Capitolo 34

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Diego

Dopo qualche secondo mi ritrovai per terra a prendere a pugni Mirko.
"Che cazzo hai detto?!" urlai.
"Frate ma che cazzo fai!" replicò lui sotto di me.
Ma che cazzo mi prende?
"Oh! Ma che cazzo fate?" urlò Mario.
Mi alzai quando vidi un occhio di Mirko gonfiarsi e il naso sanguinante.
"Non ti permette..."
"Che cazzo è successo?" chiese Walter uscendo dalla loro stanza.
"Ma che cazzo?" disse quando vide Mirko.
Mi sedetti sul divano e subito dopo notai che Giulia non c'era più dalla soglia della porta. No.
"Dov'è andata?" chiesi alzandomi.
Non mi rispose nessuno.
Andai a cercarla.
"Ha mica visto una ragazza abbastanza bassa, bionda..." chiesi alla signora della reception.
"L'ho vista andare nel parco qui davanti. Stava piangendo."
Piangendo?
Corsi fino all'uscita e guardai per un attimo fuori dalla porta vetrata. Non la vidi.
"Grazie!" urlai alla signora e uscii dal hotel.

"Giulia! Eccoti!" la vidi seduta su una panchina in fondo al parco, si copriva la faccia con le mani, stava piangendo.
"Giù, che succede?"
Si asciugò le lacrime e disse:
"È meglio se me ne torno a casa."
Cristo. Ma perché fa così?
"Lo conosco bene Mirko." risposi.
"E allora?"
"A volte fa così, non pensa a quello che dice, domani se ne pentirà, fidati."
In poche parole è un bambino.
"Mi ha dato della troia Diego, si capisce che gli sto sul cazzo." disse.
Non mi aspettavo questa reazione da lei. Wow.
"L'ho picchiato." dissi.
Sbuffò.
Lei sulla panchina e io a guardarla per terra davanti a lei. Aveva gli occhi fissi sulle sue mani, provava a levarsi le pellicine. Troppo male biondina, eh?
Forse, adesso, è il momento giusto... Abbiamo dormito insieme, cazzo. Mi sono svegliato abbracciato a lei.
"Giulia..."
Alzò lo sguardo e fissò i suoi occhi nei miei.
"Dim..."
"Oh ma che cazzo frate! Dove diavolo sono?"
Mirko. Era la voce di Mirko.
"Sono là! Smettila di essere così nervoso! Porca puttana!" gli urlò contro Mario.
Che cazzo vogliono?
Mi alzai in piedi e li guardai mentre arrivavano.
"Che cazzo hai da guardare?"
"Mirko, finiscila." risposi.
Mi guardò male e subito dopo guardò Giulia.
"Giù... Scusami, oggi non è giornata. Me la dovevo prendere con qualcuno."
Giulia lo guardò con le lacrime agli occhi.
"Tutto okay, nessun problema." rispose lei con un sorriso.
Perdona facilmente ed è molto emotiva, confermato.
"Che ore sono?" chiese Mario.
"L'una." rispose Diego.
"Beh, allora andiamo fratelli." disse Mario. "Ah! E sorelle!" mi disse sorridendo.

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