Trovare una scialuppa in buone condizione fu più semplice di quello che avevo pensato: anche se ne mancavano molte, ne erano rimaste ancora due appese ad una fiancata dell'imbarcazione. Dopo averle esaminate entrambe, scegliemmo quella che sembrava più resistente, ci salimmo sopra e, tagliando le funi che la sostenevano, ci facemmo cadere nel mare. Dal momento che la distanza tra noi e l'acqua era davvero breve, l'impatto fu alquanto dolce. Così, potemmo cominciare la nostra attraversata. Purtroppo, uno di noi dovette sacrificarsi e svolgere il faticoso compito di remare; quell'ingrata mansione toccò ad Alexander.
«Se puoi dare vita a qualsiasi cosa tu voglia, perchè non puoi risuscitare anche queste pale ed evitarmi tanta fatica?» domandò il ragazzo a Taika tra una vogata e l'altra, senza sforzarsi di essere garbato.
«Per fare questo incantesimo, bisogna creare un seme di vita e per cerare un seme di vita necessito di elementi come gli smerigli di luce.»
«Cosa sono?» le chiesi incuriosita.
«Frantumi di diamanti attraversati dai primi raggi di sole del mattino.»
«Diamanti? Ma i diamanti non sono praticamente...»
«Indistruttibili? Sì, ma non per tutti. A produrre questo preziosissimo materiale ci pensa Argo, un gigante buono che vive sulle montagne dell'Est, il quale, oltre ad essere l'unico in grado di poter catturare come si deve i raggi dell'alba, riesce anche a sbriciolare le resistentissime pietre semplicemente schiacciandole con due dita» rispose Taika mimando i gesti del gigante.
Dopo una breve pausa, proseguì la sua spiegazione: «Tutti gli smerigli di luce che sono prodotti vengono poi portati a palazzo e chiunque ne voglia usufruire deve chiedere il permesso alla regina. Se ne deve prendere l'indispensabile e per scopi degni. Non possiamo permetterci di sprecarlo dato che è molto arduo produrne una grande mole a causa della rarità dei diamanti e della difficoltà nel frantumarli nell'esatto istante in cui vengono attraversati dalla luce. Pertanto ho preso solo ciò che era necessario a creare i semi di vita per risvegliare le tre foglie. Non avrei mai pensato che ci saremmo trovati in questa situazione.»
«Okay, ho capito.» disse Alexander «Però tra un po' facciamo cambio.»
≈
La notte era scesa. Tutto ciò che ci permetteva di vedere era il chiarore della luna riflesso nell'acqua e nulla più. Ero stanca, ma non me la sentivo affatto di dormire, al contrario di Edgar che, seduto due panche avanti, sembrava trovare la compagnia di Morfeo particolarmente appagante.
Guardando di fianco a me, vidi che anche Taika riposava beatamente in una posizione raccolta. Ogni volta che mi fermavo ad osservarla, mi veniva da sorridere. Sembrava proprio una bimba, sia nell'aspetto che nei gesti. Per questo motivo, sentivo l'irrefrenabile bisogno di proteggerla. Con un dito, le accarezzai i lunghi capelli castani; poi mi alzai per avvicinarmi ad Alexander. Il ragazzo aveva continuato a remare incessantemente per tutto il tempo ed ormai cominciava a mostrare i primi segni di fatica.
«Basta adesso.» gli dissi afferrando le pale «Dà a me.»
Borbottò un grazie e si spostò, cedendomi il posto di vogata. Iniziai immediatamente.
Accidenti, era davvero faticoso! I remi erano lunghi e pesanti, difficili da manovrare, e fendere l'acqua richiedeva molta più forza di quella che io possedessi.
Il ragazzo si sedette di fronte a me e cominciò a stiracchiarsi.
«Allora... Vuoi che ti mostri un po' di trucchi del mestiere?» mi chiese allungando prima un braccio e poi l'altro.
«Trucchi del mestiere?» feci eco io confusa «Vorresti forse illustrami tutti i segreti del pagaiare?»
Lui levò gli occhi al cielo. «Intendevo il dominare gli elementi.»
STAI LEGGENDO
The Woodwhisperer
FantasíaI libri non sono semplici oggetti usati per riempire una libreria. È questo quello che ha imparato Lydia. Dopo la morte dei suoi genitori, ha deciso che i luoghi, le persone e la vita sono migliori nei libri. Per questo ha scelto loro come suoi unic...