Capitolo 6

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Dopo aver messo a letto Luke, Harry si dirige verso il nostro letto.

«Harry, dovresti-» comincio a parlare ma lui mi blocca.

«Shh» si poggia l'indice sulle labbra incurvate in un sorriso divertito «Non vorrai svegliarlo»

Si muove sulle coperte a quattro zampe e mi raggiunge, infilandosi sotto le lenzuola con me.

Si avvicina al mio corpo e avvolge la mia gracile vita con le sue possenti braccia tatuate.

«Sei bellissima» sorride.

«Non puoi trovarmi bella in questo stato, è l'una di notte Harry» ridacchio divertita.

«Tu sei sempre bellissima, a qualsiasi ora del giorno e della notte» sorride lasciando una dolce scia di baci lungo il mio collo.

«Ti amo» dico baciandolo dietro l'orecchio.

«Ti amo» sorride godendo dei miei baci.

Fermo il mio assalto alla sua pelle e mi rimetto a pancia in su.

«Guardaci, a limonare come due adolescenti» ride.

Le mie guance si colorano di rosso e mi sento subito terribilmente in imbarazzo.

Devo inventarmi qualcosa per rispondere.

«Già» sorrido, rendendomi conto della stupidità della mia frase solo dopo averla pronunciata.

«Già?» ride e io lo schiaffeggio scherzosamente sul petto nudo.

«Non prendermi in giro, mi hai messa in imbarazzo e non sapevo cosa dire» rido cercando di smorzare il rossore sulle mie guance.

«Mi piaci quando arrossisci» sorride.

«Dici sul serio?» chiedo guardandolo.

«Ti sembra la faccia di chi scherza questa?» il suo viso è totalmente serio e io sorrido, sciogliendo la sua espressione dura.

«No, devo ammettere che non la sembra affatto» sorrido e lui ridacchia, passandosi la mano fra i folti capelli.

«Sono cresciuti dall'ultima volta» dico prendendo un ricciolo fra le mani e attorcigliandolo al mio indice.

«Non ho più voluto tagliarli. Mi dicevi sempre che avresti voluto vederli più lunghi, così ho deciso di provare e devo dire che mi stanno molto bene»

Ridacchio.

«Modesto, eh?» rido.

Mi appoggio al suo petto, socchiudo gli occhi e mi addormento, cullata dal battito regolare del suo cuore.

*****

Lo stesso battito che mi ha permesso di addormentarmi, alcune ore dopo mi sveglia.

È accelerato, veloce come se Harry stesse correndo mentre è steso sul letto vicino a me.

Il suo petto si alza e si abbassa velocemente e il suo viso è corrucciato, come infastidito.

Non sembra che stia facendo un incubo, piuttosto sembra che sia arrabbiato o infastidito da qualcuno.

Spalanca gli occhi, lasciando un sospiro stressato uscire dalle sue labbra.

«Scusa, ti ho svegliata?» chiede e io scuoto la testa, sorridendo.

«Cosa stavi sognando? Non sembrava stessi facendo un bel sogno» dico e lui scuote la testa con un sorriso.

«Nulla di importante, solo sogno agitato» mi rassicura e io decido di credergli.

In fondo, se non mi ha detto nulla è perchè non è importante, giusto?

Per fortuna Luke dorme ancora, così riusciamo a restare ancora un po' nel letto a coccolarci.

Poi però Luke comincia a piangere ed entrambi capiamo che è ora di alzarci e affrontare la realtà.

Io lo prendo in braccio e lo cambio, mentre Harry scende a preparare la colazione.

«Hai dormito tanto oggi, non è vero piccolo?» sorrido chiudendo il pannolino e Luke sorride.

Adoro il suo sorriso, è la cosa più dolce che esista.

È così spontaneo, sereno, sembra davvero felice.

Mi ricorda tanto quello di suo padre, con quella fossetta che se potessi toccherei ogni secondo della mia vita.

Una volta, circa un anno fa, spinta dalla curiosità avevo chiesto a Harry di toccarla e da allora non fa che ricordarmi di quella imbarazzante richiesta per prendermi in giro.

Che scemo.

Sorrido e guardo di nuovo mio figlio.

I lineamenti di Luke sono sempre più simili a quelli di Harry e so che probabilmente l'ho già detto mille volte, ma sono davvero felice che ci assomigli così tanto.

Dopo alcuni minuti scendiamo le scale e arriviamo in cucina, seguendo il buonissimo odore di cioccolato proveniente dalla cucina.

Lì ci accoglie Harry intento a tagliare una torta alla nutella, con lo sguardo concentrato e i ricci catturato dietro la nuca in un codino disordinato.

«L'hai fatta tu?» chiedo sorridendo e lui si volta, posando il coltello e raggiungendoci.

«Sì, ieri sera mentre tu facevi il bagno al piccolo io mi sono dato alla cucina, spero solo che sia venuta bene» dice e io sorrido.

«A giudicare dal profumo direi che ti è riuscita perfettamente » mi complimento e lui arrossisce, sciogliendo il piccolo chignon.

«Sei stato molto carino, comunque» mi allungo per baciarlo e lui sorride, ricambiando il bacio.

«Posso essere ancora più carino? Stasera usciamo io, te e Luke. Vi porto a cena fuori»

Sorrido e annuisco.

Non vedo l'ora che sia stasera, so che sarà perfetta.

Qualunque cosa accada, so che sarà perfetta.

«E ora mangiamo, la torta è ancora calda e se non facciamo in fretta diventerà fredda» dice Harry e io annuisco, appoggiando Luke nella carrozzina e sedendomi al bancone con lui.

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