Andare via

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Jenna si svegliò di soprassalto, aveva la testa che girava e in bocca sentiva il sapore del sale: subito dopo si voltò su un lato e vomitò acqua salata. Acqua marina.
L'improvviso frastuono attirò l'attenzione di Sam, che era andato un attimo in bagno: le si avvicinò piano e, anche se l'odore del rigurgito era fastidioso, nella sua testa c'era spazio solo per Jenna.
-Ehi, Jen. Fai piano, non tirarti su per ora. Potresti avere un altro capogiro.-
"Jen". L'ultima persona ad averla chiamata così era stata suo padre, prima di dirle addio. La cacciatrice aprì delicatamente gli occhi e impiegò alcuni secondi per mettere a fuoco il volto di Sam: il giovane Winchester aveva un labbro spaccato e un livido sulla fronte, ma continuava a essere bellissimo e sorridente.
-C... cosa... è successo?- La domanda uscì a fatica dalla gola di Jenna, ancora nauseata come se avesse affrontato un mare in tempesta su una zattera fatta di legno marcio. 
Sam la guardò con tenerezza ma non ebbe il tempo di rispondere, che Dean, appena entrato in stanza, esclamò: -Ti abbiamo salvato il culo... non c'è di che, Agatha Christie!-
Il giovane tirò fuori da una busta della spesa una crostata confezionata e l'aprì. Sam raccontò ciò che era successo la sera precedente: Jenna era stata manipolata da una sirena, ovvero Jake, e aveva provato a uccidere entrambi i Winchester.
-Oh cavolo! Come... come avete fatto a cavarvela? Non ricordo niente...-
Dean, mentre stava masticando un pezzo di crostata grugnì:
-Beh, o facevamo fuori sia la sirena che te, o soltanto Ariel... Sam mi ha convinto a risparmiarti, tranquilla!- E fece l'occhiolino.
Jenna si sentiva ancora più confusa e guardò Sam, in cerca di una spiegazione più plausibile.
-Tu... tu avevi iniziato a... baciarmi e... ecco... hai capito, no? Poi mi sono ritrovato immobilizzato... nel letto...-
Più Sam andava avanti con il resoconto, più arrossiva e balbettava:
-... Abbiamo scoperto che mi hai  "avvelenato" con un sedativo potente nel momento in cui... mi hai baciato.-
Jenna sgranò gli occhi dalla sorpresa, come se stesse rivivendo le vicende attraverso il racconto di Sam.
-Io... non ricordo niente.-
La cacciatrice arrossì visibilmente e chiese di continuare.
-Stavi per uccidermi, avevi un coltellino nella tasca dei jeans e ti sei avventata sul mio corpo immobile: per fortuna è arrivato Dean, che, a quanto pare, non era andato in giro per pub, ma era rimasto... davvero non ti ricordi niente? È...-
-...Imbarazzante? Già, abbastanza. Comunque ho fatto due giri al pub e me ne sono tornato qua sotto a chiacchierare con dei tipi. Meno male ci sono io nella tua vita, Sammy.- Intervenne Dean soddisfatto del suo stesso operato.

Jenna si alzò lentamente dal letto, rifiutando un qualsiasi aiuto da parte di Sam in modo quasi scortese, pur sapendo di non avercela con lui, ma con sé stessa per aver messo i fratelli in pericolo

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Jenna si alzò lentamente dal letto, rifiutando un qualsiasi aiuto da parte di Sam in modo quasi scortese, pur sapendo di non avercela con lui, ma con sé stessa per aver messo i fratelli in pericolo.

Jenna si alzò lentamente dal letto, rifiutando un qualsiasi aiuto da parte di Sam in modo quasi scortese, pur sapendo di non avercela con lui, ma con sé stessa per aver messo i fratelli in pericolo

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-Me ne andrò definitamente via da qui, lontano da voi: non voglio che rischiate la vita per colpa...-
-È stato Jake. Non il vero Jake, ma una sirena che ha preso le sue sembianze dopo averlo ucciso.-
-L'ho scoperto mentre parlavo con i tipi del motel... per questo ho iniziato ad avere qualche sospetto. La buona notizia è che abbiamo fatto fuori la stronza!- Dean stava esultando, ma Sam si schiarì la gola per fargli capire che non era il momento giusto.
-Comunque mi dispiace per la tua perdita, Jenna.- La giovane guardò con gli occhi lucidi Dean e con un gesto del capo lo ringraziò.

Dopo due ore e mezza Jenna si era quasi del tutto ripresa e aveva iniziato a raccogliere le sue poche cose, ricordandosi tra sé e sè di fare provviste e di procurarsi altra acqua per fare il rito di purificazione.
Dean era uscito nel parcheggio per sistemare le armi nell'Impala, mentre Sam era rimasto vicino a Jenna per aiutarla... e chiarire alcune cose non dette.
-In un certo senso... mi è piaciuto quello che... c'è stato tra di noi, ieri... Non provavo emozioni simili da tanto... tantissimo tempo.-

Sam si sentiva in imbarazzo a dirlo ad alta voce e tutto ciò che desiderava era una conferma da parte di Jenna: lei già aveva deciso di non poter restare, di non abbracciare forte il ragazzo che si trovava davanti e confessare i sentimenti che pro...

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Sam si sentiva in imbarazzo a dirlo ad alta voce e tutto ciò che desiderava era una conferma da parte di Jenna: lei già aveva deciso di non poter restare, di non abbracciare forte il ragazzo che si trovava davanti e confessare i sentimenti che provava nei suoi confronti, perciò dovette procedere con freddezza e calma.
-Devo andare via.-
Non doveva esitare e fare giri inutili di parole: l'espressione di Sam si trasformò in una maschera di dolore.
-Lo dici sempre... e... poi eccoti qui! In un modo o nell'altro riusciamo sempre a incontrarci.-
Sam cercò di sdrammatizzare, ma Jenna sorrise amaramente, scuotendo il capo e sussurrando "Non questa volta, mi dispiace".

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