Prologo

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Quali sono i primi pensieri al mattino della gente appena sveglia?
"Non ho voglia di alzarmi".
"Ancora un altro po'".
"Non voglio andare al lavoro", oppure "non voglio andare a scuola".
E poi ci sono io.
Io che mi alzo al sorgere del sole, io che amo ogni stagione, ogni colore. Mi piace ascoltare il fruscio del vento che fa sbattere quel ramo d'albero del mio giardino proprio sulla mia persiana, e, con quel piccolo e dolce ticchettio, riesco ad addormentarmi dopo una lunga ed estenuante giornata di lavoro. Mi piace la natura, i fiori, mi piace la vita.
Mi chiamo Yolanda Morales e ho 18 anni, sono di origine spagnola, o meglio, questo è ciò che mi hanno sempre detto. Non so nulla dei miei genitori, da quel che riesco a ricordare ho sempre vissuto in un orfanotrofio. Un giorno, quando avevo circa cinque anni, sono stata adottata da un uomo vedovo molto gentile, aveva già una figlia di nome Sarah, della mia stessa età. Mi raccontò che sua moglie era morta dando alla luce la loro bambina, e che avrebbe tanto voluto una sorella che le tenesse compagnia. Non avevo mai capito il perché, finché non è morto per un tumore allo stomaco due anni fa.
Da quel momento in poi ho cercato di rimboccarmi le maniche, sono andata a lavorare al bar di famiglia, fortunatamente nostra nonna ci dà una mano.
Insomma, la mia vita non è stata certo piena di fortuna, né qui a Parigi, né in Spagna, ma non per questo ho smesso di vivere. Ho superato tanti ostacoli, e tanti altri ne supererò ancora.
Cario diario, adesso vado a letto, un'altra dura giornata mi attende domani.

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