Capitolo 25

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Non dimenticate di seguirmi su instagram: chiarastyles_07 un bacio, buona lettura

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Spengo l'auto davanti a casa e scendo di corsa, correndo alla porta e suonando ripetutamente il campanello.

Il mio capo per fortuna ha capito la mia urgenza nel tornare a casa, altrimenti sarei addrittura uscita dalla finestra per farlo.

Harry apre la porta e io gli salto addosso, stringendolo in un abbraccio.

«Light, ti prego andiamo da Will. Poi ti coccolo, lo giuro»

Annuisco, nonostante la mia voglia di stare tra le sue braccia sia così forte.

Salgo le scale in fretta e appena raggiungo la camera da letto vedo Will sdraiato in esso con gli occhi chiusi.

«Fino a poco fa era piegato in due dal dolore, ora è come svenuto. Non si muove, non reagisce. Non so che fare»

Gli occhi di Harry sono invasi dal panico e io annuisco.

«Va tutto bene, Harry. Vai a prendermi una bustina di zucchero, forse è solo un calo di zuccheri»

Lui annuisce, sparendo in cucina.

«Will» lo tocco.

Socchiude gli occhi, sospirando.

«Light, che cosa mi succede?»

«Va tutto bene, ora ti diamo dello zucchero. Presto starai meglio»

Annuisce e richiude gli occhi.

Harry torna dopo poco e mi da la bustina di zucchero, che io verso cautelamente in bocca a Will.

Lui deglutisce, e io sospiro.

«Non vedo nessun cambiamento, sicura che sia questo?»

Mi volto verso Harry e gli tocco la mano, facendo un piccolo sorriso.

«Lo spero, Harry. Tu chiama un dottore, è meglio che lo facciamo visitare» annuisce ed esce dalla stanza con il telefono alla mano.

Will riapre gli occhi e fa un piccolo sorriso.

«Grazie per quello che stai facendo per me, Light» sorride.

«Figurati, non è nulla» ricambio il sorriso.

Harry rientra e appoggia il telefono sul comodino accanto al letto.

«Arriva, dobbiamo solo aspettare 10 minuti»

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Harry cammina avanti e indietro di fronte alla porta della nostra stanza, mentre io sono seduta a terra.

Il dottore è lì dentro da più di mezz'ora e non sappiamo più che pensare.

È improbabile che abbia qualcosa di grave, ma non è impossibile.

La mia mente si è già immaginata tuti gli scenari più orribili, tutto quello che potrebbe accadere.

Finalmente la porta si apre e il dottore esce con espressione preoccupata.

«Dottore, come sta?» chiede Harry raggiungendolo.

Il quarantenne si volta e incrocia prima lo sguardo di Harry e poi il mio.

Camminiamo in silenzio fino al salotto, dove il dottore si siede e ci invita a fare lo stesso.

«Il vostro amico... Ha subito una perdita in questo periodo? Un amico caro, qualcuno di importante per lui? - chiede guardandoci negli occhi - o magari ha ricevuto una delusione, una brutta notizia, qualcosa che può averlo rattristato o spaventato particolarmente?»

Io e Harry ci guardiamo, consapevoli del fatto che Clarissa di sicuro centra qualcosa con tutto questo.

Annuisco, anticipando Harry.

«Sì, è... Ecco...» balbetto, non riuscendo a trovare le parole giuste.

Il dottore annuisce.

«Beh... Ecco..» dice.

«Dottore cos'ha? Non ci giri intorno» borbotta Harry e il dottore annuisce.

«Lui... È a digiuno da due giorni»

Che cosa?!

Guardo Harry, che si mette una mano sulla fronte e impreca.

«Cazzo, non doveva succedere. Questo non doveva succedere!»

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Sono le otto di sera e finalmente posso tenere di nuovo tra le braccia Luke, che è stato da Ian tutto il giorno.

Will è tornato a casa con Ashley e Christian, subito dopo aver parlato con Harry nella nostra camera.

Lui è lì dentro da quando Will se n'è andato e ho deciso di andarci a parlare.

Appoggio Luke nella culla e gli lascio un bacio sulla fronte, prima di salire le scale.

Non so come dovrei comportarmi con Harry.

Non so se dovrei essere arrabbiata visto che è stato fuori casa senza dirmi niente, oppure se essere comprensiva e rimandare la conversazione a un altro giorno.

Apro la porta socchiusa della nostra stanza ed entro, richiudendola subito dietro di me.

Harry è seduto sul letto di spalle, con la testa tra le mani e i ricci morbidi a coprirgli il viso.

«Harry» lo chiamo dolcemente, guardando la sua schiena possente ricoperta dal suo maglioncino bianco.

Si volta, mostrandomi il viso rigato dalle lacrime e gli occhi rossi.

«Harry, che succede?»

Cammino verso di lui, mentre la voglia di chiedergli dove sia stato tutto il giorno quasi scompare.

Magari me lo dirà senza che io glie lo chieda, forse.

«Siamo stati insieme tutto il giorno, ho fatto di tutto per non farlo pensare a Clarissa... Non mi sono nemmeno accorto di quanto stesse male» dice lasciando un'altra lacrima rigargli il viso e scendere fino al collo.

«Non è colpa tua, Harry. Non potevi saperlo» cerco di consolarlo raggiungendolo e inginocchiandomi davanti a lui.

Gli prendo il viso tra le mani e faccio combaciare le nostre labbra.

Lui mi afferra la vita e rotoliamo sul letto, finendo sdraiati uno sopra l'altro.

Ci baciamo ancora, facendo aderire i nostri corpi l'uno con l'altro con sempre più passione.

«Com'è andata al lavoro?» sorride staccandosi e il mio sorriso scompare, mentre sospiro.

«Ho parlato con Clarissa» dico.

«Light, ti avevo detto di fare attenzione con lei! Si è finta morta e come se non bastasse è alleata di Kyle» esclama. So che sono stata imprudente, ma la curiosità era troppo forte per resistere.

«Che ti ha detto?» chiede.

«Ora si inizia a giocare, e stavolta sarà ancora più difficile sconfiggerci.»

DNA #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora