Il 5 Settembre Jenna entrò nell'Università di Toledo; la struttura era ben curata e imponente, ma l'atmosfera che si respirava non era buona, come si poteva immaginare.
-Buongiorno! Mi chiamo Andrea Johnson e vorrei iscrivermi in questa facoltà: ho già pagato la retta e ho qui i moduli compilati-
Mentre parlava sentiva nella sua testa le parole di sua madre:
"Ricorda sempre: per essere una buona cacciatrice, oltre a saper usare le armi, devi essere in grado di costruirti una falsa identità per poter meglio mimetizzare con l'ambiente prescelto per indagare"La signora seduta alla scrivania a destra dell'entrata aveva un aspetto sciupato e il suo nome, scritto su una targhetta dorata, era quasi sbiadito...in più Jenna non ottenne alcun tipo di risposta e, con molta calma, ripeté la presentazione.
-Scusi signora...- e la giovane cercò di leggere la targhetta -...Pr...Primer?-
-Sì?- Borbottò.
-Sono...-
-Ho sentito. Non è a me che si deve rivolgere. Deve andare in Segreteria Didattica... che tempismo, comunque. La vede questa?- E indicò una fascia nera avvolta intorno al braccio destro -È una fascia per il lutto. Abbiamo perso una studentessa in questi giorni!-Vedo quanto è dispiaciuta dal suo fare arrogante...
Pensò Jenna.Dopo aver perso tempo con la signora Primer, quest'ultima affidò Jenna a una studentessa "tutor" per l'accoglienza delle matricole:
-Mi chiamo Sarah e sarò la tua tutor finché non riuscirai a cavartela da sola!-
La ragazza che Jenna aveva di fronte aveva un'espressione autoritaria, i capelli corvini raccolti in uno chignon perfetto: sembrava lei la persona più importante della struttura.
Jenna e Sarah percorsero un corridoio e arrivarono a una rampa di scale, intanto la cacciatrice cercava di ottenere informazioni utili:
-Ho letto sul giornale locale che è deceduta una studentessa non molto tempo fa... per... soffocamento-
Sarah la guardò seria e rispose: -Sì, si chiamava Bettany House, non mi ricordo molto di lei... le voci di corridoio però giravano...-
E iniziarono a salire le scale:
-...di sicuro il "soffocamento" è stato indotto volontariamente... non so se mi spiego...-
-Certo, ma...-
-...oramai sempre più persone per eccitarsi fanno questi perversi giochi... tutti sapevano che Bettany era una sgualdrina. Oh... forse ti ho messo a disagio! Credi in quelle cose del tipo "non si parla male dei morti" e cavolate simili...?-Jenna non replicò e finalmente si ritrovò davanti a una stanza del dormitorio.
-Allora, ehm...-
Sarah cercava esplicitamente di far capire che non si ricordava il nome di Jenna:
-Andrea-
Scandì con calma la ragazza:
-Andrea, questa sarà la tua stanza, ovviamente la condividerai con un'altra studentessa. Ma quanti anni hai? Sembri... anziana per frequentare il primo anno!-
-Mi sono svegliata tardi!-
E Jenna iniziò a ridacchiare per cercare di distendere l'atmosfera.
Una volta lasciata Mrs. BloccoDiGhiaccio, la ragazza entrò nella camera.
La stanza era piccola: vi erano solo due letti, due comodini e due piccole scrivanie.Seduta sul letto a sinistra intenta a leggere c'era una ragazza dai capelli color nocciola e con un paio di occhialoni neri: non appena Jenna entrò, la ragazza alzò la testa e le sorrise:
-Benvenuta! Io sono Kate. Tu come ti chiami?-
-Ciao! Sono Andrea; sai che sei la prima persona che mi ha sorriso da quando sono entrata in questo edificio?-
-Beh... una studentessa... Bettany... è morta. Secondo me non è stata uccisa!
Ma non voglio parlare di questa storia con te, visto che sei la nuova arrivata! Presentati-
E Kate le sorrise di nuovo: per la prima volta dopo tanto tempo, Jenna si sentì meno sola.
Il caso avrebbe potuto studiarlo in un altro momento.***
10 Settembre-Carte di credito false? È così che speri di continuare a sopravvivere?-
Il tono polemico di Sam fece fare un lungo sospiro a Dean:
-Senti, la prossima volta proverò di nuovo a giocare... ma per quel genere di cose ci sono giornate sì e giornate no! Birra?-
Dean sporse una bottiglia a Sam: erano in una stanza di uno squallido motel trovato lungo la strada.
-Notizie di... papà?- Chiese invano Sam.
-Gli avrò lasciato una decina di messaggi... niente! Scatta sempre quella stupida segreteria! E non osare dire quello che stai pensando.
Papà è vivo.
Hai trovato un caso mentre io provvedevo ai viveri?-Dean aveva rimediato un'insalata e due pezzi di pizza, ma sembrava che nessuno dei Winchester avesse voglia di mangiare.
-Direi di sì, senti un po' cosa dice questo articolo: "Ancora irrisolto il caso della studentessa universitaria trovata assassinata. La polizia locale continua a cercare una pista"-
Dean balzò in piedi, facendo trasalire Sam:
-"Ancora irrisolto"? Sammy, da quanto è morta questa ragazza??-
-Non chiamarmi Sammy! Andava bene una volta, ma ora evita... comunque non c'è scritto... ma sembra un caso per noi! Qui dice che è morta per soffocamento, ma non sono state trovate impronte... in più la polizia non ha tanti sospetti...-
Dean pensò al caso, poi concluse dicendo:
-Beh... a quanto pare il lavoro ci chiama! Ci metteremo in marcia tra qualche giorno... Devi ancora ricaricare le batterie da... da quando abbiamo affrontato Maria la...-
-Dean, stai tranquillo! Ti preoccupi troppo per me. Sto bene. Ripartiamo domani mattina, okay?-
-Come vuoi!-
Disse il fratello maggiore, alzando entrambe le braccia in segno di resa, poi esclamò:
-Studentesse universitarie, preparatevi. Dean Winchester sta arrivando!-
Entrambi si guardarono per un momento, poi risero in modo genuino... cosa che non avveniva da molto tempo... e per loro sfortuna, quell'allegria non sarebbe durata tanto a lungo.
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The Family Business
FanfictionI fratelli Winchester hanno sempre lavorato da soli, ma le cose cambiano quando incontrano la giovane cacciatrice Jenna. Il loro incontro cambierà la vita della ragazza... tanto quanto il morso di un lupo mannaro. N.B. La storia è basata sulla ser...