Capitolo 33

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Giulia

"Quindi non lo vedi da ormai più di quattro anni?" mi chiese Diego.
Più di una domanda mi sembrò un'affermazione.
"Esatto." risposi dopodiché presi un altro morso del toast.
"Anch'io non vedo mio padre da più di quattro anni. Sono andato via quando avevo sedici anni, adesso ne ho quasi ventuno."
Tranquillo, so ogni singola cosa della tua vita.
"Beh, ho letto qualcosa..." dissi.
"Su cosa?"
"Su di te. All'inizio, quando è uscito l'album Kidnapped, non si sentiva molto di te, non c'erano varie interviste, però dai testi si capiva tutto. Almeno io capivo tutto, la tua vita. Poi è uscito il film e..." mi interruppe.
"Sì, lo so." sbuffò. "Ormai, quasi tutta Italia, sa chi sono."
Perché lo dice con questo tono? Sono confusa...
"Se ti stai chiedendo perché non mi piace tutta sta roba... Beh, sinceramente non so perché. Da una parte volevo arrivare così in alto, anche se ho ancora molta strada da fare." spiegò e prese un sorso della spremuta d'arancia.
"Ma dall'altra parte c'è sempre la gente che critica. Non faccio commercialate, come loro dicono."
Pensavo che non dava retta alla gente che aspetta solo che lui cada.
"Non dovresti pensare a quei cretini." risposi.
Sbuffò di nuovo.
"Anche io dopo un po' ne ho abbastanza, credimi. A volte mi passa la voglia di scrivere, andare in studio, registrare..."
"Loro voglio solo vederti crollare." dissi. "Penso che tu lo sappia."
"Sì, lo so, ma capiscimi."
Ti capisco eccome.
Ci fu un momento di silenzio non piacevole, uffa.
"È meglio se finiamo di mangiare, gli altri stanno aspettando." suggerì. "Però tu dovrai raccontarmi ogni singola cosa della tua vita la prossima volta, quindi preparati." mi fece l'occhiolino e ci sorridemmo.

Finimmo di mangiare in silenzio dopodiché andammo nel nostro piccolo appartamento.
"Finalmente!" urlò Mirko roteando gli occhi quando ci vide entrare. "Sono le due e l'instore comincia alle quattro, te lo ricordo Dieghito." continuò.
"Me lo ricordo." rispose scocciato.
Mario uscì dalla cucina e ci venne incontro.
"Ehi, voi due! Sapete che oggi viene Gionata?" chiese.
Vuoi dire che conoscerò anche Sfera?
Okay, tutto questo è troppo.
"Da solo?" chiese a sua volta Diego.
"Con Ghali e Charlie." rispose Mirko.
Ma stiamo scherzando?
"E comunque vogliono andare con noi a registrare qualcosa." disse Mario.
Diego alzò gli occhi al cielo.
"Abbiamo tutta l'estate, cazzo." replicò secco.
"A te che ti prende di nuovo?" chiese Mirko. "Giulia, digli qualcosa, ultimamente segue e ascolta solo te..."
Rimasi stupita.
Ultimamente segue e ascolta solo te?
"Cosa vuoi dire con questo?" chiesi.
Guardai Diego e notai che era più stupito di me.
"Voglio dire che non ti conosce neanche, come noi non ti conosciamo, e ti ha portata qui. Non capisco. È una delle tante dai, dillo." disse con un tono strafottente.
Ma cosa?
"Mirko esageri." disse Mario.
Diego si riprese e andò verso Mirko.
"Non ti permettere." disse Diego con un'aria minacciosa.
Mirko sembrò indifferente.
"Bello, siamo come fratelli e ci tratti così per una delle tante troie?" disse indicandomi.

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