Capitolo 12

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La testa mi fa un male incredibile, mi sento come se mi stessero martellando la testa costantemente.

Apro gli occhi lentamente e quello che vedo mi spaventa.

Una grande stanza scura e un Harry svenuto a terra a pochi metri da me.

«Mio dio, Harry» mi muovo sul pavimento di quella che sembra una palestra e mi avvicino al corpo di Harry.

«Harry, svegliati» lo chiamo, prendendolo per le spalle e scuotendolo leggermente.

Ha il viso totalmente martoriato, le labbra tagliate e le guance livide come il resto del corpo.

I suoi occhi si aprono lentamente e una lacrima di sollievo mi riga la guancia, mentre gli bacio le labbra.

Mette i palmi delle mani a terra e si solleva, mettendosi seduto.

«Cosa ti è successo?» chiedo seguendo il suo esempio e stirando la schiena dolorante.

«Kyle ti ha fatto del male?» evita la mia domanda.

«Harry, rispondi» lo prego.

«Ti ha fatto del male?» ripete.

«No, niente di grave. Solo un piccolo dolorino qui» mi sfioro la tempia con un dito e faccio una smorfia di dolore, accompagnata da un'altra smorfia legata al fatto che ancora perdo sangue.

«Non è vero, vieni qui» i suoi occhi cupi mi fissano e io annuisco, avvicinandomi a lui e lasciando che mi guardi la ferita.

«Brutto bastardo» lo sento borbottare.

Mi appoggio al suo petto e lui mi bacia la testa, lasciando da parte per un attimo l'odio nei confronti di Jackson.

«Ora che si fa?» chiedo con un sospiro.

«Si aspetta che qualcuno venga a salvarci, penso funzioni così» sospira.

Sembra strano parlare con un Harry così arrendevole, prima non si sarebbe mai arreso.

Un leggero bip risveglia i miei sensi.

«La tua suoneria, Harry. Il tuo telefono» mi stacco da lui e comincio a frugare nelle sue tasche, finché non trovo il suo telefono.

Un barlume di speranza illumina i nostri occhi, forse ce la facciamo.

«Che cretino, non mi ha nemmeno tolto il cellulare» un piccolo sorriso divertito si fa spazio sulle sue labbra e le sue dita si muovono freneticamente sullo schermo per comporre un numero.

«Chi chiami?» chiedo.

«Christian, se riesco a tenere la telefonata anche solo per poco lui può trovarci» mi sembra incredibile, presto saremo liberi e anche se solo da qualche ora siamo qui dentro sento mancarmi l'aria.

Porta il telefono all'orecchio e sento gli squilli provenire dal suo telefono.

Il mio sorriso sparisce quando il forte rumore di uno sparo riecheggia nella sala in cui siamo rinchiusi.

«Non così in fretta, Styles» una figura maschile si avvicina a Harry, mentre lui tiene stretta me al suo petto e il telefono nella sua mano.

Tremo di terrore, mentre l'uomo armato di pistola mi strattona via dalla presa di Harry.

«Lasciala andare»

«Risposta errata, Styles. Dammi il cellulare» Kyle ride, guardando Harry con rabbia.

«Altrimenti?»

La pistola viene a contatto con la mia tempia.

Piango, mentre il suo braccio fa pressione sul mio collo sollevandomi da terra e Harry si alza in piedi.

«Altrimenti lei muore, e tu subito dopo» le parole scandite di Kyle bastano a incutere paura a Harry, che butta a terra il telefono.

«Bene, ora lasciala» implora Harry e Kyle ride ancora una volta.

«Rompilo»

«Cosa? No»

La sua presa si stringe intorno al mio collo e un piccolo urlo esce dalle mie labbra.

«Va bene, va bene»

Prende in mano il cellulare e lo sbatte contro il muro più volte, fino a quando non si rompe.

Io nel frattempo continuo a piangere.

«Ora lasciala» implora ancora una volta.

Questa volta Kyle mi lascia e io corro fra le braccia di Harry, singhiozzando.

«Buona permanenza, signori Styles» Kyle ride e io mi stringo ancora di più a Harry.

«Va tutto bene, siamo vivi e questo è l'importante» dice Harry con voce rotta.

«Ho paura, Harry» singhiozzo.

«Sono riuscito a tenere la telefonata con Christian, stai tranquilla scommetto che ci stanno già cercando»

CHRISTIAN'S POV

Il mio telefono squilla e l'attenzione di tutta la stanza si focalizza sul mio telefono in vivavoce.

Ashley mi prende la mano, guardandomi agitata e Will sospira, passandosi la mano tra i capelli.

È Harry.

Rispondo, poche ore fa sono scomparsi sia lui che Light e non sappiamo dove siano.

Spero di sentire la sua voce, quando in realtà sento qualcosa che non volevo sentire.

Uno sparo.

Un forte sparo si sente attraverso la cornetta.

«Non così in fretta, Styles» Kyle, dovevo immaginarlo.

Si sentono dei singhiozzi femminili.

«Light!» Ashley mi stringe la mano, coprendosi la bocca con la mano.

Cavolo, questa non ci voleva.

Will spalanca gli occhi, facendo come Ashley.

«Lasciala andare» sento la voce di Harry implorare Kyle.

«Risposta errata, Styles. Dammi il cellulare»

«Altrimenti?»

Mossa sbagliata, Harry.

Cavolo.

Un leggero urlo mi fa immaginare che la abbia presa.

Will deglutisce, passandosi la mano nervosamente tra i capelli.

«Altrimenti lei muore, e tu subito dopo»

Ashley sussulta, raggiungendomi sul divano.

La linea si interrompe, e l'unica cosa che proviene dal mio telefono è il silenzio più totale.

«Chris, non riesci a recuperare il segnale?» chiede Will e io scuoto la testa.

«Conoscendo Kyle gli chiederà di romperlo, non otterremmo nulla comunque» mormoro e Lydia scuote la testa.

«Ci dev'essere qualcosa che possiamo fare» dice farfugliando e cominciando a camminare avanti e indietro nel salotto.

«Posso cercarli, ma non so quanto possa funzionare. C'era troppo poco segnale, a quanto pare Kyle ha imparato a conoscerci»

«Cosa facciamo?» chiede Ashley abbracciandomi.

«Adesso andiamo a dormire, domani con calma li cerchiamo e prepariamo il piano d'attacco» dice Will.

Tutti annuiamo in accordo e ci salutiamo.

Scommetto che nessuno di noi stanotte dormirà tranquillo.

// Space for mee //
Salve a tutti! Com'è andato il rientro a scuola? Il mio è stato terribilmente tragico, ma va bene comunque.

Fatemi sapere anche se il capitolo vi è piaciuto, lasciate una stellina se è così e commentate con i vostri pareri.

Un bacione grande grande, ci vediamo venerdì con un nuovo capitolo!

DNA #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora