Capitolo 8

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«Cosa vuoi?» chiede Harry al ragazzo davanti a noi, che sospira e avanza.

«Ho saputo che eri qui, così ho voluto passare a farti un salutino» sorride maligno.

«Kyle vattene. Non mi ci vuole niente per ridurti come l'ultima volta, quindi ti conviene andartene se non vuoi che perda la pazienza» ringhia Harry.

«Andiamo, Styles. Volevo solo passare a salutare te e la tua bellissima ragazza, ma a quanto pare non ne sei contento» mi guarda con quei due occhi glaciali e io rabbrividisco, ancorandomi al braccio di Harry.

Il suo tono scherzoso non mi convince affatto, anche perchè Harry non sembra affatto divertito.

«Lasciala stare, lei è mia e questo lo sai bene» dice Harry accarezzandomi la mano e io mi sento un po' più al sicuro.

«E qui? Chi abbiamo?» chiede avvicinandosi alla carrozzina in cui Luke dorme beato.

No, tutto ma Luke no.

Harry si para fra la carrozzina e Kyle, mentre io mi asciugo una lacrima che non mi ero accorta fosse scesa.

«Vattene, o giuro che non sarò clemente» ringhia Harry e Kyle indietreggia.

«Va bene, amico, me ne vado. Ma sappi che non è finita qua, abbiamo una questione in sospeso da risolvere e tu sai anche molto bene come risolverla» dice minaccioso e si allontana, mentre io corro fra le braccia di Harry.

«È tutto finito, Light. Stai bene?» chiede stringendomi tra le sue braccia e io scuoto la testa, lasciando andare un singhiozzo.

«Shh, va tutto bene» mi accarezza i capelli e io lo guardo.

«Ho avuto tanta paura, Harry» singhiozzo, e lui annuisce stringendomi ancora più forte.

«Ora va tutto bene, se n'è andato e non credo tornerà presto» dice e io annuisco, mentre prendo la carrozzina di Luke e torniamo alla macchina.

Durante il viaggio di ritorno nessuno parla, ma la mano di Harry rimane ancorata alla mia fino a quando non arriviamo a casa e devo scendere per prendere Luke.

Non gli ho chiesto chi era quel ragazzo, e nemmeno perché si conoscono.

Tutto quello che voglio fare ora è dormire e dimenticare questa orribile serata.

Luke per fortuna non sembra che voglia svegliarsi, così lo metto nella culla e lo lascio dormire.

Mi tolgo l'abito bianco e i tacchi, mi strucco e indosso una maglia di Harry che rubo dalla sua parte di armadio.

«A volte penso che le mie magliette donino di più a te che a me, guarda come sei sexy con una di quelle addosso» dice Harry entrando nella stanza e io sorrido, voltandomi verso di lui.

«Ho sonno, dormiamo?» dico e lui annuisce, mentre mi infilo sotto le coperte.

Fa lo stesso e mi attira a se, stringendomi fra le sue braccia.

«Scusa per stasera, è colpa mia se ci è venuti a cercare» dice con un sospiro e con occhi tristi.

«Harry non dirlo mai più, non è stata colpa tua. Non hai fatto niente di male, perchè sarebbe dovuto venire a cercarci?» dico.

Lo guardo in attesa di una risposta, ma lui non dice niente.

«Dormi, okay? Hai bisogno di riposare» dice voltandosi dall'altra parte e dandomi le spalle.

Mi sta nascondendo qualcosa e ogni fibra del suo corpo mi sta urlando che si tratta di qualcosa di grosso.

«Pensavo avessimo superato questa cosa dei segreti, ma a quanto pare non è così... Buonanotte, Harry» mi alzo dal letto e do un bacio a Luke, avviandomi fuori dalla stanza.

Sono davvero arrabbiata, pensavo che davvero avessimo superato la parte in cui ognuno si tiene le cose per sé senza condividerle con l'altro.

Abbiamo un bambino, quella fase dovremmo averla superata da molto tempo.

Non ci metto niente a trovare la stanza degli ospiti, mi chiudo la porta alle spalle e mi butto sul letto.

Perchè con Harry deve essere tutto così difficile? Perché non possiamo essere una normale coppia senza preoccupazioni?

Mi ritrovo a piangere e spero solo che Harry non mi senta, probabilmente verrebbe a cercarmi e ora non mi va per niente di discutere.

Forse è il caso che chiuda la porta a chiave, così non rischio che entri veramente.

Mi siedo sul bordo del letto, ma i miei occhi non reggono e quindi sono costretta a stendermi di nuovo.

Chiudo gli occhi e mi addormento.

*****

Il mattino seguente mi sento più riposata del solito.

Forse perchè Luke non mi ha svegliata per tutta la notte, forse perchè avevo davvero bisogno di riposare.

La notte senza Harry è stata abbastanza tragica, ma mi era mancato dormire da sola.

Okay, non è vero.

Ho odiato non poter dormire con lui, ma se non ha intenzione di spiegarmi cosa è successo ieri sera da farlo preoccupare così tanto penso che dovrò sopportarlo.

Scendo dal letto e mi dirigo in camera, dove Harry sta dormendo profondamente.

Indosso un paio di leggins e una felpa nera, vesto Luke e lascio un biglietto a Harry.

"Mi spiace Harry, ma così non può continuare. Se hai intenzione di nascondermi tutto quello che pensi e quello che ti succede, penso che dovremo smetterla subito. Non ho voglia di soffrire di nuovo per causa tua, non ne ho proprio la forza. Lasciami in pace per un po', ho bisogno di pensare se davvero è quello che voglio stare con te.
-Light"

Appoggio il bigliettino sul letto accanto a lui e me ne vado.

Mi piange il cuore al pensiero che lo sto lasciando, ma non posso proprio farcela.

Vado a piedi fino a casa di Ian e suono il campanello, mentre Luke apre gli occhi e sorride.

Menomale che c'è lui, non so come farei se non ci fosse.

«Light?» la voce di Ian interrompe i miei pensieri e insceno un sorriso malfatto.

«Ian, disturbo?» chiedo improvvisamente in imbarazzo.

«Figurati, che succede?» sorride appoggiandosi alla porta.

«Entriamo, è una storia lunga»

DNA #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora