Quello sarei dovuto essere io

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Allison è rannicchiata su se stessa.

Si dondola. Una pazza del manicomio sarebbe più sana di mente di lei.
La guardi nei suoi occhi iniettati di sangue.
Le fissa qualcosa dietro di me.

Mi giro e vedo Liam.
Lui si sposta da una parte all'altra per vedere se lei cerca di seguirlo con lo sguardo.

"Non voglio sapere cosa ti insegnano alla facoltà di psicologia" ammetto.

Lui fa la faccia offesa e va via chiudendo la porta dietro di sè.

Fisso Allison.
Avvicini la mia mano alla sua e lei sembra ripredersi dallo stato di shock.

"Nate" dice con un fil di voce dopo aver tirato la mano via dalla mia.

"Allison che ti succede??" Chiedo con voce calma.
Lei scuote la testa e si guarda intorno e solo dopo mi guarda dritto negli occhi.

"Non lo so " amette prima di fiondarsi tra le mie braccia.
La sento sospirare su di me.
Appoggio il mento sulla sua spalla e ispiro il suo profumo che mi era mancato tanto; anche se mancavano pochi giorni.

Si stacca da me e sospira.
Cerca di togliere i residui di mascara da sotto agli occhi. Strofina ma fa soltanto un casino.

Si guarda le dita sporche di trucco e getta un urlo di frustrazione.
Cerca di aggiustarsi i capelli ma invano.
Le afferro il braccio.

"Che stai facendo?" Chiedo.
"Sto cercando di sistemarmi un po'. Non credo tu mi abbia vista  così da far schifo" ammette.

"Per me se sexy" e le faccio l'occhiolino.
Pensavo di farla arrossire ma invece è fredda.

La porta si apre all'improvviso e ub ragazzo da gli occhi verdi e capelli neri e ricci fa capolino nella stanza.
E questo chi cazzo è??

Ha la testa abbassata quindi nn fa caso a me.

"Allison ho preso quello che mi hai chiesto"
Alla la testa e mi vede.
Il cappuccino che ha tra le mani mi fa capire che è quello che Allison vuole.
Lei adora il caffè.

Lui mi guarda e poi si sofferma su di lei.
Mi fa innervosire come la guarda.
Niente malizia. La guarda come me; come se fosse la cosa più preziosa al mondo.

Lei cerca di sorridergli ma non ci riesce.
Lui va verso di lei e si siede affianco sul bordo del letto passandole il caffè e delle salviettine per toglierle il trucco.

Dopo che lei ha bevuto un sorso mi riprendo dal mio statodi shock.
"Sono Nate" annuncio.

Lui si gira verso di me.
"Sono Jason" mi allunga la mano che io stringo con forza.
La sua faccia non cambia espressione allora non so cosa pensare. O non sente niente o cerca di mascherare il dolore che gli sto provocando stringendogli la mano.

"Una stretta davvero forte" annuncia una volta staccato la mano dalla mia e io sorrido trionfante "potresti aumentare la tua forza andando in palestra. Sai io sono un istruttore da molto tempo".
Ed ecco che il sorriso mi muore in volto.

"Ed è davvero bravo" la voce calda e vellutata di Allison mi arriva alle orecchie.
Quel caffè le ha fatto bene.

"Come lo sai?" Chiedo " tu sei una pigrona" affermo.
"Bheee diciamo che l'ho costretta" afferma Jason.

"Costretta?" Urla euforica allison.

Si alza sulle ginocchia e il suo vestito le risale sulle gambe.
Il letto inizia a muoversi e le mutandine di pizzo nere che porta si intravedono.

"Se mi ha praticamente trascinata" dice con voce stridula spingendo leggermente provocandogli così una risata.

"Nom ridere che potrei ucciderti" afferma
"Non lo faresti mai" conferma lui.
"Hai ragione mi mancheresti troppo" comferma lei.
E un rumore di vetro che si rompe mi risuona nelle orecchie.
Non è caduto niente . È il mio cuore che si è frantumato.
Lui è diventato importante per lei. Le suscita risate e la fa stare bene.
Quello sarei dovuto essere io.

Sarei dovuto restare qui con lei e tenerla al sicuro tra le mie braccia ma invece mi sta sfuggendo di mano.

"Come mai sei qui?" Chiede Allison.
Ah adesso si è ricordata di me?

"Sono qui perchè devo svolgere delle faccende qui a New York e sono venuto qui per fare visita a Liam ma ho trovato te"

La porta si apre.
Liam.
"Ah siete tutti qui"

"Nate è venuto per te" ammette Allison.
La sua espressione è neutra.
Donna dammi un segnale!!

Liam alza un sopracciglio come se volesse dire che cazzo?? Cerca di aprire bocca ma io lo precedo.

"Dai andiamo a prenderci quel caffè" gli dico dandogli degli schiaffi sulla spalla.

Una volta trovato un posto nella caffetteria della scuola mi guardo intorno evitando lo sguardo di rimprovero di Liam.

"Perchè non glielo hai detto??"
"Cosa le avrei dovuto dire?? Sono qui perchè mi hai chiamato mentre eri ubriaca?? Ho preso il primo aereo e sono venuto qui perchè avevo tanto paura che qualcosa potesse succederti?? Ti amo troppo per lasciarti andare?" Urlo.

Le persone mi fissano.

Cado con la schiena sullo schienale della sedia.
"Si" dice liam.

Ok allora sta giocando con il fuoco??
" chi è Jason??" Cerco di cambiare argomento.

Liam è l'unica persona che mi rimane e non voglio prendermela con lui.
Forse è vero che i miei rapporti con Allison ha fatto cambiare la mia vita e mettere lei davanti tutto e tutti.

"È il mio coinquilino del terzo anno" afferma.

"È più grande di noi? " chiedo.
"Ha 25 anni. Due anni in più" afferma.

"Come lo conosce Allison??" Chiedo
"È il suo istruttore e frequentano alcuni corsi in comune" afferma.

Mi guarda perchè lo fisso.
"Non ti preoccupare per lui. Sono solo amici ed è per questo che c'è una grande intesa" afferma.

"Ho paura che lei possa dimenticarmi" annuncio.

"Non potrebbe mai. Perchè pensi questo??" Chiede.
"Perchè lui è tutto cio' che sarei dovuto essere io per lei"

L'incubo che sono diventato ~•~ 2 libro della sagaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora