Capitolo 31

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Diego

"Andiamo a dormire?" mi chiese Giulia sbuffando.
"Sì, mi cambio e andiamo. Sta calma."
Andai in bagno, mi cambiai e mi lavai i denti e la faccia. Quando uscii dal bagno vidi Giulia già cambiata. Aveva una maglia nera che le arrivava fino al ginocchio con un teschio sul petto.
Mi sentii un po' confuso.
Ma da dove l'ha presa una maglia del genere?
"Devo andare a lavarmi i denti." mi disse.
Annuii e la fissai mentre andava in bagno. La sua pelle è bianca, sembra fatta di porcellana. I capelli sono raccolti in una specie di crocchia con qualche ciuffo che spunta. Sembra stanca, è struccata, ma non tanto.
Beh, Diego, chi non sarebbe stanco dopo un viaggio così lungo e noioso?
Ha dormito in macchina, ma per poco.
Guardai il cellulare e notai che è l'una di notte passata. Da quando siamo arrivati abbiamo solo mangiato e parlato. Il tempo scorre troppo veloce.
Dai miei pensieri mi risvegliò Giulia, mentre usciva dal bagno. Era totalmente struccata, ancora più bella.
"Cosa c'è?" mi chiese dopo aver notato che la fisso.
Inventati qualcosa, su Diego.
"Ma da dove l'hai presa quella maglia?" le chiesi ridendo.
"Era di mio papà, l'unica cosa che mi è rimasta di lui, apparte la rabbia." mi rispose.
Notai nella sua voce tristezza e un po' di imbarazzo.
"Tuo papà... Ehm... È morto?"
Rimase in silenzio per un po' dopodiché continuò.
"Sinceramente non lo so. Ci ha lasciate quando avevo tredici anni ed è partito. Adesso dovrebbe essere in America."
Chissà quanto avrà ancora da raccontarmi questa ragazza...
"Ah, mi spiace." risposi non sapendo bene che dire. La capisco, so come ci si sente quando un genitore ti lascia.
"A me spiaceva solo all'inizio. Non mi vedevo senza di lui, era l'uomo più importante della mia vita. Ha lasciato la rabbia e la sua t-shirt, che in realtà gli ho preso di nascosto."
Deve aver passato la sua adolescenza in un modo terribile. Mi immagino lei, ogni volta che le mancava suo padre o ogni volta che non andava qualcosa, sdraiata sul letto a piangere con addosso la maglia di suo papà.
Scaccio subito quell'immagine dalla mia testa.
"Dai, andiamo che è tardi. Dormo per terra allora?" chiesi.
"No, tranquillo, tanto abbiamo un letto grandissimo."
Abbiamo.
Ci sdraiammo sul letto e subito dopo ci addormentammo.

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