L'incubo che sono diventato ~•~ 2 libro della saga

Non andare via da me

Queste settimane e giorni sono volate.
Allison è riuscita a riunire tutti noi dopo aver saputo la verità. Ha sofferto davvero tanto ed è cambiata. Siamo cambiati tutti.
Lei non è più la ragazza fragile e curiosa di una volta, è sempre curiosa ma adesso è forte. Lei ci ha riuniti e ci ha fatto capire cosa significhiamo l'uno per l'altra. Ci ha fatto capire il vero significato della parola "reagire".

Abbiamo reagito a tutto, Zack è riuscito a trovare un lavoro decente dopo il liceo insieme a Brian, lavorano in una piccola officina meccanica, guadagnano qualcosa e così sono riusciti ad andare avanti senza i genitori.
Sono anche iscritti all'università e hanno costretto anche me. Non ho imposto molta resistenza, visto che Allison è partita per New York.

A volte sogno spesso quel giorno mentre lei era in Taxi, penso a quello che sarebbe potuto succedere se l'avessi fermata. Le mie ultime parole sono impresse nella mia mente.

        " Non andare via da me "

Le uniche parole che sono stato in grado di dirle. Non sono stato in grado di reagire prima, ma adesso si. Ho aggiustato casa, le mura sono dipinte di bianco mentre solo la stanza di Beth è rosa pallido, proprio come piaceva a lei.
Quella è stata la prima stanza che ho riordinato. Tutti mobili nuovi, i soldi non mi mancano e da quando zio Jack è in affari con l'agente Blake tutto è andato alle gonfie vele economicamente. Il letto è sempre lo stesso, ma l'ho aggiustato ed è diventato un baldacchino.
Non l'ho cambiato perché mi ricorda la prima notte insieme a Allison.

Quella è stata la mia prima notte che ho fatto l'amore, non è stato semplicemente sesso.
Ah parlando di sesso. Brian è riuscito a calmarsi, in realtà ha dovuto. Tempo fa fece sesso con una prostituta e poco tempo dopo quella si presentò a casa sua dicendo che aspettava un figlio da lui, ma non era vero.
L'uomo con cui aveva il bambino era un drogato ed ha preferito che suo figlio fosse accudito da un ragazzo che da uno come lui.
Da quel giorno ha avuto il terrore e non è riuscito a fare più sesso occasionale.
Zack ha smesso di bere ma il vizio di fumare è sempre una costante, una costante che fa innervosire Hilary.

Lei non sopporta che lui fumi e neanche l'odore, ma lui lo fa lo stesso. Ci sono state diverse liti che Tom e Liam hanno dovuto far cessare.
Liam lo faceva per il ben di Zack.
Sapeva che prima o poi se ne sarebbe pentito e Tom lo faceva per se stesso. Non avrebbe mai voluto dover consolare e subire un Hilary nervosa e triste allo stesso tempo; come l'aveva definito lui sarebbe stata una vera " Arpia succhiasangue ". Al solo ricordo rido.

Liam qualche volta è venuto qui, anche lui studia a New York e ci porta sempre notizie di Allison. È felice e saperlo mi fa stare bene. Tom ha deciso di predersi un anno di pausa per capire cosa vuole fare e intanto viaggia un po'.
Sono pochi giorni che è rientrato a casa per le vacanze di Natale. Non posso crederci che queste settimane siano volate.
Allison è partita ad fine agosto e adesso che è inizio dicembre non tornerà.

Ero euforico, avevo la speranza di rivederla e rimettere le cose apposto, ma non accadrà mai.
Mi arriva un messaggio.

" Liam ha bisogno di noi. Zack"

" Che ha? " scrivo, poco dopo mi arriva la risposta.

"La madre non sta bene " risponde.

Prendo le chiavi da sopra la scrivania e monto in sella alla mia solita moto. Corro a casa di Liam e ad aprirmi è Hilary con il viso pallido che piange.L'abbraccio.
In questi mesi lei è diventata davvero importante.

<< Hilary che hai? >> le chiedo accarezzandole i capelli. Soffre e piange. Spero che non sia un altra crisi per Allison, non dico che non mi manchi, solo non voglio mostrarlo a nessuno.
La sera mi chiudo in camera mia e piango in silenzio.

Le lacrime scendono sul suo piccolo volto. Tira su con il naso e dopo aver preso un gran respiro decide di parlare.

<< Lei.... lei ... >> balbetta. È scossa e non riesce a finire la frase.

<< Hilary lei sta bene. Allison è felice e vorrebbe che anche tu lo fossi qui in nostra compagnia. Ti ricordi? Lei ci ha riuniti e se venisse e ti vedesse così fragile le spezzeresti il cuore. Le piacerebbe che tu sorridessi insieme a tuo fratello e al tuo ragazzo, perché sa e sai che questo ti meriti >> dico e l'abbraccio.

Mi spinege via.

<< Non sto piangendo per Allison >> dichiara. Zack esce da una piccola stanza e viene verso noi. Avvicina Hilary al suo corpo e le sussurra all'orecchio di stare calma. Lei inizialmente è rigida, ma poi si rilassa sotto al suo tocco cullata dalla voce di Zack.
Zack le passa un falzoletto per soffiarsi il naso e le dà il suo berretto di lana per tenerla al caldo.

Le dice di andare in cucina e preparare qualcosa per il padre di Liam.
Che ha l'agente Smith?
Lei annuisce e sparisce in cucina.

<< Che ha l'agente Smith? >> m.
<< Niente >> dice.

Tom e Brian escono. Afferrano il cappotto e si avvicinano alla porta.

<< Dove andate? >> chiede Zack.

<< Derek ha chiamato e non gli ho risposto prima. Se vogliamo che il nostro lavoro duri all'officina devo andargli a dire che non ci saremo oggi >> Zack annuisce.
Derek è il loro capo.

<< Tom? >> chiede Zack
<< Esco per prendere qualcosa da mangiare per Liam e l'agente Smith. >>

Annuisce.
Faccio spazio e loro escono.

<< Mi volete dire cosa cazzo sta succedendo? >> urlo. Odio essere all'oscuro di tutto.

<<Abbassa la voce >> mi rimprovera il mio migliore amico.
<< No! >> lo ammonisco << Non abbasso la voce, perché tu mi hai mandato un messaggio dicendo che Liam aveva bisogno di aiuto. Vengo qui e tu mi dici di stare zitto, Brian e Tom vanno via e Hilary sembra che abbia lei bisogno di aiuto. >> sbotto.

Liam esce da una stanza con gli occhi gonfi.

<< Che succede? >> sussurra con voce roca. Ma che ha combinato ieri sera? Ha fatto baldoria?

<< Scusa >> dice Zack << Nate ha alzato la voce. Ha torto >> mi fulmina con lo sguardo. Cosa?!

<< Io avrei toro solo perché voglio sapere cosa cazzo succede? >> sbotto.

<< Calmati Nate >> dice Liam << Vuoi sapere cosa succede? >> chiede e io annuisco << Mia madre è morta! >> dichiara. Adesso sì che mi sento davvero stronzo.