Capitolo 23

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Giulia

Aprii la porta a Lara e la abbracciai subito quando la vidi piangere. Mi sporcò la maglietta bianca di mascara e di eyeliner, si è sempre truccata pesantemente.
"Io non ce la... faccio più." disse tra uno singhiozzo e l'altro.
"È un bastardo, non ci pensare, ritornerà di sicuro è lo sai anche tu." la consolai.
Lara entrò in cucina e vide le due bottiglie di birra sul bancone.
"Perché ci sono due b-birre? Tu non bevi."
"Beh, volevo staccare un po' siccome mia madre non c'è..." sto mentendo troppo in questo periodo.
"Posso aprirne una?" mi chiese.
"Bevila pure."
Lara aprì la bottiglia di birra e spalancò la finestra, dopodiché si accese una sigaretta.
"Quando torna tua mamma? Non voglio che cambi pensiero su di me." disse smettendo un po' di piangere.
"Torna tardi, non ti preoccupare."
"Bevo la birra e vado."
"Dove vuoi andare in questo stato?"
"Cazzo, è vero. Ma non importa, andrò da Mattia."
"Ma sei scema? Ti ha lasciata per una cosa del genere a vai da lui?"
"Magari rimedierò qualcosa."
"Ma cosa vuoi rimediare?"
"Non lo so, magari capirà che non è ancora il momento."
Rimasi in silenzio. Mattia cominciò a non piacermi.
Lara finì di bere la birra e mi salutò con un abbraccio. Non le dissi più niente.

"Diego, puoi venire." lo chiamai dalla cucina.
"Sembrava disperata cazzo."
"È molto innamorata di lui e secondo me non la merita, però l'amore è cieco." spiegai.
"Nah, io non la penso così. L'amore non è cieco, l'amore è amore."
Rimasi stupita.
L'amore è amore.
Diego si avvicinò a me. Le nostre labbra stavano quasi per toccarsi.
"Diego, non adesso." lo spinsi delicatamente.
Per un secondo mi guardò dritto negli occhi e subito dopo distolse lo sguardo e si passò una mano fra i capelli.
"Cazzo. Scusa non dovevo." disse e mi guardò di nuovo.
Uscì dalla cucina e un secondo dopo sentii la porta aprirsi e chiudersi.
Non mi dò manco il tempo per rispondere. Scoppiai a piangere.
Presi un sorso della birra dalla bottiglia aperta da Lara e subito dopo la sputai nel lavandino dietro di me. Che schifo.
Presi un sacchetto della spesa in mano, ci misi dentro le due bottiglie di birra e andai a buttarle nel bidone vicino a casa mia.
Le sue labbra erano a un centimetro dalle mie. Quando lo spinsi via sentii qualcosa dentro.
Andai in camera mia, presi le cuffiette, mi stesi sul letto e feci partire 'Oltre questo' di Sercho.

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