Capitolo otto

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Non appena varcò la soglia di casa, Eren si tolse velocemente il giubbotto, rimanendo con un felpa pesante , e si diresse in cucina .
I suoi genitori non c'erano.
Molto probabilmente erano andati a lavoro .
Levi si stese sul divano ed accese la televisione.

-Fai come se fosse casa tua , eh .-
Commentò il castano in modo ironico, mentre incominciava a preparare qualcosa da mettere sotto i denti .
Il corvino non gli degnò nemmeno di una risposta e continuò a guardare la televisione.

Eren sospirò, lasciandolo fare , e si preparò qualcosa di buono da poter mettere sotto i denti .
Optò per un'insalata condita con qualsiasi tipo di salsa.
Fosse stato per gli altri , sarebbe stato molto disgustoso , ma a lui non importava .
Se gli piaceva , gli piaceva .

Continuò a mangiare, finendo in poco tempo la porzione nel piatto, e rivolse lo sguardo verso Levi che stava ancora guardando la tv e zigzaggava tra i vari canali, mentre lui si pulì le labbra con un tovagliolo.

Sospirò:-Vado in  camera .- disse , trascinandosi dietro lo zaino , e poggiò un piede sul primo gradino .
Levi mugugnò, alzando la testa quel poco da poterlo vedere oltre lo schienale del divano, spense la televisione e si alzò, seguendolo .

-Vengo anche io.-

-Bene .-
Borbottò il ragazzo, incominciando a salire le scale senza mai distogliere lo sguardo dai suoi piedi .
Era giù di morale e non sapeva nemmeno il perché.
Ah, giusto ... Levi aveva rovinato un invito che poteva benissimo accettare perché voleva passare un pomeriggio in compagnia con la sua amica .
Aprì la porta della stanza , buttando via la borsa , mentre Levi si ritrovò a storcere la bocca notando che il ragazzo aveva rimasto in disordine la stanza prima di andare a scuola .

-Per te le pulizie sono un optional. A quanto pare.-
Sussurrò il maggiore , pizzicando tra due dita i boxer messi alla rinfusa sul letto e li tiro su con una faccia disgustata .

-Già.-
Rispose semplicemente il diretto interessato, mentre si andava a sedere  davanti al PC , per poi accenderlo.

L'angelo sospirò.
Raccolse tutti i vestiti che il ragazzo aveva messo alla rinfusa e li ripiegò accuratamente, mettendoli in un angolo dell'armadio, dopo di che si accomodò sul letto prendendo tra le mani un pallone da basket che Eren aveva su una mensola in alto .
-Ti vedo strano.
C'è qualcosa che non va ?-
Commentò, facendo roteare tra le mani il pallone , senza mai poggiare lo sguardo sulla schiena perfetta del ragazzo seduto .

Eren mugoló, mentre cliccò distrattamente sulla barra di ricerca e digitò :"Angeli caduti"
Ma non trovò nulla , se non la definizione e qualcos'altro che considerava molto superfluo.
Spense subito il computer e sbuffó, girandosi verso Levi .

-Davvero me l'hai chiesto?-
Sibilò con finto ironismo , mentre Levi corrugò la fronte in  un'espressione parecchio confusa .
Si domandò cosa avesse fatto di tanto male .

-sí.-
Rispose solo, facendo ringhiare il castano quasi in modo impercettibile.

-Sta di fatto che tu.- lo indicò.-Mi hai fatto andare a monte un appuntamento di studio con la mia amica .-
Aveva il respiro affannato da nervoso .
Le gote rosse che tra poco implodevano.
Gli occhi sgranati dalla rabbia .
I denti stretti tra loro e la mascella contratta .

Il corvino ridacchiò, lanciandogli la palla che aveva tra le mani che prese senza problemi e se la portò sul grembo.

-Quella aveva altre intenzioni con te.-
Il castano inclinò la testa confuso , lasciandosi sfuggire un verso di sorpresa.
-Le ho letto i pensieri e , credimi, non erano molto casti come le cose che ha detto di voler fare con te .-

-Ma...-
Face per controbattere, poi gli venne in mente degli atteggiamenti che aveva assunto il corvino durante i due giorni .
-Se tu puoi farlo, a guardare le altre , perché io non potrei ?-
Inclinò entrambe le sopracciglia, incrociando le braccia al petto con fare di superiorità.

Levi si alzò da letto , guardandolo dall'alto in basso, dato che Eren era ancora seduto sulla sedia , e poggiò un dito sul petto del ragazzo;- perché lo dicono le regole .-
Ringhiò a pochi centimetri di distanza dalla faccia dell'altro.
Continuava a fissare quelle due gemme verdi che si sfumavano nell'azzurro.
Ne rimase incantato per un paio di secondi molto brevi .

-Gli angeli caduti possono fare quel che cazzo pare a loro , ma le "vittime" che hanno scelto no.-
Si allontanò lentamente, facendo scivolare il braccio lungo il fianco , mentre Eren sbuffó, mettendo il broncio .

-Non è giusto però .
Perché poi hai scelto me ?-
Si incuriosì, puntando quegli occhi di un verde brillante pieni di curiosità negli occhi dell'altro grigi e tempestosi, riprendendo ancora quel contatto tanto sperato segretamente da entrambi.

-Perchè tu , rispetto a tutti gli altri ragazzi della città , sei ancora puro e , secondo me ,anche un  verginello .-

Eren calpestò un piede per terra , serrando le labbra dal nervoso, mentre arrossiva dall'imbarazzo:-Non sono cavoli tuoi .-
Borbottò infine , chiudendo la conversazione con un Levi divertito che si andò a mettere sul letto e lui , ancora parecchio imbarazzato, decise di svolgere i compiti che gli avevano assegnato .

#spazioautrice

Volevo dirvi che ho pubblicato due nuove storie , che potrete trovare sul mio profilo.
Una Eruri ed una Lesbian Story !

Angel without wings | Ereri |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora