DNA #Wattys2017

Capitolo 2

Non ho smesso di sorridere per due giorni.

Mi sembra di essere in un sogno, a volte mi sveglio nel cuore della notte e ho paura che sia solo un sogno.

Ma poi guardo alla culla dell'ospedale accanto a me e mi rendo conto che è tutto vero: ho un figlio bellissimo e Harry è tornato.

Su quest'ultima cosa sono un po' preoccupata perchè non so realmente quanto possa essere cambiato.

Ogni tanto quando lo vedo mi tornano in mente le brutte parole che mi aveva detto quella notte e mi chiedo se erano realtà, o se era solo tutta una grande bugia.

Sono spaventata dal fatto che possa tornare quello di prima, che possa tradirmi e lasciarmi sola di nuovo.

*Flashback*

Sono la persona più felice della terra, da quando sto con Harry il sorriso non manca mai dal mio viso e mi alzo sempre volentieri per andare a scuola.

Lui è il motivo per cui mi alzo la mattina, il motivo per cui esco di casa in inverno, il motivo per cui scappo di casa di nascosto da mia madre.

Come oggi.

Sono le otto e mezza di sera e, nonostante il freddo e le lamentele di mia madre, sono uscita di casa.

Ora sono davanti a casa sua, che ammiro da fuori la bellezza della casa in cui abbiamo condiviso tutto.

Amore, odio, lacrime.

Tutto.

E ora sono qui per una cosa che sono certa che adorerà: sono incinta.

Aspetto un bambino, il nostro bambino.

Devo dirglielo, sono al settimo cielo.

Suono il campanello e la madre di Harry viene ad aprirmi.

Appena mi vede la sua espressione cambia, e il suo sorriso si trasforma in una smorfia che dovrebbe assomigliarci.

«Buongiorno Anne, Harry è in casa?» dico ignorando il suo strano comportamento.

Niente e nessuno mi rovinerà la giornata, sono così felice!

«Buongiorno cara...» sorride fintamente «Sì, ma si sta facendo la doccia»

«Vado ad aspettarlo, se non ti spiace. Devo dirgli una cosa importante» dico e Anne non annuisce, non dice niente.

Salgo comunque, anche se dalla sua espressione Anne non sembra affatto convinta.

Conosco questa casa e i suoi abitanti meglio di chiunque altro, è come se fosse una mia seconda casa.

Quando voglio stare sola mi rifugio sempre nella casa sull'albero nel giardino sul retro, mi fa sentire così a casa e al sicuro.

Quando arrivo a metà scala sento dei rumori dal piano di sopra, sembrano... Gemiti.

Salgo ancora, prima di sentire un urlo.

«Dio, Harry!»

Il mio cuore fa un sussulto.

No, non può essere.

Arrivo davanti alla porta della sua stanza e ne sento un'altro.

«Janette, cazzo! C'è qualcuno!»

Mi hanno sentita.

Apro la porta con violenza e una lacrima mi riga la guancia.

Harry è con un'altra donna, nudo, avvinghiato al corpo di questa ragazza.