Finalmente a Londra

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Finalmente sono di nuovo nella mia amata Londra.
Siamo arrivati tutti noi all'aereoporto.
La festa è finita bene; ma non per tutti.

Allison è sparita all'improvviso per poi tornare felice come non mai.
Era uno strano comportamento e tutti ce ne siamo accorti.

Quando è finita definitivamente la festa Hilary le si é avvicinata e le ha chiesto cosa avesse.
Aveva ricevuto un messaggio.

Ci diede il telefono e lessi ad alta voce.

"Condoglianze per tuo padre piccola Allison. A"
Vi lascio immaginare cosa si successo dopo.
I pianti.
Le urla.
La fretta per preparare le valigie e l'odio profondo di Allison verso tutti noi per averle tenuto nascosto un altro segreto.

Ha abbandonato un po' l'università.
Siamo da un giorno qui a Londra e ho saputo da Hilary che Allison è determinata a rimanere con la madre per aiutarla a superare questo grande problema.

Sono a casa e sono le 22:00.
Non la seno da troppo tempo e sapere che lei ce l'ha con me non mi tranquillizza e il sonno diventa un ricordo lontano.

Ho bisogno di dormire sereno per poter prendere veramente sonno.

Infilo gli anfibi e la giacca e una volta salito in moto vado dritto verso casa di Allison.

Parcheggio sotto la sua finestra.
La chiamo ripetutamente; ma se non mi sente significa che sta dormendo ma conoscendola starà sentendo della musica per rilassarsi e riflettere sugli avvenimenti di oggi.
Rimargina troppo sugli avvenimenti questa ragazza.

Mi rendo conto che c'è una luce accesa nel corridoio e se conosco ormai bene la famiglia Blake la porta d'ingresso sarà aperta.

Infatti è cosi!!
Entro senza far rumore per non svegliare Marylin ma a quanto pare non serve a niente poiché sento delle risate provenire dall'ufficio di Mr Blake.

Mi avvicino alla porta e noto Marylin in vestaglia di seta che allontana Mr Smith.

Lui le sorride mentre lei lo guarda con occhi spenti.
Ad un certo punto lui tenta di baciarla ma lei sfugge a quel bacio aprendo la porta rivelando la mia figura.

Lei rimane a fissarmi e per rompere questo momento di imbarazzo la saluto.

" ho Nate che ci fai qui?? " Chiede " a quest'ora poi?" precisa l'agente Smith.

"volevo vedere Allison" dico alla signora Blake.
Lei sorride e va via dicendo di essere molto stanca.

Mi giro vedendola salire le scale con calma e malinconia come se tutto in questa casa le ricordasse l'anima perduta del marito.

Mi giro verso Mr Smith.
"lei piuttosto che ci fa qui. Questo è l'ufficio dello sceriffo" affermo sfidandolo con gli occhi.

Lui mi sorride e si siede sulla grande sedia girevole dietro la scrivania appoggiando i piedi su di essa.
" si dal caso che io sia il nuovo sceriffo e che questo sia il mio ufficio" ribatte con un sorriso beffardo dipinto in volto.

Glielo toglierei volentieri con un pugno ma non posso farlo.
Non voglio rischiare di disturbare Allison.

"non voglio più che tu venga in questa casa" afferma allimprovviso.

"questa non è casa sua " ribatto.
"per il momento ci vivo e voglio che tu non metta più piede in questa casa" afferma.

Ma è pazzo??Vuole dettare le regole a me??
Ok Vuoi giocare?? Allora giochiamo !!

"certo lei non vuole nessuno tra i piedi e chi non puo essere d'accordo con lei dopo che le ho rovinato la quasi scopata con Merylin." rido.

Lui rosso in faccia dalla rabbia si alza e sbatte le mani sulla scrivania provocando un grande rumore.

"cosa hai detto?" urla.
"testa di cazzo fa silenzio. " gli ordino " le donne stanno dormendo." gli dico.

Lui riflette sulle mie parole e poi ride.
"sai anche io quando ero giovane come te amavo follemente una ragazza." Afferma.

"E che fine ha fatto adesso?? Era la madre di Liam??" Chiedo ormai curioso.

Ride "no" dice.
"Non era la madre di Liam e non so che fine abbia fatto" confessa.
Prende dello champagne e se lo versa nel bicchiere.

"Il punto è che anche se le ami con tutto te stesso ma il vostro rapporto non è stabile loro si allontaneranno da te; e soffrirai" dice

"Non so a cosa stai mirando" confesso.
"Il punto è che voglio aiutarti a evitare una sofferenza inutile." Afferma.

"Quindi cosa vuoi che io faccia" lo sfido con lo sguardo.
Non mi piace questo discorso.
"Io non voglio che tu faccia niente" afferma. " io ti sto ordiando e sottolineo ordinando di lasciare Allison" dichiara.

Cosa?? È pazzo!! Tutti sanno che io amo alla follia Allison. Che farei di tutto per lei e che sono cambiato solo grazie a lei. Sono migliore quando lei è nei paraggi e tutti sono felici da quando ho messo la testa apposto.
Perchè lui è contrario?? Specialmente lui che non sopportava le mie stupidaggini??

"E se non volessi??" Ribatto appoggiando i miei palmi delle mani sulla scrivania e abbassandomi per fissarlo negli occhi e sfidarlo.

Sorride malignamente.
Sposta la sedia per dirigersi ad una specie di cassettiera con dentro dei fascicoli.
Viene verso la scrivania e sbatte sopra dei fascicoli.

"Altrimenti questi andranno al comissariato" mi spinge avanti i fascicoli.
Li apro.
Vedo delle foto.
Sono io che trascino il cadavere del padre di Allison.
Come è possibile??
"Te l'ho detto che avrei indagato.Pensavi di essere solo vero?? Invece c'era quel piccolo bar che aveva una telecamera esterna che ha ripreso tutto. Strano vero come anche i posti più decatenti siano dotati di sicurezza??" Ride beffardo.

"Allora cosa scegli O'Connel??" Mi chiede appoggiando i gomiti sulla scrivania e incrociando le mani davanti alla sua bocca per nascondere il suo ghigno malefico per sembrare il più serio possobile.

Io amo la mia città amo la sua tranquillità e la sua fredezza ma ogni positività presenta una negatività.
La vita movimentata fa parte di quelle negatività che caratterizzano una metropoli come Londra; anche la più remota periferia.

Come si ama una persona e si apprezza tutto di lei difetti compresi; io amo Londra e accetto i suoi di difetti e sono fiero di dire a qualsiasi straniero presente  " benvenuti a Londra" .

L'incubo che sono diventato ~•~ 2 libro della sagaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora