Scontro

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I Winchester arrivarono davanti all'università e parcheggiarono dietro al teatro lì adiacente.
Dean uscì e aprì il bagagliaio: una collezione di ogni genere di arma- dai fucili a diverse fiaschette contenenti acqua santa- si parò davanti agli occhi verdi del giovane Winchester:
-Sam, scendi. Ho bisogno di una consulenza!-
Il più giovane dei Winchester scese lentamente dalla macchina, come per fare un dispetto a Dean, e si avvicinò con aria triste al bagagliaio.
-Sammy, lo sai che andava fatto. Adesso Jenna proseguirà per la sua strada e diventerà una cacciatrice esperta. Le abbiamo fatto un favore, credimi!-
-Oltre a questo, il modo in cui l'hai trattata non mi è piaciuto. Cosa pensi di fare, adesso?-
Domandò Sam, facendo cenno alle armi.
Dean espose il piano in modo dettagliato (e con grande sorpresa da parte di Sam): avrebbero dovuto trovare la sorella del ragazzo defunto ("che conosce molto bene Jenna!" borbottò Sam) e farsi dire quali cimeli del fratello lei o la sua famiglia avessero conservato.
-Mi sembra abbastanza stupido. Insensato. Ma se pensi che possa funzionare...-
-Non bisogna essere dei geni per cacciare, fratellino! Certo, un po' di astuzia ci vuole... però...- Disse Dean facendo l'occhiolino  tutto compiaciuto e con un sorrisetto stampato in faccia.
Sam fece finta di nulla e prese una confezione di sale, controllando di avere fiammiferi e accendino in tasca; Dean invece optò per qualche oggetto di ferro- materiale che non annienta gli spiriti, ma almeno li tiene fuori gioco per un po'- e prese una pistola e cinque proiettili riempiti con sale.

Sam e Dean nascosero il necessario nelle tasche dei loro jeans un po' sgualciti e in vita, coprendosi bene con la giacca di pelle e la camicia.
-Andiamo Sam, è il nostro momento!-

I due fratelli entrarono di soppiatto nella struttura, senza trovare anima viva- d'altronde saranno state le 7:30 del mattino- e salirono le scale, ripercorrendo la strada che Jenna e Dean avevano fatto due giorni prima. L'assenza della giovane cacciatrice si sentiva, specialmente per Sam, non sapeva come, ma in qualche modo avvertiva un'energia che si emanava da lei: prima di lasciarla andare, il più giovane dei Winchester l'aveva abbracciata e Jenna aveva esclamato:
-Wow! Questa non me l'aspettavo!- Poi aveva ridacchiato tristemente: -Sei una brava persona, Sam. Non cambiare. Lo so, suona come una frase fatta, ma ti posso giurare che sei la prima persona alla quale l'abbia detto. Ritieniti fortunato. Se un giorno ci ricontreremo e voi avrete trovato vostro padre, sarà mio dovere di cacciatrice riferirgli che sei speciale!-.
Erano state queste parole a convincere Sam: anche Jenna pensava le stesse cose nei suoi confronti.
I due si trovarono davanti alla camera della ex compagna di stanza di Jenna: Kate. Non ci fu bisogno di bussare, perché la ragazza aveva già aperto la porta, come se li stesse aspettando da tempo.
-Buongiorno agente! Buongiorno anche a lei!-
Kate indossava una tuta colorata e il suo sguardo si fece più lascivo vedendo i Winchester:
-A cosa devo il piacere, bocconcino?-
 Domandò la ragazza a Sam, mentre gli toccava la camicia a quadri.
-N... noi vogliamo sapere una cosa... non è vero... eh... D... Dean?-
Dean, vedendo il fratello in difficoltà, intervenne:
-Kate, voglio andare dritto al sodo: possiedi qualcosa che apparteneva a tuo fratello?-
Kate lo guardò dolcemente, non in modo preoccupato come l'ultima volta:
-Oh sì! Se volete accomodarvi! Devo averla messa tra i miei libri...-
I due fratelli entrarono in stanza, seguendo Kate.
Non si resero minimamente conto che la ragazza aveva iniziato a sanguinare nero dalla bocca.

~

Jenna non sapeva se essere infuriata o grata per il tempo passato insieme ai Winchester.
*-Ci dispiace Jenna, ma abbiamo deciso di non farti proseguire oltre. Non con noi. Potresti metterti nei pasticci... chissà cosa potrebbe succedere. Non vogliamo coinvolgerti...-
-Ma che stai dicendo? Dean, sono io che ho trovato per prima il caso! Semmai non avrei dovuto coinvolgere voi!-
Sam rimase in silenzio, guardando con la mascella leggermente contratta davanti a sé, come se non fosse coinvolto nella litigata.
-IO SONO BRAVA QUANTO VOI, WINCHESTER!-
Il cognome dei fratelli era acidamente uscito dalla bocca di Jenna, che per trattenere le lacrime, per non farsi vedere vulnerabile, aveva alzato la voce.
-Questa scusa è assurda. AVETE VISTO CHE ME LA SONO CAVATA FINO AD ADESSO. Sam, per favore...-
Ma Jenna era stata nuovamente interrotta da Dean.
Dopo alcuni minuti, la cacciatrice uscì dall'Impala sconfortata; l'abbraccio con Sam riuscì a strapparle un sorriso. Alla fine si fece accompagnare il più vicino possibile al Motel per raccogliere le sue cose.*

Non voleva rimanere seduta da qualche parte senza far nulla. Desiderava ardentemente agire. Avrebbe fatto vedere ai Winchester, a Dean, che valeva molto.

~

Kate fece accomodare su un letto i due fratelli, mentre apriva diversi cassetti del comodino, intenta a cercare qualcosa di imprecisato.
-K... ehm... Kate... speravamo di non disturbare così tanto. Possiamo tornare un'altra volta!- Sam era molto impacciato, soprattutto quando la ragazza lo osservava.
Kate si girò di scatto e disse, con allegria nella voce:
-Oh no no! Nessun disturbo! Mi fa piacere...-
E li guardò in modo diabolico:
-... conoscere finalmente i Winchester!-
I due fratelli si alzarono contemporaneamente dal letto, ma Kate non diede loro tempo di afferrare sale e ferro: li scaraventò con la forza del pensiero contro le pareti della stanza, con espressione compiaciuta:
-Wow! Che riflessi lenti ragazzi! Vi facevo più... svegli. Ahahah! È così divertente!-
Del liquido nero cominciò a uscire anche dalle orecchie e i fratelli non potevano fare niente, solo ascoltare prima del colpo di grazia.
-Ci avete impiegato un sacco di tempo per capire! Non era difficile. Avete visto quanto sono forte?-
-BRUTTO FIGLIO DI...-
Kate fulminò con lo sguardo Dean e in un soffio si ritrovò a una spanna dal suo volto.
Sam cominciò a divincolarsi e a minacciare lo spirito che si era impossessato di Kate:
-NON OSARE TOCCARE DEAN! LASCIA IL CORPO DI KATE. ORA.-
Kate si girò di scatto verso Sam e con una smorfia esclamò:
-Secondo te ho chiesto io il permesso per entrare in questo corpo? Finalmente ho potuto avere la mia vendetta. Non sai da quanto tempo ho desiderato farlo. Lei era continuamente presa di  mira da quelle troiette. Aveva solo bisogno di... una mano!-
-LO CAPISCO.-
Sam assunse un'espressione più comprensiva:
-So cosa si prova, a essere presi di mira. Anche io ci sono passato. Adesso tu hai la possibilità di cambiare! Lascia il corpo di... AAAAAAH!-
Sam cominciò a contorcersi e improvvisamente Dean cadde per terra.
Kate si abbassò sul corpo del Winchester, poi si alzò e voltò verso l'altro, guardandolo con occhi iniettati di sangue:
-Voglio vedere. Tu non sai cosa sia la sofferenza!-
La ragazza, con forza sovrumana, assestò un calcio nel ventre di Dean, poi un altro e un altro ancora: Sam non poteva fare altro che assistere inerme, incapace di staccarsi dal muro per poter difendere il fratello.
Il volto di Kate era pallido, sicuramente lo spirito del fratello la stava deteriorando; la ragazza si abbassò all'altezza del volto di Dean:
-Lo sai? Mia sorella prova parecchia pietà nei tuoi confronti. Io no. Tu sei come quei ragazzi che mi hanno ucciso: bello, con alle spalle tanti cuori infranti, atletico e popolare.-
Dean, con pochissime forze, ma con la determinazione nello sguardo, cercò di afferrare Kate per il colletto della maglia, ma lei si scansò e solo gli occhialoni neri caddero a terra. In un lampo l'espressione di Kate mutò, diventando quasi spaventata: l'attimo perfetto per agire.
Dean con un gesto disperato atterrò la ragazza ed estrasse il sale:
-C...cosa vuoi farmi? Non mi uccidere, ti prego!- La voce di Kate era disperata, ma Dean non ebbe pietà:
-No... non ti ucciderò. TI ANNIENTERÒ PER SEMPRE!-
-DEEEAN!-
L'urlo di Sam attirò l'attenzione di Dean: il più giovane dei Winchester non era più immobilizzato al muro:
-Dean, lo spirito è uscito dal corpo di Kate!-
Il fratello, con gli occhi colmi di rabbia, guardò la ragazza per terra.
Kate li guardò stralunata, non capendo cosa stesse succedendo:
-...Agente... cosa ci fa in camera mia?-
Sam le si accostò:
-Ascolta, è importante: hai qualcosa, qualsiasi cosa, che è appartenuta a tuo fratello?-
-S...sì... i miei occhial...- La ragazza ebbe uno spasmo, come se un'entità invisibile le avesse stretto il collo con due mani, poi l'entità si manifestò.
-Preferisci ammazzare tua sorella piuttosto che concederti la pace eterna?-
Sam aveva mantenuto un tono paradossalmente tranquillo, mentre lo spirito stringeva il collo di Kate, sollevata a mezzo metro da terra.
-Hai ragione. Forse devo mirare ad altro!-
La giovane venne rilasciata e cadde per terra annaspando in cerca di ossigeno.
Dean, ancora dolorante per le botte, si trovò lo spettro, sanguinante e pallidissimo, davanti a sè:
-Occupiamoci del maggiore!-

Sam non fece in tempo a reagire, ma venne investito da alcuni schizzi d'acqua.
-NON CREDO PROPRIO, BASTARDO!-
La voce proruppe all'improvviso come in un sogno: Jenna era davanti ai Winchester, lo spirito si era dissolto.
-Sì, faremo pace dopo! Adesso muoviamoci, l'acqua non lo terrà lontano a lungo!-
Esclamò la cacciatrice.

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