Allison è qui

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Dopo la grande figuraccia fatta durante il discorso per la madre di Liam ci siamo spostati tutti a casa dell'agente Smith, non mi capacito che quell'uomo non abbia versato neanche una lacrima.

Io non piango mai, ma quando Allison è partita per New York non sono riuscito a trattenermi perché sapevo che lei si stava allontanando da me, ma lui ha perso sua moglie! Che cazzo una lacrima del cavolo potresti cacciarla almeno per la donna che si è occupata di te.

Allison sta parlando con l'agente Smith e suo padre.

Liam si avvicina a me.
<< Se la fissi ancora la consumi >> dice
<< Almeno non sarebbe più lontano da me >> do voce ai miei pensieri.

La vedo davvero felice, come se allontanandosi da qui e da me, avesse riacquistato la sua felicità.

<< Non frequenta nessuno >> dice all'improvviso Liam.

<< Non me ne frega >>dichiaro.
<< Te l'ho detto solo perché non voglio vederti con il muso lungo >> ribatte.

Credo che mi vedrà così solo quando andrà via. Domani andrà via?

<< Liam lo so che non dovrei romperti le scatole perché ... sai >> dico guardandolo negli occhi e poi la casa. Lui annuisce << Sai quando partità? >>.

<<Rimarrà qui fin dopo capodanno >> afferma << È venuta per me e vuole restare qui visto che adesso è a casa >> dice Liam.

Dopo che Liam ha finito la sua frase un sorriso spontaneo nasce sul mio viso.

<< Quello è il sorriso che voglio vedere >> afferma Liam << E credo che sia anche il suo >> mi fa cenno verso Allison.

Mi giro e la guardo che mi fissa.
Sorride.

Le faccio un cenno e lei ricambia con uno dei suoi sorrisi che mi fanno perdere la testa.

Liam mi da una spallata.
<< Perché non vai da lei? >> chiede.
Cosa? Io? Ma è pazzo?
Prima non avrei avuto questi problemi per parlare con una ragazza qualsiasi, ma lei non è una qualsiasi. Lei è Allison.

<< Forse dopo >> annuncio.
<< Ti conviene andare adesso prima che Hilary si faccia avanti e non la lasci più. Sai quanto è chiacchierona tua sorella >> dice ridendo.

Annuisco.
Una volta Zack dovette prendere tre tazze di caffè, perché Hilary voleva vederlo per parlargli di Allison e se si fosse addormentato a metà discorso sarebbe stato l'inferno.

Mi aggiusto la giacca e vado dritto verso lei. È di spalle. Si gira appena suo padre mi indica.

<< Nate >> afferma l'agente Blake << Da quanto tempo >> continua.

Già sembra passata una vita.
<< Sai la casa non è più la stessa senza te che entri ed esci dal mio studio >> ride.

<< Anche a me mi manca fare quelle lunge passeggiate fino casa sua o sentire i lamenti di Zack che mi dice che lei mi vuole vedere >> ride di nuovo.

<< Spero che tu ti goda la tua libertà >> dice.
<< Cero! >> dichiaro.

<<Secondo me non avrebbe mai dovuta averla >> dichiara l'agente Smith bevendo un ultimo goccio del suo champagne prima di andare via.

Lo guardo andare via. Non gli è mai andato a genio il patto tra me e l'agente Smith. Lui l'ha accettato per il bene di sua figlia.

<< Non pensarlo Nate. Gli è morta la moglie >> dichiara. Va via anche lui.

<<Lo sai ho sempre sospettato che non gli piacessi >> dichiara. La sua voce. La sua magnifica voce mi era mancata così tanto.

Mi giro a guardarla.
<< Come stai? >> è l'unica cosa che mi esce da bocca. L'unica cosa che abbia senso chiederle.
Ci sono tante altre cose che vorrei chiederle come per esempio " Mi ami ancora?", " Pensi ancora a me ?", " Mi hai perdonato?".

Sono tutte domande che vorrei farle, ma sono anche domande di cui non avrò mai una risposta perché non le chiederò mai quelle cose, non potrei sopportare una risposta negativa.

<< Bene >> afferma con un sorriso << L'università è come la sognavo >> continua << Tu? Come stai? Cosa fai? >> domanda.

<< Sopravvivo >> la guardo negli occhi e lei distoglie lo sguardo. Almeno questo è rimasto lo stesso. << Frequento la stessa università degli altri. Mi hanno costretto. >> le spiego.

Non le avrei mai detto: " Ho accettato di frequente l'università per distrarmi da tutto, da quanto mi manchi."

<< Sono contenta per te e per gli altri. Mio padre mi ha detto che Zack e Brian lavorano in officina. >> ride << Non avrei mai immaginato quei due lavorare, per lo più insieme >> dichiara ridendo.

La sua risata è musica per le mie orecchie. Sorrido spontanemente fissandola mentre ride. Finisce all'improvviso.

<< Perché mi fissi? >> chiede. Le sposto una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
I suoi capelli sono così morbidi.

<< Amo la tua risata >> si irrigidisce.

Cerca di cambiare discorso.
<< Ho saputo che casa tua non è più .... >>

<< Una topaia? >>

<< Non avrei mai detto quello >> mi fa notare.
<< Perché non l'avresti mai detto non significa che lo sia >> dichiaro.

Annuisce.

<< Dovrei dare delle cose a tuo padre che mio zio Jack mi ha lasciato per lui. Perché non vieni con lui a vedere casa mia? >> le chiedo.

Spero che risponda in modo positivo.

Ti prego fa che sia un sì.
<< No lo so ... Io ... dovrei ... dovrei disfare le valigie. Sì, le valigie>> sta cercando di trovare una scusa.
Credo che non voglia avere a che fare niente più con me e se mi sta rivolgendo la parola è solo per non fare una brutta figura con tutti coloro che sono qui a casa di Liam.

Vorrei tanto spaccare qualcosa ma non posso farlo davanti a lei, non deve vedere che sono rimasto sempre lo stesso e che io non cambierò mai, deve pensare che io sia cambiato e che sia davvero pentito per aver ucciso quel malato di mio padre e quell'ingrata di mia madre.

Vedo Hilary dimenarsi dalla presa di Zack e cerca di venire verso di Allison che le da le spalle. Riesco a vedere tutto dalla mia posizione.

<< Allison >> la richiama. Lei si gira e la guarda.

Zack l'afferra.

<< Lasciali parlare >> le dice. Lei si divincola << Nate ha avuto il suo tempo >> afferma << Adesso tocca a me parlarle >> dichiara. Si stimena il vestito nero e i capelli.

Corre ad abbracciarla. Allison ricambia ma freddamente. Non ci considera più importanti?

L'incubo che sono diventato ~•~ 2 libro della sagaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora