Capitolo 28

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Cammino verso il tavolo di vetro al centro della cucina e appoggio la tazza di the davanti a Harry, seduto lì da quando siamo tornati.

I suoi occhi verdi sono spenti e persi nel vuoto da quasi un'ora, le uniche parole che è riuscito a dire sono state "mi fai un the?".

Mi sento male per lui e vorrei chiedergli delle spiegazioni, ma non voglio ferirlo ulteriormente.

Mi siedo davanti a lui e gli sfioro dolcemente la mano, facendo un piccolo sorriso.

I suoi occhi intercettano i miei e le sue mani trovano la tazza, come se si fosse risvegliato da un sogno ad occhi aperti.

«Grazie» mormora e porta il bordo bianco della tazza calda alle labbra, bevendo un sorso del suo contenuto.

Poi appoggia la tazza e fa un piccolo sorriso, stringendomi la mano.

«Immagino che tu voglia sapere tutta la storia, vero?» si morde il labbro.

«Non sei obbligato a raccontarla... Non voglio forzarti» si stringe nelle spalle.

«No, hai il diritto di sapere la mia storia. E, dopotutto, dobbiamo approfittare di adesso che Luke dorme» si morde il labbro ancora e quasi inconsciamente porto la mia mano alle sue labbra, facendolo smettere.

«Non morderti le labbra, non devi essere nervoso» dico.

Lui annuisce e si schiarisce la voce.

«Devo cominciare dall'inizio, o hai delle cose particolari da chiedermi?»

Ci penso su un attimo.

Una parte di me vorrebbe lasciarlo parlare, raccontarmi tutto ciò che successe senza censure o perdite di dettagli.

Ma probabilmente sarebbe la più dolorosa, e in fondo non abbiamo troppo tempo.

«Ti va di... Raccontarmi il rapporto che avevate tu e Clarissa?» chiedo e lui sospira.

«Eravamo buoni amici. Ci siamo conosciuti l'estate di tre anni fa, a Los Angeles. Era... Era stata coinvolta in una delle cazzate di Kyle, l'abbiamo praticamente salvata. Eravamo decisi a riportarla a casa e poi tornare qui, ma evidentemente non era destino. Will si era innamorato di lei, Ashley si era affezionata e Christian aveva paura che potessero ferirla di nuovo. Così l'abbiamo portata qui e ci siamo legati sempre di più» sorride leggermente, prendendo un altro piccolo sorso di the e riprendendo fiato, prima di continuare a parlare.

Flashback di Harry

Scesi dall'auto, appoggiando gli stivaletti neri sul terreno ricoperto di ghiaia.

Un alto palazzo in stile ottocentesco si ergeva davanti a me e ai miei compagni, che si guardavano intorno spaesati.

«É questo il posto?» chiese Clarissa scendendo dall'auto e sistemandosi la borsa nera sulla spalla scoperta.

Will la affiancò, prendendole la mano.

«Sì, è proprio qui» annuii e guardai Ashley , che scendeva dall'auto e si mordeva il labbro.

«Ragazzi, siamo sicuri di volerlo fare? Voglio dire, abbiamo davvero valutato bene il rischio?» chiese.

Christian prese la sua mano e io annuii, ingoiando il groppo che avevo in gola.

«Andrà tutto bene. Entreremo, parleremo a Kyle dei soldi e poi ce ne andremo. Andrà tutto bene» non so nemmeno se lo dissi per rassicurare me o lei ma funzionò, dato che lei annuì e prese un respiro profondo.

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