Capitolo 24

520 18 0
                                        

«Light, noi andiamo a pranzo. Vieni con noi?» la voce allegra di Ariana giunge alle mie orecchie e io alzo lo sguardo, focalizzandolo sulla sua figura.

Clarissaè in piedi dietro di lei e, sebbene il mio unico desiderio sia di piangere in un angolino, accetto l'invito.

Ripongo il manoscritto quasi finito nel cassetto e le seguo fuori dal mio ufficio.

Lo sguardo di Clarissa mi brucia la pelle e vorrei solo chiederle perchè ha fatto una cosa simile a Will.

Penso che nemmeno il mostro più terribile e spietato si fingerebbe morto alle persone care, per poi riapparire e farle soffrire.

Davvero, non capisco perchè lo abbia fatto.

Il suo telefono squilla e i suoi occhi si distraggono da me per alcuni istanti, spostandosi sullo schermo del suo telefono.

Sbuffa e risponde alla chiamata, facendo uno sguardo di scuse e allontanandosi.

La guardo allontanarsi furtivamente e decido di fare qualcosa che non ho mai fatto prima: voglio seguirla.

+ + + + +

Dopo aver liquidato Ariana con una scusa qualsiasi, cammino velocemente verso il luogo dove Allison si è diretta per telefonare e la vedo ferma in fondo al corridoio, con lo sguardo rivolto fuori dalla finestra.

Mi nascondo dietro una rientranza del muro a pochi metri da lei e mi metto in ascolto.

«Sì, ho detto che l'ho vista. E lei ha visto me, quindi è ovvio che a quest'ora la mia copertura è saltata... No, non mi ha ancora rivolto la parola... Kyle, sono stanca di dover aspettare»

I miei occhi si spalancano e le mie mani vanno a coprire la mia bocca, per evitare di urlare o emettere suoni.

Come sospettavo, Clarissa ha a che fare con Kyle.

«Ho capito, dovrò aspettare ancora. Ora che loro lo sanno non posso fare mosse avventate, non sono stata morta per tutto questo tempo per poi mandare tutto all'aria così»

Devo starnutire, cazzo.

Cerco in tutti i modi di fermare questa mia esigenza, o almeno di farlo in silenzio, ma non ci riesco.

Starnutisco il più piano possibile, e Clarissa mi sente.

Si volta, analizzando attentamente le pareti uniformi del corridoio.

Cammina lentamente verso di me, mentre io trattengo il fiato.

«Ti richiamo subito» dice e riattacca.

I suoi tacchi fanno un rumore sempre più forte e io spero solo che si fermi prima del mio nascondiglio.

Non lo fa.

Si ferma esattamente davanti a me e io sento il cuore che sta per esplodermi nel petto.

«Guarda, guarda. Chi abbiamo qui, Light.» sorride malignamente, incrociando le braccia al petto.

«Clarissa» decido di non lasciar trasparire il mio terrore e la guardo senza espressione.

«Sento che hai paura di me, Light. È inutile che lo nascondi, sento il tuo cuore battere veloce nel tuo petto» sorride avvicinandosi.

«Cosa sei tu? Una specie di lupo mannaro, una sensitiva?» rido amaramente.

«Simpatica, ma no. Ho solo imparato a capire quando la gente mente, e ti stupirà sapere quanto sia facile»

Scuoto la testa.

«E dimmi, cos'altro ti ha insegnato Kyle?»

«Più di quanto immagini, tesoro. Stavo giusto per darti una piccola dimostrazione»

Mi prende per il collo e mi fa scivolare in alto contro il muro.

La mia gola si serra e immediatamente comincio a dimenarmi, sperando che lasci la presa.

«Non sono più la Clarissa di prima, quindi se credevi di passarla liscia con qualche battutina ti sbagli. Chiaro?»

Cerco di deglutire e di colpirla con una mano, ma mi blocca ridendo amaramente.

«Ho un messaggio per Will: ora si inizia a giocare, e stavolta sarà ancora più difficile sconfiggerci. Promettimi che glie lo dirai»

Non rispondo, cercando di dimenarmi.

Stringe la presa sul mio collo e io tossisco.

«Promettilo!» urla.

«V-va bene» lascia la presa sul mio collo e crollo a terra, appoggiando la schiena contro il muro.

«Glie lo dirò» mormoro con il fiato corto e lei sorride soddisfatta, allontanandosi a passi lunghi.

+ + + + +

Mi guardo allo specchio, passando le dita sui segni rossi lasciati dalle dita di Clarissa sul mio collo.

Sembrano dei succhiotti, ma più lunghi e meno rossi.

Cerco il correttore nella borsa e comincio a metterlo sulla zona rossa, sperando con tutta me stessa che nessuno entri ora.

Ovviamente, la porta si apre e Ariana entra.

Merda.

Faccio un sorriso nervoso e i suoi occhi si fermano sui segni rossi.

Merda, merda, merda.

E ora che le dico?

«Certo che il tuo fidanzato ci è andato pesante, guarda come ti ha ridotto» sorride.

Solo ora ricordo la scusa che avevo usato per allontanarmi da lei.

"Il mio fidanzato sarà qui a momenti, lo aspetto alla reception."

Sorrido, annuendo.

Le mie mani tremano e non riesco ad applicare bene il correttore, quindi Ari me lo prende dalle mani e sorride.

«Lascia, faccio io» annuisco, mentre lei comincia ad applicare il correttore.

«Come si chiama il fortunato?» chiede.

«Harry, Harry Styles» sorrido.

«Da quanto state insieme?»

«Siamo stati insieme un anno, poi ci siamo lasciati e ora non so quanto tempo è che stiamo insieme... Forse un mese o di meno»

Annuisce, cominciando ad usare le dita per sfumare il correttore.

«Anche io e il mio fidanzato siamo stati insieme un anno e poi ci siamo lasciati, però non abbiamo avuto la forza di tornare insieme» dice con un po' di malinconia e poi sorride, allontanandosi e restituendomi il correttore.

«Fatto, non si vede quasi nulla» mi fa l'occhiolino ed esce, facendo ondeggiare la gonna corta.

Il mio telefono suona e accendo lo sguardo per guardare la provenienza della chiamata.

È di Harry.

Il mio cuore comincia a battere forte e rispondo subito.

«Light vieni subito a casa. Will è tornato con me, ma non sta bene e non so che fare. Ti prego, ha dei forti crampi alla pancia e non so che fare»

+ + + + +

Non dimenticate di seguirmi su instagram: chiarastyles_07

DNA #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora