Capitolo 18

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Giulia

Le quattro passate di mattina. Ci ritrovammo a fumare un'altra sigaretta ascoltando Non lo so di Izi e Ghali. Parte la strofa di Diego.
"No che non conosci un cazzo di quello che ho visto" cantammo in coro. Ci guardammo e ci scambiammo due sorrisi.
"L'abbiamo cantato tutte due, ci sarà un motivo." disse Lara.
"L'ho cantato per tutti quelli che pensano di conoscerci veramente, in fondo solo noi due sappiamo tutto di noi." risposi.
"Eh già. La nostra amicizia è cominciata in prima media, cazzo."
"Prima media: prime uscite, le prime dimostrazioni d'affetto vere." dissi.
"Seconda media: le prime cazzate, la tua prova di suicidio, l'autolesionismo." continuò lei.
"Terza media: ancora più ansia di prima, la mia seconda prova di suicidio, i primi amori." continuai.
"Cazzo quanti ricordi. Tutte due sole, senza un padre e con una madre rompiscatole che non ha mai avuto tempo per la figlia." disse lei.
Mi scese una lacrima.
"Io vorrei tornare a quei tempi. Non cambierei nulla." dissi.
"Ti voglio bene Giù."
"Anch'io ti voglio bene Lara."

Le cinque e mezza e noi a parlare di tutto e di niente. Mangiammo le patatine che ha portato Lara e bevemmo un po' di Sprite.
Stando con lei non pensai più a Diego e a quella ragazza vestita come se fosse estate. È quasi estate, è vero, ma fa fresco.
Lara fece partire 'Fuori di testa' di Gemitaiz. Ahh quella canzone.
Ci avviammo verso la stazione perché il treno sarebbe arrivato alle sei e mezza. Arrivammo alla stazione e fumammo l'ultima sigaretta. Il treno sarebbe arrivato in ritardo. Bene.
Decidemmo di andare verso il bar per vedere se era aperto. Era aperto.
A quest'ora?
Prendemmo due pizzette e ci incamminammo di nuovo verso la stazione. Mangiammo le pizzette e ascoltammo un po' Gemitaiz.
Dopo un'ora salimmo sul treno.

Mondi Diversi | IZIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora