Roanoke

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A fine novembre il clima non era cambiato molto, si stava bene, pur con temperature basse. Jenna amava quel periodo, perché il tardo autunno si mescolava con l'arrivo meraviglioso dell'inverno: la stagione preferita della cacciatrice.
Era giunta a Roanoke, il nome l'aveva subito colpita, infatti tutti conoscevano "Roanoke" come la più famosa, nonché seconda, colonia fondata dagli inglesi negli US. Giravano tante leggende riguardanti questa colonia: si diceva che la parola "croatoan" portasse male... ma Jenna non era arrivata lì in Virginia per delle storielle.
Alcune testimonianze avevano fatto sospettare Jenna della presenza di un covo di vampiri, ma era tutto da provare.
In un pomeriggio moderatamente fresco, Jenna prenotò, con i soldi dell'ultimo giorno di paga alla libreria, una stanza in affitto, consapevole del fatto che avrebbe dovuto vivere con altri due inquilini. Negli ultimi giorni non aveva pensato troppo ai Winchester, ma nel profondo sperava che li avrebbe incrociati in quella città... ma non voleva farsi troppe illusioni.

CROATOAN'S PARADISE 
Alloggi per giovani studenti e grandi sognatori

L'insegna era grande e il nome del palazzo era decorato con ghirigori dorati: Jenna rimase per alcuni secondi interdetta e per un attimo pensò addirittura di non entrare, ma lì dentro c'era l'unico appartamento che avrebbe potuto permettersi.
All'interno della palazzina regnava il silenzio, una quiete così anormale, che Jenna si sentì a disagio. Era la prima volta da mesi che riusciva a sentire quel ronzio nelle orecchie, tipico dei momenti di pace.
Jenna sentiva di avere un bel caso tra le mani e avrebbe voluto informare Sam su... beh tutto. La cacciatrice non sentiva i Winchester da quando aveva deciso di prendere la sua strada e le ci volle un bel po' prima di abituarsi a muoversi senza le battute di Dean e i sorrisi e la voce pacata di Sam.
Mentre tutti i pensieri le riempivano la testa, Jenna si avviò verso il suo nuovo appartamento, girò la chiave nella toppa e... sì ritrovò in mezzo al caos più totale: c'erano fogli stampati ovunque, sul pavimento, vestiti appallottolati in un angolo del piccolo ingresso e un odore di chiuso fece girare la testa di Jenna.
-Buongiorno... c'è qualcuno? Sono Christie, la nuova inquilina!- Arrossì nel pronunciare il suo falso nome, le ricordava Dean e il soprannome ironico che le era stato affibbiato: dopo pochi secondi una ragazza apparve sulla soglia di una delle quattro camere che davano sul lungo corridoio e Jenna espirò, sollevata di non essere sola in mezzo al Caos. 
La ragazza stava parlando al cellulare con qualcuno e non cercò di staccare la chiamata per salutare Jenna:
-Ti dico che un uomo non si trasforma in un licantropo senza essere morso!- Stava esclamando -Ma cosa dici! I graffi sono per gli zombie e i vampiri. Ti devo lasciare, è arrivata la nuova coinquilina.-
J

enna aveva ascoltato tutta la conversazione a bocca aperta... non poteva crederci! Una cacciatrice nello stesso appartamento!
La ragazza andò incontro a Jenna e si presentò come Tanya, invitandola a fare un "tour" della casa: tre camere da letto, un bagno e un cucinotto.
Per più della metà del tempo Jenna non ascoltò, perché voleva conoscere quella ragazza e capire se fosse o meno una cacciatrice solitaria come lei:
-Allora... Tanya... cosa fai nella vita?-
-Ah... ehm... faccio l'assistente di regia in un cortometraggio. Sarà fantastico! Genere horror. Un uomo viene trasformato da una creatura della notte. Dobbiamo ancora mettere a punto alcune cose... ma tra un po' sarà tutto pronto.-
-E tu... te ne intendi di creature della notte?- Jenna era sempre più incuriosita da quella ragazza e voleva farle ammettere di essere una cacciatrice, perché sentiva di trovarsi in casa con una come lei... o forse lo desiderava per potersi sentire meno sola.
-Diciamo... mi sono laureata in letteratura moderna e questo ha favorito molto... ma ormai esistono così tante versioni diverse su come si diventa un lupo mannaro che... ti fa dispiacere.- Tanya arricciò il naso, poi sorrise ed esclamò:
-Che strano modo per fare conoscenza! Già mi piaci. Ora devi raccontarmi tutto di te! Desideri una tazza di caffè?-
Così, tra una battuta e una zolletta di zucchero, Jenna si convinse che non avrebbe rinunciato a nuove amicizie soltanto perché non rientranti nella cerchia dei cacciatori.

~

Erano le 23 circa e una giovane coppia aveva tardato per amoreggiare nel parco della cittadina. Gli altri abitanti erano andati a dormire già da tempo e i due, abbracciati, stavano ripercorrendo la strada di casa. Un fruscio tra alcune siepi suscitarono battutine sui film dell'orrore, mentre la ragazza ridacchiava, dando dell'idiota al suo ragazzo.
Il fruscio si spostò dietro le spalle del ragazzo, che si voltò, leggermente spaventato:
-Oh, sei soltanto tu! Mi hai fatto prendere un colpo!- Disse lui sollevato, mentre la sua ragazza aveva iniziato a prenderlo in giro.
-Davvero?- Chiese la figura mezza illuminata dalla luna:
-A vedere la tua espressione pensavo di averti fatto venire un infarto.-
Il giovane non ebbe tempo di replicare e la sua ragazza di urlare, che la figura si gettò sul corpo di lui e con artigli affilati gli sfracellò il petto... non prima di aver tagliato la gola alla sua fidanzatina, giusto per non darle il tempo di chiedere "aiuto".

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