Capitolo trenta

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Ed a dire che voleva passare delle belle vacanze insieme a Levi , la mamma ed che  i suoi amici, se era necessario.
Invece no, Carla aveva acconsentito il trasferimento di Grisha di nuovo a casa loro ed Eren aveva preferito passare il Natale chiuso in camera o, in casi estremi, usciva fuori per non avere il padre tra i piedi .
Quest'ultimo, da quando si era trasferito, beveva ogni sera alcool di tutti i tipi e toccava ad Eren sentire i pianti disperati della mamma ogni notte nel suo letto freddo.
E la cosa più brutta era che non poteva muovere un dito , lasciava tutto al fato.
Da una parte c'era Levi che lo spronava a non intromettersi , perché voleva proteggerlo da quella belva feroce,e dall'altra c'era la donna che, il mattino dopo con il volto pieno di lividi e ferite , continuava a ripetere ad Eren che andava tutto bene e non doveva preoccuparsi .
Il padre non c'era quasi mai e , quelle poche volte che stava in casa , combinava casini su casini.
Carla gli dava i soldi e lui li spendeva per fare chissà cosa .

Quella fredda mattina invernale , il giorno dopo Natale , si svegliò prima di tutti quanti .
Levi ronfava al suo fianco, con il braccio stretto al suo corpo e la testa premuta sul suo petto.
Passò le mani fra i suoi capelli corvini e gli diede un veloce bacio sulla fronte fredda .
Scostò il suo braccio con una lentezza tale da non farlo svegliare ma , dato che Eren aveva le stesse movenze di un elefante in una cristalleria , finì con il svegliare Levi .
Il corvino , con gli occhi chiusi , parlò:- Dove vai ?-
Sussurrò con quella voce tremendamente roca e sexy alle orecchie del castano, che sobbalzò sul posto.
Arrossí vistosamente, nella speranza che Levi non se ne fosse accorto di ciò che gli aveva fatto .
E se era sveglio, quando gli aveva dato il bacio sulla fronte?
E se se n'era accorto che aveva passato la mano fra i suoi capelli?
Queste domande si fecero subito spazio all'interno della testa del più piccolo, ma subito le scacciò con un movimento del capo .

Ormai ciò che aveva fatto era stato fatto.
Si ripeté mentalmente,
Più volte .

-Vado a fare un giro.-
Tagliò corto, togliendosi la maglietta, e Levi , senza demordere , strisciò a pancia sotto verso di lui ancora voltato di spalle.

Poggiò la testa sulla schiena dell'altro ed aggrovigliò le braccia intorno al bacino del castano, facendolo arrossire maggiormente.

-Eren ...-
Mormorò.

-Mh ?-
Un mugolio sommesso arrivò dall'altra parte, mentre il corvino lo udì perfettamente.

-Non compiere nessun omicidio, sennò ammazzo anche te .-
Lo strinse ancora , facendo annuire il ragazzo.

-Non compierò nessun omicidio.-

-Parlavo di tuo padre .-
Specificò Levi infine, mentre Eren se lo toglieva di dosso per potersi infilare una maglietta presa sul suolo.

-Anche io.-
Disse lui, alzandosi del tutto dal letto e togliendosi i pantaloni del pigiama per potersi mettere dei normali Jeans, seguiti dalle scarpe.

Lo guardò dal basso verso l'altro , mentre lui si rotolava nelle coperte in cerca del calore che non avrebbe mai ottenuto.

-Mh...ti aspetto qui .-
Sospirò ed Eren uscì velocemente dalla stanza , non prima di aver rimboccato le coperte a Levi .

Appena scese l'ultimo gradino , sentì dei rantolii provenire dal salone .
Se fosse stato suo padre , di sicuro, avrebbe fatto un casino enorme.
Si fiondò, quindi, nel salone e ciò che vide gli fece spalancare la bocca .
La mamma era stesa sul divano, chiazzato di sangue, il respiro affannato e ricoperta della stessa sostanza .
I graffi ed i lividi più visibili dei giorni precedenti.
Aveva una veste viola strappata voracemente ed il seno fuori .
Era avvolta in una coperta bianca , in precedenza, ora rossa .

Il ragazzo trattenne a stento le lacrime, ma comunque pianse, avvicinandosi il più possibile a Carla .
Si inginocchiò davanti al divano, afferrando le mani fredde di lei, e continuò a piangere , invocandola urlando.

La donna era viva , ma incosciente.
Aveva perso troppo sangue.
Si fiondò fra le braccia della donna , alla ricerca di calore , e la strinse al petto.
Piangeva e piangeva .
Urlava , stringendola al suo petto.

Levi sentì tutto e , senza nemmeno pensarci due volte , si diresse anche lui in salone .
Domandò cos'era successo con gli occhi sgranati.
Vide i due e si avvicinò al ragazzo, stringendolo tra le sue braccia .
Lo rassicurò, mentre l'altro cercò di tenere al caldo la donna .
Poggiò le mani sulle ferite , per impedire un'ulteriore perdita di sangue .

Levi lo strinse .

-Io lo ammazzo.-
Ringhiò tra le lacrime .

Minuti interminabili passarono prima che Eren potesse calmarsi.
Era distrutto.
Si era frantumato in tanti piccoli pezzetti .
La colonna portante della sua vita era crollata .
Carla , ora, aveva bisogno solo di cure adeguate e dei medici che le stessero a fianco.

Passò la mano sulla fronte della donna e le baciò la guancia, piangendo ancora .

-Ti vendicherò, mamma.
Sarà l'ultima cosa che faccio.-

#spazioautrice

Andiamo a comandare !

BORDELLOH

Angel without wings | Ereri |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora