Il negozio in cui mi ha portata Harry è davvero carino.
È un enorme edificio bianco con grandi vetrine illuminate, riempite di oggetti per bambini.
Entriamo nel grande negozio mano nella mano, mentre spingiamo la carrozzina di Luke.
Tutti lì intorno ci guardano con dei grandi sorrisi dipinti sulle labbra, come se fossimo la prima coppia giovane che vedono in quel negozio.
«Posso aiutarvi?» una commessa decisamente poco vestita si avvicina a noi, facendo gli occhioni dolci al mio ragazzo.
«No, grazie» sorrido fintamente e poi mi volto, trascinando Harry e Luke con me.
«Uuh, Light. Sei gelosa?» chiede arrestando la mia camminata veloce.
Mi volto verso di lui e scuoto la testa.
«Non sono gelosa, solo non voglio che gente del genere guardi il mio bambino» mento in parte.
È vero che non voglio guardi Luke, ma odio anche che guardi Harry.
«Si si, certo. Come no» sorride e io faccio lo stesso.
«Allora, cosa dobbiamo prendere?» chiede cambiando argomento.
«Tutine, lenzuola per la culla, pannolini e un nuovo fasciatoio, quello che abbiamo a casa è vecchio e voglio che abbia tutto nuovo» elenco gli oggetti mancanti e lui annuisce, guardandosi intorno con aria sperduta.
«Sicura di non volere aiuto? Voglio dire, non abbiamo idea di dove trovare tutte quelle cose e non abbiamo tantissimo tempo» dice e io scuoto la testa.
«Non abbiamo bisogno di lei, penso di potermela cavare» dico e lui annuisce con uno sbuffo.
«Okay, mi fido» sorride e io allargo il mio sorriso, lasciandogli un bacio sulla guancia.
Non so perchè l'ho fatto, penso che mi andasse semplicemente di farlo.
«Le tutine penso siano di qua, mi pare di aver intravisto dei manichini» dico e guido Harry nella direzione che ho deciso di seguire, mentre quella ragazza poco vestita mi guarda con un sopracciglio alzato.
«Aspetta qui, devo fare una cosa» ferma la carrozzina e si allontana da noi per raggiungere la commessa.
«Potresti smettere di guardarla in quel modo? Mi infastidisci» dice alla commessa e io mi copro la bocca per trattenere le risate.
«Come scusa?» chiede quella, e Harry si avvicina ancora.
«Cos'ha che non va la mia ragazza?» scandisce bene le parole.
«Nulla, è solo un po'... Sciatta?»
Spalanco la bocca sorpresa e Harry la guarda furente.
«Sai, penso ti convenga guardarti allo specchio prima di giudicare, soprattutto se intendi mantenere questo lavoro. Se non sapessi di essere in un negozio di articoli da bambini penserei di essere finito in un pub di spogliarelliste, e so che il tuo capo non ne sarebbe felice. Vestiti e poi ne riparliamo» ringhia e poi si allontana, raggiungendo me e Luke.
Gli sorrido e mi allungo per baciarlo sulle labbra a stampo.
«Perchè questo?» chiede sorpreso.
«Te lo sei meritato, mi hai difesa» sorrido ancora e lui fa lo stesso, invitandomi a riprendere a camminare.
*****
«Arrivederci» la commessa più vestita di quella precedente ci saluta consegnandoci le borse e io ricambio, riprendendo a spingere la carrozzina.
Carichiamo tutta la roba nel baule dell'auto e saliamo, facendola partire.
«Stanca?» mi chiede Harry guardandomi attraverso lo specchietto retrovisore.
Sbadiglio e annuisco, sorridendo leggermente.
«Sono già le otto, vi porto a casa e poi vado a prendere qualcosa per cena» dice e io annuisco, prima di appoggiare la testa sul sedile dietro di me.
In un attimo siamo a casa e io scendo, prendo Luke in braccio e saluto Harry.
Lui riparte e io entro in casa, mettendo Luke nella carrozzina e posando le borse a terra in cucina.
Poi torno da lui e lo prendo in braccio, coccolandolo un po'.
Mi mancava essere sola con lui, in questi giorni Harry non ci ha mollato un secondo.
Decido di chiamare Ian, così rimetto Luke nella culla e prendo il telefono in mano.
Compongo la chiamata e aspetto.
«Light» la voce di Ian mi arriva allegra dal telefono.
«Ian, come stai?» chiedo sorridendo istantaneamente.
«Io bene, anche se devo ammettere che la casa è molto vuota senza di te. Tu? Come sta Luke?»
Allargo il mio sorriso alle sue parole.
«Io sto bene e Luke anche, oggi siamo andati a comprare un po' di roba nuova con Harry»
«Con Harry? Come va?»
«Con Harry tutto bene, oggi è stato dolcissimo. A volte ho paura che possa tornare quello di prima, ma oggi mi ha dimostrato chiaramente che non ha più intenzione di lasciarmi. E io lo amo per questo, davvero lo amo alla follia»
HARRY'S POV
Apro la porta di casa, tornando con le pizze in mano.
Richiudo la porta dietro di me e sento la voce di Light, probabilmente al telefono.
«A volte ho paura che possa tornare quello di prima, ma oggi mi ha dimostrato chiaramente che non ha più intenzione di lasciarmi. E io lo amo per questo, davvero lo amo alla follia»
Il mio cuore fa un salto.
Sta parlando di me e mi ama.
Una lacrima di gioia scende sulla mia guancia e lascio andare un singhiozzo.
Light mi sente e riattacca, correndomi incontro.
«Harry, che succede?» appoggia il suo pollice sul mio zigomo e mi asciuga una lacrima.
«Tu mi ami, pensavo avessi smesso di farlo dopo quella notte» dico.
«Non potrei mai smettere di amarti, sei la persona più importante della mia vita. Mi hai salvata dalle mie paure, dai miei demoni. Io ti amo, Harry. Non potrei mai smettere di farlo»
«Oh Light» la attiro a me e la stringo tra le mie braccia.
Sono stato uno stupido a tradirla, a farla soffrire.
Ma lei è qui, nonostante tutto è qui.
E io la amo infinitamente.
«Ti amo, Harry» dice sul mio petto.
«Ti amo, Light»
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DNA #Wattys2017
FanfictionLight e Harry. Light è solo una diciottenne quando rimane incinta, e viene abbandonata dal padre del bambino. Harry è solo ventenne quando mette incinta la sua ragazza e la abbandona, non sentendosi pronto. Solo alla nascita del piccolo Harry sarà p...