da tutte le altre. In tutto questo tempo sono stato solo con puttane per una notte, lei è diversa. Sento una strana sensazione dentro, non so che cazzo mi sta succedendo.
Dopo un'ora arrivai nel parcheggio dell'hotel. Entrai dentro e trovai Mario, Walter e Mirko seduti sul divano a fumare.
"Frate ma dove cazzo eri?" mi chiese Mario.
"Sono andato a farmi un giro al mare, non avevo voglia di stare chiuso qui."
"Sei stato da solo per due ore al mare?" chiese Mirko confuso.
"Sì, dovevo rilassarmi un po'."
Non volli più dargli spiegazioni e sono andato in camera mia. Era l'una di notte passata ed ero stanchissimo, ma non riuscivo a dormire. Presi il foglietto stropicciato dalla tasca e digitai il suo numero di telefono. Però non la chiamai, pensai che magari stava già dormendo dalla stanchezza.
Passai due ore a pensare a lei, alle sue labbra carnose, i suoi occhi azzurri.
Alla fine mi decisi di scriverle un messaggio. Le tre passate, ma quando si alzerà lo leggerà.

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