L'appuntamento

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Sam era agitato: non usciva con una ragazza dai tempi di... Jessica.
Jenna aveva accettato, ma non sembrava entusiasta: eppure i segnali gli erano sembrati abbastanza chiari.
Era finalmente arrivata la sera dell'appuntamento e Dean era felicissimo, anche se non voleva darlo a vedere.
-Cavolo. Non ci siamo messi d'accordo per il luogo dell'appuntamento!-
Sam, dopo questa osservazione, iniziò ad agitarsi e a balbettare cose incomprensibili per l'udito di Dean.
-Senti, chiamala. Sei ancora in tempo per non fare una figura di merda!- Disse Dean, sorseggiando una birra in lattina.
-Grazie Dean, come sempre sei... delicato!-
Eppure, il fratello non aveva torto: l'appuntamento era alle 20 e, per fortuna, erano solo le 18.
-Scusa, ma di solito non sono le fanciulle a decidere? Appuntamento, ora, luogo e il "Mi raccomando, non-fare-tardi!"- Dean roteò gli occhi, come se stesse ripensando a una situazione che gli era capitata veramente.
-In effetti non è da lei... credo... la conosco così poco!-
Il cellulare di Sam squillò e lui non perse un secondo a rispondere: era Jenna.
La voce della ragazza era particolarmente monocorde, piatta, e aveva detto a Sam di trovarsi nella stanza del motel dove al momento erano sistemati i Winchester: un luogo insolito per un appuntamento!
-Dove andrò io, scusa?- Chiese Dean, allargando le braccia in segno di protesta.
-Da quando ti importa dove stare? Puoi benissimo passare la serata al pub...-
-Sì... e magari mi metto a dormire sul tavolo, con gentile concessione delle cameriere! Andiamo, Sam!-
Dean non si era mai rivolto a Sam in quel modo, almeno non parlando di stanze dove dormire, ma non aveva tutti i torti.
Sam arrossì leggermente, poi chiese a Dean un aggiornamento sul caso, giusto per cambiare argomento.
-Forse hai ragione tu, Sammy. Si tratta di una sirena. Ti immagini Ariel che uccide le persone?-
-Davvero? Aspetta... Ariel? Quando hai visto "La Sirenetta"?-
-Ho scoperto questo film mentre indagavo sulla tua supposizione. Tu, piuttosto, quando hai visto "La Sirenetta", fratellino?- Dean iniziò a sghignazzare, poi tornò serio, notando lo sguardo di Sam.
-Comunque- Continuò Dean
-Basta gettare loro addosso un po' di acqua! Che strano, eh? Oh, se annaffi una delle loro "vittime", queste possono rivelare, per poco, il nome della sirena che li ha ammaliati!-
Sam guardò sbigottito Dean
-Vedo che hai... studiato. Chi sei tu, o sconosciuto?-
Dean roteò di nuovo gli occhi, afferrò una fetta di pizza (da dove, non si sa) e "salutò" il fratello, poi si dileguò per lasciare un po' di privacy a Sam: probabilmente sarebbe andato al pub... poi l'alcol l'avrebbe condotto da qualche parte.

~

Jenna aveva appena finito di copulare in un cinema vicino alla casa di Jake, quando lei si ricordò dell'appuntamento con Sam.
-Mi raccomando, quando ce l'avrai in pugno, cerca di attirare anche il fratello, poi chiamami: io non sarò distante dalla vostra camera...-
-D'altronde è stata una tua idea... quella dell'appuntamento nel motel! Quanto posso amarti?- Jenna si avvicinò a quella sirena ingannatrice e lo baciò in modo appassionato.
-Allora... continuiamo questa conversazione una volta che sarà tutto finito!-
Jenna fece l'occhiolino al finto Jake e uscì dalla sala, pronta a fare il suo dovere per uccidere i Winchester.

~

Sam era pronto: non si era vestito in modo formale e aveva ordinato due cose dal ristorante cinese (a Jenna piaceva la cucina orientale in generale). Dopo aver apparecchiato la tavola, Sam cominciò a provare il tono di voce da usare per aprirsi con Jenna... non appena fosse arrivata.
Alle 20 in punto Jenna bussò alla porta: Sam le aprì e le diede il benvenuto con un sorriso raggiante, ma la giovane non reagì come al solito, anzi! Con occhi che trasmettevano passione, Jenna chiuse la porta alle sue spalle, fece un inutile commento sulla cena, poi si avventò su Sam, gli saltò al collo e lo baciò con foga, tanto che il giovane Winchester non aveva potuto reagire in alcun modo, ma tanto non gli importava!
Le labbra di Sam accolsero avidamente i baci di Jenna, poi lei lo guardò sorridendo:
-È da quando ti ho conosciuto che ti desidero.-
Jenna non sembrava in lei, ma Sam era troppo preso per accorgersene: lei lo spinse sul letto, gli strappò quella- orrenda- camicia di flanella, poi ricominciò a baciarlo, per distrarlo.
Le mani di Sam toccarono i fianchi di Jenna, poi l'avvinghiò in un abbraccio dolce e delicato, ma si ricordò che aveva dimenticato un passaggio, quindi sussurrò:
-As... aspetta un attimo. Mi dai un secondo per prepararmi ?-
Jenna sorrise e, senza farsi notare troppo, estrasse un coltellino dalla tasca posteriore dei pantaloni e lo puntò minacciosa contro Sam:
-TU NON AVRAI PIÙ BISOGNO DI PREPARARTI!-
Sam, incredulo e inorridito, cercò di reagire, ma fu impossibile.
Si sentiva paralizzato a letto, incapace di muovere un muscolo.

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